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Assemblea dei soci Sissco 2022: verbale e dossier

Matera, 15 settembre 2022

L’assemblea annuale dei soci è aperta dalla Presidente della Sissco, Gia Caglioti, presso Casa Cava, Matera, alle ore 16,30.

Dossier sulle attività Sissco 2022

Verbale assemblea soci 2021

La Presidente sottopone all’assemblea il verbale dell’assemblea dei soci 2021, che viene approvato in assenza di obiezioni da parte dei soci presenti.

Elezioni Direttivo

La Presidente ricorda che le candidature al consiglio Direttivo, regolarmente presentate al comitato elettorale formato da Daniela Preda, Andrea Marino e Gianluca Scroccu, che ringrazia a nome della Società, sono quelle di Alberto Basciani e di Enzo Fimiani; nomina quindi Emanuela Scarpellini, Giovanna D’Amico e Francesco Casales come membri della commissione elettorale. In assenza di candidature espresse in assemblea, la Presidente dichiara aperte le operazioni di voto al seggio.

Comunicazioni della Presidente

La Presidente apre il proprio intervento ringraziando tutti i soci che hanno consentito di portare avanti le attività della Sissco anche nei mesi difficili della pandemia, a partire dai membri del Direttivo, delle Commissioni e dei Comitati scientifici delle iniziative messe in piedi nel corso dell’ultimo anno societario. Prima di richiamare brevemente i punti salienti della relazione già inviata ai soci, sottolinea il lavoro svolto dal Direttivo su due fronti: la pressione esercitata sul Ministero dell’Università, in congiunzione con le altre società scientifiche, sul tema dei bandi PRIN, e la riscrittura di una bozza di declaratoria del settore disciplinare M-STO/04, per la quale ringrazia i soci che alla sua stesura hanno contribuito con proposte e commenti. Facendo il punto sugli eventi Sissco in preparazione per il 2023, ricorda che i Cantieri si terranno a Cagliari, mentre per Storie in corso è giunta una proposta di ospitalità da Pisa. Tornerà finalmente in presenza, poi, dopo l’interruzione dovuta dalle difficoltà degli ultimi due anni, il Seminario sulla storiografia organizzato dal Mestiere di storico. La presidente introduce infine la questione della revisione dello statuto, una bozza della quale è stata inserita nel dossier consegnato ai soci. Essendo necessario, da statuto, un numero elevato di soci per procedere alla sua modifica, propone di dedicare una assemblea straordinaria Sissco alla discussione e approvazione del nuovo testo, da tenersi nel corso del 2023 in una città facilmente raggiungibile, eventualmente anche accompagnandola a un seminario di studi.

Approvazione Bilancio

Il segretario espone le linee generali che emergono dai bilanci consuntivo e preventivo della Sissco, anch’essi già presentati ai soci nella relazione inviata prima dell’assemblea. Negli ultimi tre esercizi societari si è verificata una profonda riconfigurazione del bilancio, con un forte incremento delle spese relative alle piattaforme digitali e agli incentivi alla ricerca dei soci più giovani e l’azzeramento quasi totale delle attività in presenza. Di conseguenza, la Sissco ha accumulato un forte attivo, rendendo necessario un piano di rientro per riportare in pari il saldo netto degli ultimi tre anni. Si prevede quindi la realizzazione di due bilanci in deficit per il 2022 e il 2023 tramite il finanziamento di diversi eventi, il rinnovo degli incentivi alla ricerca e la ripresa delle attività in presenza degli organi societari. Dedicandosi alla parte consuntiva, il segretario spiega che nel 2021 si è definitivamente chiusa l’esperienza dei progetti finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la rendicontazione conclusiva e la restituzione della quota non spesa.

