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Assemblea dei soci Sissco 2012: verbale e bilanci

Aosta, 12 settembre 2012

In occasione del convegno annuale Sissco, organizzato ad Aosta nei giorni 13-15 settembre 2012 con il titolo L’Italia nell’era della globalizzazione, presso l’aula magna dell’Università della Valle D’Aosta, strada Cappuccini 2A, si è regolarmente aperta alle ore 17,00 l’assemblea ordinaria dei soci della Sissco. La presiede il Presidente della Società, Agostino Giovagnoli. Verbalizza il segretario, Valerio De Cesaris.

In apertura di assemblea è costituito il seggio elettorale composto dai soci Emanuela Scarpellini (presidente), Salvatore Adorno e Gianluca Scroccu. Il Presidente riepiloga la situazione delle candidature ammesse, di Marina Tesoro e Giancarlo Monina.

Il presidente ricorda che a norma di Statuto è possibile presentare altre candidature prima dell’apertura del seggio. Non vengono presentate altre candidature. Il seggio è aperto sino alle 19,00.

L’ordine del giorno inviato dal Presidente ai soci in vista dell’assemblea è il seguente:

  1. Approvazione del verbale dell’assemblea dei soci del 2011
  2. Presentazione e approvazione dei bilanci
  3. Rapporto annuale del presidente e informazioni sulle attività della Società
  4. Informazioni sul sito SISSCO
  5. Ratifica quote ridotte fino a 40 anni
  6. Cantieri di storia 2013
  7. Lista di discussione
  8. Varie ed eventuali

L’assemblea procede affrontando i punti all’ordine del giorno

  1. Si approva il verbale dell’assemblea dei soci del 2011.
  2. Il bilancio consuntivo 2011 e il bilancio preventivo 2012 sono presentati dal segretario. L’assemblea li approva. Il segretario espone alcuni dati e riflessioni sullo stato della Sissco.
  3. Il rapporto annuale del Presidente è approvato dall’assemblea.
  4. Vengono fornite alcune informazioni sul sito della Sissco, riguardanti la nuova gestione del sito che passa da Emmanuel Betta a Federico Mazzini.
  5. Viene formalizzata dall’assemblea dei soci la prassi delle quote ridotte per chi ha meno di 40 anni ed è precario (35 euro). Tale prassi, infatti, era già in uso ma non era mai stata stabilita formalmente dall’assemblea dei soci, come previsto dallo statuto.
  6. Il Presidente annuncia che i Cantieri di Storia 2013 si terranno a Salerno. È stata istituita una commissione presieduta da Maria Malatesta per gli aspetti scientifici dei Cantieri.
  7. Si discute delle problematiche relative alla lista di discussione e della proposta di un moderatore, avanzata dai soci Caglioti e Del Pero. Il presidente propone di affrontare il dibattito in modo ampio, non soltanto esprimendosi a favore o contro l’idea di introdurre un moderatore ma discutendo tutti i problemi della lista di discussione. Esprime inoltre insoddisfazione per alcuni comportamenti non opportuni e soprattutto per il fatto che non sempre il dibattito in lista affronti le questioni più importanti che in questo momento riguardano gli studi di storia contemporanea in Italia. In particolare, il fatto che la Sissco sia investita di responsabilità nuove (abilitazioni, valutazione…) non sembra sia stato colto in maniera piena da tutti coloro che sono intervenuti nella lista di discussione.

DIBATTITO sul punto 7

Giovanni Scirocco si dice favorevole alla moderazione in lista, intendendo la figura del moderatore non tanto come censore, ma come “facilitatore” del dibattito, ad esempio proponendo temi di discussione. Raccomanda che le decisioni della società siano prese in modo consensuale. Legge un documento in cui chiede che la Sissco si esprima in futuro in maniera più consensuale, proponendo che il Direttivo promuova tra i soci una consultazione telematica sulle questioni importanti. Il documento presentato da Scirocco è messo agli atti e riportato qui di seguito:

Vorremmo anzitutto esprimere un sincero ringraziamento al Presidente della Sissco e a tutto il Direttivo per il loro impegno quotidiano.
E’ un ringraziamento non formale dovuto a tutti coloro che si dedicano ad attività gravose, non retribuite e che sottraggono tempo ad affetti e impegni di lavorativi.
La recente discussione sulla mailing-list a proposito dell’adesione della Sissco ad un appello contro il ricorso dell’Associazione italiana costituzionalisti sulla “terza mediana” – quella che riguarda le riviste classificate nella fascia A – ha mostrato come su questi temi non vi sia consenso unanime all’interno della nostra Società.
Coesistono anzi nella Sissco posizioni assai diverse e variegate.
Non intendiamo delegittimare il criterio della valutazione, ma parimenti riteniamo che, come mostra l’ampia letteratura internazionale sull’argomento, l’utilizzo di criteri “oggettivi” per la valutazione individuale non sia necessariamente efficace per le materia umanistiche e sia comunque di delicatissima attuazione.
Auspichiamo quindi che la Sissco si esprima in futuro in modo maggiormente consensuale, specie su materie così controverse, in modo da salvaguardare il più possibile la rappresentatività di ogni diversa opinione culturale al proprio interno.
Ribadita la fiducia in coloro che compongono il Direttivo e fatto salvo il principio generale della delega, proponiamo dunque che, nel caso di prese di posizione pubbliche della Sissco su questi temi, il Direttivo promuova tra i soci una consultazione telematica, non necessariamente vincolante, ma orientativa per le proprie decisioni.
FIRME: Alessandro Casellato, Brunello Mantelli, Davide Cadeddu, Federico Mazzini, Francesco Petrini, Giovanni Scirocco, Giuliano Garavini, Maria Chiara Giorgi, Tommaso dell’Era

Alfonso Botti interviene sulla questione delle edizioni critiche e dei volumi collettanei di un certo spessore, suggerendo che sia introdotta una
quarta tipologia sulla quale calcolare le mediane. Chiede ai Gev e alla Sissco se sono disponibili ad accogliere suggerimenti. Sulla questione della classificazione delle riviste, pur avendo delle cose da dire al riguardo, ritiene di non parlarne in questa occasione.

Federico Romero si dice contrario al moderatore in lista. I soci che non seguono le regole possono essere censurati dal Presidente con la sospensione. Osserva che suscitare dibattiti scientifici in lista è difficile, non ci siamo mai veramente riusciti. Se si vuole farlo bisogna promuoverlo con iniziative organizzate. Sulle consultazioni telematiche proposte da Scirocco si dichiara scettico, perché le discussioni in lista sono dominate da pochi soci che scrivono spesso, mentre la maggior parte dei soci non interviene. Inoltre, Presidente e direttivo sono eletti dall’assemblea dei soci e hanno piena legittimità. Volendo attivare procedure di consultazione non sarebbe la lista il mezzo adatto, bisognerebbe trovare uno strumento per un referendum, comunque solo consultivo, tra tutti i soci.

Andrea Graziosi è d’accordo con Federico Romero. Se un socio non segue le regole della lista può essere sanzionato con gli strumenti che già esistono. Sulle consultazioni, ritiene che il direttivo esprima la società in un discorso di democrazia rappresentativa, quindi non serve un referendum per le decisioni. Ricorda che il prossimo anno ci saranno le elezioni del CUN, che sono importanti. Sarebbe opportuna un’attenzione della Sissco sul CUN, affermando che le aree CUN andrebbero ridisegnate. Sulle abilitazioni afferma che i problemi emersi sono anche legati ai tempi rapidi, ma le società scientifiche non hanno mai avuto un ruolo così importante come quello che hanno oggi e ciò è molto positivo. Chiede di guardare di più le cose positive che sono molte. Sulle curatele, problema sollevato da Botti: spiega di essersi battuto perché fossero riconosciute almeno le introduzioni e i singoli contributi, che inizialmente non erano valutabili. Comunque l’apertura da parte sua è totale, chi vuole mandargli proposte o osservazioni è invitato a farlo.