Con la relazione di quest’anno si introduce, inoltre, una innovazione nella presentazione del bilancio: si aggiunge infatti al preventivo per l’anno in corso un nuovo bilancio per l’anno futuro. Per il 2023 si prevede, quindi, oltre alle entrate in progressiva crescita a causa dell’aumento costante del numero di soci, un investimento importante in due settori, su cui si concentreranno alcune spese straordinarie: segnatamente quelle relative al rinnovamento del suo sito web, e alla costituzione dell’archivio societario. A conclusione della relazione, la Presidente ricorda infine che nella proposta di revisione dello statuto è prevista l’introduzione di un revisore dei conti destinato a supportare l’attività della segreteria- tesoreria.

L’assemblea approva all’unanimità i bilanci consuntivi e preventivi (vedi all. 1 e 2).

Presentazione sito web

La Presidente introduce la sezione dell’assemblea dedicata alla presentazione del nuovo sito web, motivando la decisione di rinnovarlo con l’intenzione di rimediare ad alcuni problemi legati all’architettura del sito corrente, che rende difficoltoso il reperimento di informazioni. Il nuovo responsabile web Sissco Matteo Marinello, subentrato a Federico Mazzini, che la presidente ringrazia per il lavoro svolto negli anni, presenta una versione in costruzione del nuovo portale, illustrandone alcune funzionalità. In aggiunta a una veste grafica più moderna, con la semplificazione di menù e calendario, il sito consente una ricerca dei contenuti più rapida e intuitiva. I soci avranno inoltre la possibilità, accedendo alla propria pagina riservata sul sito, di verificare lo stato della propria posizione associativa. Il portale consentirà infine di risolvere la questione relativa al rispetto della normativa europea in materia di privacy.

Archivio Sissco

Sottolineando come sia insolito che una società di storici sia priva di un fondo documentario che ne conservi la storia, la Presidente chiede a Giovanni Scirocco, responsabile della Commissione Archivi Sissco di introdurre brevemente il progetto di costruzione dell’Archivio Sissco. Dopo una parentesi iniziale dedicata all’attività di monitoraggio sull’accesso agli archivi italiani svolta dalla Commissione durante la pandemia, Scirocco ripercorre le tappe che hanno portato al deposito delle carte Sissco presso l’Istituto Ferruccio Parri, con la finalità di trovare una sede fissa per la loro conservazione ed evitarne lo spostamento a ogni cambio di presidenza. Fatto salvo per le carte correnti, che si trasmettono di segretario in segretario, si è costruito un fondo unendo la documentazione della segreteria con quella in possesso degli ex presidenti: si sono recuperate, in particolare, le Carte Cafagna dalla Fondazione Basso e quelle Pavone dall’Archivio Centrale dello Stato. Andrea Torre, archivista del Parri, ha quindi avviato un’operazione di ordinamento e digitalizzazione del materiale conservato. Sul versante digitale si è inoltre effettuata una archiviazione periodica del sito Sissco.it su Archive.org. In risposta agli interventi di De Nicolò, Cavazza e De Prospo che sollevavano la questione della privacy in merito alla consultazione e alla riservatezza dei materiali conservati, Scirocco e la Presidente sottolineano che questa è una riflessione in corso, e che già sulle carte recuperate è stata fatta una scrematura. In chiusura del suo intervento, Scirocco propone di invitare Torre ai Cantieri di Cagliari per poter affrontare più dettagliatamente alcune delle questioni sollevate.

Dibattito in Assemblea

La Presidente apre il dibattito relativo alla questione dello statuto, illustrando gli interventi di modifica che sono stati apportati nella bozza di revisione proposta all’assemblea. Le innovazioni principali riguardano l’indicazione di una sede legale che coincida con quella della presidenza, l’aggiunta esplicita del ruolo Sissco nella formazione didattica, un aggiornamento nelle modalità di comunicazione digitale, e la definizione meno vaga di alcuni passaggi. Il nuovo testo propone infatti l’aumento del numero di firme possibili a sostegno di una candidatura al Direttivo e delle deleghe per le votazioni, che salirebbero così a due per ciascun socio delegato, e si introduce l’opzione di attivare la votazione online in caso di emergenza. È inoltre prevista la possibilità di convocare un comitato di garanti se ritenuto necessario, su richiesta del Direttivo o di un cospicuo gruppo di soci. Secondo la proposta avanzata dal Direttivo, questo organismo terzo sarebbe composto dagli ultimi tre ex presidenti. La presidente tocca infine la questione della mailing list Sissco, che si ripresenta periodicamente. Già scartata in passato l’ipotesi di una moderazione della lista, il Direttivo propone l’adozione di un galateo di buone pratiche da inviare ai soci, una serie di regole minime di comportamento nella comunicazione digitale. Fulvio Cammarano interviene sul punto relativo al comitato dei garanti, invitando a definirne con estrema precisione gli ambiti di intervento per evitare che possa diventare uno strumento rischioso, e suggerendo che entri in gioco soltanto quando sono messi in questione i rappresentanti della società, che in caso diverso sono legittimati dal voto a decidere per conto della Società. La Presidente si dice d’accordo, specificando tuttavia che in presenza di conflitti di interesse sarebbe necessario ricorrere all’organismo terzo dei garanti, e chiedendo, proprio per arrivare a una formulazione del testo efficace, che i soci contribuiscano alle modifiche della bozza di revisione. Sul punto intervengono anche Marco De Nicolò, che esprime perplessità simili a quelle di Cammarano, immaginando il comitato come un organo da chiamare in causa esclusivamente su specifiche questioni, da delineare con precisione nel testo dello statuto. Per evitare che venga convocato troppo frequentemente, aggiunge Simone Neri Serneri, la quota di soci necessaria ad attivare il comitato deve essere molto elevata. Pinella Di Gregorio, richiamando la bozza di revisione, ricorda come siano già definiti ambiti ben circoscritti per l’intervento dei garanti.

Sulla questione della lista si esprime Neri Serneri, che non crede necessario ricorrere a interventi censori, ritenendo invece sufficiente l’intervento autorevole del presidente o degli altri soci per frenare gli eccessi. De Nicolò, pur dicendosi d’accordo sulla centralità della moral suasion, si interroga sul da farsi nei casi in cui questa non si rivelasse risolutiva, esprimendo dei dubbi sulla completa inazione nel reiterarsi dei toni forti. Eventualmente, conclude, si potrebbe creare una doppia mailing list, separando le informazioni dal dibattito per permettere ai soci di meglio selezionare le notizie. Agostino Giovagnoli, contrario allo sdoppiamento della lista, si dice favorevole a non inserire la figura del moderatore, ricordando che al tempo della sua presidenza si ricorse alla sospensione simbolica di un socio dalla lista per una sola giornata. Olindo De Napoli sottolinea però che, qualora si scegliesse di evitare sia la moderazione che le sanzioni, sarebbe giuridicamente difficile punire dei comportamenti che non sono specificamente delineati come scorretti. Giulia Albanese

suggerisce infine che l’accesso alla lista di ciascun socio si potrebbe limitare a un solo messaggio al giorno.