Marco De Nicolò condivide la posizione espressa in lista da Tommaso Detti sul moderatore, considerandolo non necessario perché il Presidente ha gli strumenti per intervenire in caso di violazione delle regole. Sulle consultazioni per via informatica afferma: abbiamo un Presidente e un direttivo eletti, quindi lo strumento della consultazione deve essere usato in caso straordinario e solo su proposta del direttivo, altrimenti si rischia di delegittimare gli organi elettivi. Si dice d’accordo con Botti sul problema delle curatele, non solo per i motivi addotti dal collega, ma anche perché, non prendendo in considerazione tali lavori che, beninteso vanno giudicati e distinti nella loro qualità e nella loro rilevanza, si demotiva il lavoro di gruppo, la ricerca di una rete, la collaborazione e il confronto fra studiosi.

Marco Rovinello è contrario al moderatore e, quanto alla questione posta da Scirocco, sottolinea come la lista non possa costruire un adeguato strumento di consultazione non solo perché non tutti i soci vi sono iscritti, ma anche perché molti degli iscritti non hanno familiarità con l’uso “attivo” della stessa. Rovinello, inoltre, deplora il fatto che a volte brani di discussioni in lista vengono trasmessi all’esterno, in altre liste o sui giornali, e chiede che il Direttivo prenda provvedimenti nei confronti di coloro che si rendessero responsabili di un uso improprio della lista di discussione, che deve rimanere uno strumento riservato ai soci.

Giovanni Scirocco interviene di nuovo per escludere che la proposta da lui avanzata abbia implicazioni delegittimanti nei confronti di presidente e direttivo. Spiega che la consultazione, qualora si tenesse, sarebbe non vincolante per il direttivo, né si dovrebbe tenere in lista. Sarebbe una richiesta di pareri da inviare al Presidente, di valore consultivo ma non vincolante.

Enrica Asquer sottolinea l’importanza del fatto che la Sissco abbia assunto un ruolo istituzionale maggiore rispetto al passato, ritenendo ciò un cambiamento positivo. Si dice personalmente favorevole al voto consultivo tra i soci per le decisioni importanti, ritenendola uno strumento conoscitivo utile al direttivo. Invita a considerare l’importanza che la lista esprima orientamenti e sentimenti dei soci, compresi sensi di esasperazione come quelli che sono spesso diffusi tra i più giovani non infondatamente. Data la rilevanza delle questioni di cui si discute, è a suo avviso necessario accettare anche l’emergere di inevitabili tensioni, che, quando espresse correttamente, rivelano l’esistenza di divergenze nel merito delle delicate questioni in discussione.

Adriano Roccucci ricorda che l’associazione si basa sulla delega e la fiducia date a Presidente e direttivo. La consultazione su tutte le decisioni paralizzerebbe la Sissco. Se si decidesse di avviare il sistema della consultazione, andrebbe fatto in maniera rigorosamente normata per quanto riguarda modalità, tematiche ecc. Spiega che come membro di direttivo, in tutto il periodo in cui è stato in carica, non è mai intervenuto in lista, perché ha interpretato in tal senso il ruolo istituzionale assunto nella società. Spiega che per correttezza istituzionale ha dato solo pareri del direttivo, decisi assieme agli altri membri del direttivo stesso, e mai pareri personali.

Brunello Mantelli afferma che il rapporto di fiducia tra Presidente e direttivo da una parte e soci dall’altra non va assolutamente messo in discussione. Detto questo, si dice favorevole alla proposta di Scirocco di una consultazione non vincolante tra i soci solo quando lo ritenga il direttivo. Lancia l’idea di affiancare alla lista un forum.