I soci intervenuti nel dibattito si dedicano inoltre alla questione del voto online. Apprezzando le possibilità offerte dagli eventi svolti su piattaforme telematiche, non ultimi i seminari Sissco registrati e resi fruibili a tutti i soci, De Nicolò sostiene che la votazione a distanza costituisce non una svalutazione dell’attività in presenza, bensì l’allargamento della partecipazione ai processi democratici della società, e propone pertanto di inserire nello statuto un richiamo al diritto a esprimere la propria preferenza anche da remoto. Giovagnoli ritiene invece che il voto a distanza possa essere concepito soltanto in casi straordinari, seguito su una posizione simile da Olindo De Napoli che, ritenendo il voto online facilmente hackerabile, lo confinerebbe all’ambito dell’eccezione. Di Gregorio, unendosi a Giovagnoli e De Napoli, richiama alla cautela nell’apertura alla partecipazione elettorale da remoto, in quanto disgiungere l’esercizio del voto dalla partecipazione all’assemblea potrebbe falsare le modalità della decisione politica. Secondo Cavazza, invece, più la società riesce a essere rappresentativa, più il livello di democrazia al suo interno si innalza; il voto online, quindi, invece di generare un deficit di democrazia, si presenta come un incentivo a una partecipazione maggiore del corpo societario. Andrea Graziosi esprime la sua contrarietà all’universalità del voto online, che rischierebbe di snaturare il funzionamento del meccanismo rappresentativo nella società. A suo avviso, infatti, le assemblee online sono divenute formali, riducendo quella partecipazione attiva che rimane un valore fondante della Sissco, da incentivare invece che da scoraggiare. Graziosi manterrebbe tuttavia un atteggiamento elastico sul tema, prevedendo un uso straordinario dello strumento digitale qualora questo si rendesse necessario. Su una posizione simile si schiera anche Adriano Roccucci, secondo il quale i soci hanno diritto a votare se partecipano all’assemblea, fatta eccezione per il sistema della delega che potrebbe eventualmente essere rafforzato. Il voto online universale rischia, infatti, di indebolire il ruolo dell’assemblea. Al contrario, diventa sempre più cruciale incontrarsi in presenza per poter tornare a discutere di storia, che in fondo è il compito prioritario della Società. Sulla centralità della dimensione comunitaria della Sissco si dice d’accordo Albanese, che auspica la valorizzazione della partecipazione piena alle attività societarie. Brunello Mantelli introduce invece una distinzione tra le decisioni importanti sulla vita della Società, ad esempio quelle relative alla scelta del tema per il convegno annuale o all’approvazione del bilancio, da riservare in maniera esclusiva ai soci presenti in assemblea, e le elezioni dei componenti del Consiglio direttivo, per le quali si potrebbe invece ricorrere al meccanismo della delega allargato, da regolamentare più puntualmente. Su questo ultimo punto interviene Neri Serneri, secondo il quale le deleghe vanno invece limitate, perché potenzialmente decisive in caso di elezioni contestate, mentre Cammarano, approvando l’idea di ampliarle, suggerisce che si potrebbe immaginare di renderle proporzionate al numero dei soci presenti in assemblea.

La Presidente, tirando le fila del ricco dibattito, ricorda che sarà compito dell’assemblea straordinaria curarsi di definire con precisione il perimetro di intervento eventuale del comitato dei garanti. Nel consenso espresso dall’assemblea sulla decisione di non moderare la lista, indica che alla prossima occasione in cui riemergerà il problema si provvederà a pubblicare il decalogo di buoni comportamenti. Con il ringraziamento di Cecilia Novelli al gruppo cagliaritano che sarà responsabile dell’organizzazione dei Cantieri di Storia 2023, l’assemblea volge al termine.

La Presidente ringrazia calorosamente i due consiglieri uscenti, Arianna Arisi Rota e Valerio De Cesaris, per il loro contributo alla vita societaria e dichiara chiusa l’assemblea alle ore 19,30.

Elezioni direttivo

In chiusura d’assemblea, la commissione elettorale comunica i risultati del voto per l’elezione dei due nuovi membri del direttivo:

DIRETTIVO:

VOTANTI: 150

ENZO FIMIANI: 76

ALBERTO BASCIANI: 71

SCHEDE BIANCHE: 3

Risultano eletti quali membri del Direttivo, in sostituzione di Arianna Arisi Rota e Valerio De Cesaris che terminano il proprio mandato, i soci Alberto Basciani e Enzo Fimiani. A termini di statuto la carica di vicepresidente Sissco è assunta da Pinella Di Gregorio che sostituisce l’uscente Arianna Arisi Rota.

Al termine dell’assemblea si procede all’assegnazione del Premio SISSCO ANCI STORIA

Pinella Di Gregorio, in qualità di membro del direttivo e di coordinatrice della commissione giudicatrice – composta da Emanuele Bernardi e Paola Carlucci per la Sissco e da Giorgia Chiné e Vincenzo Santoro per l’Anci –, annuncia

all’assemblea, dopo aver reso nota la composizione della terna finalista, il vincitore del premio Sissco–Anci Storia 2021 e legge le motivazioni del riconoscimento.

Finalisti:

  • Roberto Giulianelli, Porto e città. L’economia del mare ad Ancona dall’Unità al Duemila, FrancoAngeli, Milano 2021

  • Andrea Francesco Zedda, E poi arrivò l’industria. Memoria e narrazione di un adattamento industriale, Donzelli, Roma 2021

  • Marta Baiardi, Le tavole del ricordo. Guerra e Shoah nelle lapidi ebraiche a Firenze (1919-2020), Viella, Roma 2021

Volume premiato:

Marta Baiardi, Le tavole del ricordo. Guerra e Shoah nelle lapidi ebraiche a Firenze (1919-2020), Viella, Roma 2021.

Il libro di Marta Baiardi si fonda su un’indagine esaustiva delle epigrafi contenute in lapidi e iscrizioni dedicate ad ebrei fiorentini, in un’accezione ampia: non si tratta solo di epigrafi commemorative di ebrei, ma, anche, di epigrafi “prodotte” da ebrei, nell’arco di tempo che va dal 1919 al 2020. Uno dei punti di forza del libro è proprio l’indagine di lungo periodo, dalla fine della Prima Guerra Mondiale, appunto, ai giorni nostri. Il libro ricostruisce infatti i rapporti tra la società ebraica locale e la città Firenze, in un lasso di tempo che comprende l’esaltazione per la Grande Guerra e, poi, i suoi terribili lutti, fino alla triplice violenza del fascismo, del secondo conflitto mondiale e della persecuzione antiebraica, per poi arrivare ai giorni nostri. Lo sguardo locale si intreccia costantemente con il contesto nazionale e, quindi, l’analisi sulle epigrafi, sulle loro motivazioni palesi e recondite, sulle narrazioni che le accompagnano si muove sempre oltre la vicenda fiorentina. Lo sguardo dell’autrice permette, più in generale, di cogliere bene continuità e fratture relative alla percezione della questione ebraica in relazione ai principali snodi della storia dell’Italia contemporanea: in primo luogo, ovviamente, la politica razziale del fascismo e la sua successiva ricostruzione storica nonché la valutazione, anche giudiziaria, che di tale politica si è operata nell’Italia repubblicana. Infine, va sottolineata la capacità dell’autrice di confrontarsi con uno dei temi storiografici più dinamici degli ultimi anni, quello della memoria, indagato sotto vari profili, e in qualche caso delineandone, con sobrietà, gli eccessi.

Le ulteriori premiazioni vengono rinviate alla cena sociale

Premi SISSCO 2022

Conclusasi l’assemblea dei soci e nel corso della cena sociale, la Presidente apre la sezione dedicata alla premiazione dei vincitori dei quattro premi annuali Sissco.

Premio SISSCO ARTICOLO

Stefano Cavazza , invece dei membri della commissione giudicatrice composta da Paolo Capuzzo, Maurizio Isabella e Silvia Salvatici, annuncia ai soci una rosa di tre finalisti:

    • Christopher Calefati, “Gli abbiamo tagliato la testa”. Repertori e attori dell’iconoclastia politica nelle Puglie del 1848-49, “Società e storia”, 174, 2021;

    • Federico Creatini, «Case senza chiese»: finanziamento e funzione dell’edilizia di culto nello sviluppo urbanistico della terraferma veneziana (1946-1958), “Passato e presente”, 112, 1, 2021

    • Giorgio Lucaroni, Rapporti di forza. Architettura e politica nelle Biennali/Triennali di Monza e Milano (1923- 1936), in “Contemporanea”, 1, 2021;

Annuncia, quindi, il nome del vincitore e legge le motivazioni della scelta.

Articolo premiato:

Giorgio Lucaroni, Rapporti di forza. Architettura e politica nelle Biennali/Triennali di Monza e Milano (1923-1936), in “Contemporanea”, 1, (2021).