Il Presidente, in conclusione del dibattito, riepiloga quanto emerso dalla discussione e avanza alcune considerazioni. Sul moderatore di lista abbiamo sentito opinioni diverse, tra cui alcune perplessità. Propone di non chiudere la questione ma di provare ad andare intanto avanti come fatto sinora. Prende atto che l’assemblea ha ribadito la funzione di vigilanza del presidente Ricorda, che a norma di statuto, è previsto l’intervento dei garanti riguardo a comportamenti  di soci in contrasto con i fini e le norme della società. La questione è già stata affrontata e sono stati i eletti come garanti gli ultimi tre ex presidenti: Raffaele Romanelli, Tommaso Detti, Andrea Graziosi. Chiede all’assemblea di confermare quanto già stabilito e propone che essi siano affiancati, come sostituti, secondo quanto previsto dallo statuto, dagli ultimi due ex-presidenti. L’assemblea approva. Sul nodo della consultazione, osserva che occorre un approfondimento. Si dichiara d’accordo con la raccomandazione di Scirocco che le decisioni siano prese nel modo più consensuale possibile, ma vanno analizzate in modo approfondito le implicazioni delle modalità di consultazione che si intende adottare. Oltre alle osservazioni già avanzate – rischio di delegittimazione di presidente e direttivo, problema delle materie da sottoporre a consultazione, soggetti abilitati a promuoverle, questione della sua reale rappresentatività (quorum), sede della consultazione ecc. – sottolinea il rischio di cristallizzare in posizioni schematiche dibattiti molto complessi. In processi in fieri, è importante anche lasciare a tutti la libertà  di cambiare le proprie posizioni. Sul forum: è un’ipotesi da tenere aperta. Formukla infine un’osservazione riguardo all’ espressione di “tensioni” nel dibattito in lista. Non lo ritiene necessario. Infatti, un conto è una discussione, anche aspra, nel merito e un altro sono “tensioni”  che sfociano nell’aggressività o in qualcosa di simile. La discussione in assemblea si è svolta in modo molto positivo e costruttivo, con grande serenità e senza tensioni, di cui non vede la necessità. Auspica che si riesca a unificare il più possibile la SISSCO “reale” – quella dei soci in carne ed ossa – e quella “virtuale” – quella della lista di discussione. Ricorda tra l’altro che, sebbene la lista sia privata, in realtà i messaggi inoltrati alla lista circolano anche all’esterno, bisogna che tutti i soci ne abbiano consapevolezza.

Il Presidente sottolinea l’importanza delle elezioni del CUN. Nell’ultima tornata, è stato eletto Franco Biasutti, filosofo, con la desistenza degli altri gruppi disciplinari, per il completamento del mandato dopo le dimissioni di Ruggiu. Questa elezione ha introdotto un clima molto più sereno e collaborativo. Costituisce inoltre una premessa perché le società scientifiche introducano un principio della rotazione. Per il prossimo passaggio c’è consenso intorno ad una terna, all’interno della quale l’ordinario sarà uno storico (medievista, modernista o contemporaneista). Il Presidente chiede la delega di tutti i soci per decidere, con le altre società storiche, la candidatura dell’ordinario e sostenere quelle dell’associato (psicologo) e ricercatore (pedagogista).

Il Presidente annuncia che la Commissione archivi e biblioteche è stata rinnovata ed è ora coordinata da Marco De Nicolò. Ringrazia Emmanuel Betta per il suo lavoro per il sito; Adriano Roccucci e Emmanuel Betta per il loro lavoro nel direttivo negli ultimi tre anni e Roccucci anche come vicepresidente, in quanto membro di maggior peso accademico tra i due membri del direttivo al terzo anno del loro mandato. Annuncia che proporrà come prossimo vicepresidente della Sissco Maria Malatesta, per lo stesso motivo.  Il Presidente annuncia che i premi Sissco e Anci-Sissco saranno consegnati ai vincitori nel corso della cena sociale.

Emanuela Scarpellini, presidente del seggio elettorale, dà lettura dei risultati: 67 votanti; Marina Tesoro ottiene 38 voti; Giancarlo Monina ottiene 27 voti; schede bianche 1, schede nulle 1. Sono eletti al Direttivo Sissco Marina Tesoro e Giancarlo Monina.

Non essendovi altro da discutere, l’assemblea dei soci è chiusa alle 20,00.

 

Il Presidente, Agostino Giovagnoli

 

Il Segretario, Valerio De Cesaris

Bilanci

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