L’articolo affronta il tema del rapporto tra architettura, design e fascismo attraverso un’accurata analisi delle biennali e triennali di arti applicate, organizzate a Monza e Milano negli anni Venti e Trenta. L’autore ricostruisce i processi decisionali, le strutture che hanno ideato e gestito le esposizioni, le scelte di allestimento e il dipanarsi dei rapporti tra architetti e regime fascista attorno al tema del progetto estetico e industriale della nuova Italia fascista. La progressiva transizione da un orientamento saldamente radicato nella storia a uno che privilegia la proiezione nel futuro non restituisce compiutamente la pluralità degli indirizzi estetici presentati nelle mostre. Ne risulta un percorso di crescente interrelazione tra gli sviluppi delle arti applicate e il progetto di modernità che il fascismo intendeva perseguire che si

sostanzia di una molteplicità di soluzioni tecniche e progettuali che saldano in modo sempre più intimo ricerca architettonica e politica, accompagnando l’affermazione imperiale dell’Italia fascista. Un rapporto ricercato da entrambi i lati della relazione, quello degli architetti e quello dell’apparato di governo, e che conduce l’architettura italiana da una condizione di minorità nel dibattito pubblico di inizio anni Venti alla centralità conquistata nel corso degli anni Trenta. L’articolo, oltre a dare conto di una ricerca seria, approfondita e metodologicamente avvertita sulla storia delle sei esposizioni, dimostra una profonda conoscenza del dibattito storiografico sul rapporto architettura/fascismo e si colloca criticamente al suo interno, disegnando i percorsi di possibili futuri sviluppi. In particolare, il saggio evidenzia la necessità di un’esplorazione complessiva dell’architettura come “campo intellettuale”, in modo da indagarne le complesse articolazioni (realizzative, comunicative, pubblicistiche, corporative) e da collocarla in un periodo lungo, che affonda le proprie radici nel periodo precedente al ventennio e prosegue, come testimoniano gli eventi analizzati dall’autore, ben oltre la fine del regime fascista.

Premio SISSCO OPERA PRIMA

Elena Bacchin, nelle vesti di membro del Direttivo, comunica all’assemblea la cinquina di autori presi in considerazione per l’assegnazione del premio:

    • Agnese Bertolotti, Bisogni e desideri. Società, consumi e cinema in Italia dalla Ricostruzione al Boom, Mimesis.

    • Alice Ciulla, La cultura americana e il PCI. Intellettuali ed esperti di fronte alla “Questione Comunista” (1964- 1981), Carocci.

    • Salvatore Corasaniti, VOLSCI, I Comitati autonomi operai romani negli anni Settanta (1971-1980), Le Monnier.

    • Maya De Leo, Queer. Storia culturale della comunità LGBT+, Einaudi.

    • Stefania Ragaù, Sognando Sion. Ebraismo e sionismo tra nazione, utopia e stato (1877-1902), Viella.

Quindi annuncia all’assemblea il nome della vincitrice e legge la motivazione della scelta.

Volume premiato:

Maya De Leo, Queer. Storia culturale della comunità LGBT+, Einaudi, 2021.

De Leo indaga l’evoluzione delle rappresentazioni, delle identità e delle esperienze della comunità Queer con un respiro geografico e cronologico ampio, che abbraccia il mondo occidentale e va dall’inizio del Settecento fino ai giorni nostri. Basato su una solida conoscenza della letteratura internazionale emersa negli ultimi quarant’anni e su una pluralità di fonti, il libro analizza l’affermazione e, al tempo stesso, la contestazione del binarismo di genere e del disciplinamento della condotta sessuale in età contemporanea. Si tratta di una sintesi stilisticamente pregevole e godibile nella lettura, che sa unire interpretazioni e riflessioni di lungo respiro a dei focus su esperienze particolari. Il libro porta quindi il lettore nella Parigi del 1750, nella Berlino di inizio Novecento, nella San Francisco degli anni Trenta, e nella New York alla fine degli anni Sessanta, passando per Vienna, Firenze, Amsterdam, Napoli, Londra. Si tratta dei momenti e dei luoghi nei quali si compone, costruisce e inventa la comunità Lgbt+; una comunità della quale si ripercorrono i vissuti plurali, le immagini e le narrazioni interne ed esterne nelle loro continuità e discontinuità. Ne emergono storie di persecuzione, disciplinamento e silenziamento, ma anche di affermazione identitaria, rivendicazione dei diritti, negoziazione delle rappresentazioni, appropriazione degli spazi dell’arte, della cultura, della socialità. Si tratta di un libro di ambizioso che tenendo assieme diversi ambiti — dalla letteratura al diritto, dalla medicina alla politica — mostra la complessità e le sfaccettature di una comunità la cui costruzione culturale è connaturata all’età contemporanea, mettendo, inoltre, in discussione periodizzazioni consolidate.

Premio SISSCO SENIOR

Cecilia Novella, in qualità di membro del Direttivo, annuncia la quaterna di volumi presi in considerazione per il premio:

    • Raffaella Baritono, Eleanor Roosevelt. Una biografia politica, Il Mulino, 2021.

    • Fulvio Conti, Il Sommo italiano, Dante e l’identità della nazione, Carocci 2021.

    • Raffaele Romanelli, Nelle mani del popolo. Le fragili fondamenta della politica moderna, Donzelli 2021.

    • Mariuccia Salvati, Camillo Pellizzi. Un intellettuale nell’Europa del Novecento, Il Mulino, 2021.

La scelta finale è caduta su un ex aequo ai volumi di Romanelli e Salvati prima di tutto per l’importanza e la qualità dei loro lavori. Con questo premio, il direttivo vuole anche esprimere la riconoscenza della Società per la loro lunga carriera e impegno nella professione e per il ruolo svolto nella fondazione e nella vita della Società stessa.

Volumi premiati:

Raffaele Romanelli, Nelle mani del popolo. Le fragili fondamenta della politica moderna, Donzelli 2021.

Il volume di Romanelli si sviluppa in 13 capitoli su un tema di grande attualità la crisi e le difficoltà della democrazia ricostruite storicamente a partire dalla Rivoluzione francese. Con un lavoro molto approfondito di ricognizione storiografica Romanelli prende in considerazione il valore della rappresentanza nello stato liberale democratico a partire dalla fine del Settecento nel mondo occidentale. Il volume inizia con l’analisi dei tre punti cardinali della Rivoluzione libertà, eguaglianza e fraternità messi in crisi dall’emergere dei poteri locali. Il nesso tra polis e Stato, tra globale e locale e l’emergere dei corpi intermedi è stato il primo punto di rottura. Era complesso mettere insieme il potere di tutti i cittadini, soprattutto in un grande paese, così come diceva la Dichiarazione dei diritti. Tra Ottocento e Novecento l’allargamento del suffragio e quindi della rappresentanza, diedero vita ai partiti moderni. Poi la Rivoluzione russa si presentò come un inveramento dei principi dell’Ottantanove. Di fronte a queste difficoltà è emerso il germe del totalitarismo: la guerra contro il nemico interno. Dopo la Seconda guerra mondiale si tornò a celebrare il motto originario “Libertà Eguaglianza Fraternità”. Ma nello stesso tempo la nascita e l’affermazione dello Stato sociale portò al superamento della democrazia e degli stati nazionali. Nel suo momento di massimo fulgore la democrazia era insidiata da un insieme di fattori che la condizionavano. Nello stesso tempo la crescita delle disuguaglianze ha portato alla nascita dei “populismi” ostili ai partiti. Movimenti, alleanze, leghe, unioni hanno marcato la differenza con i partiti.

Motivazione: L’ampia e complessa riflessione sulle origini e sulla storia del sistema democratico gettano una luce nuova e originale sul nostro sistema di governo. E sulla crisi di questo sistema in tutto il mondo occidentale attraversato dai venti del populismo. La lettura del volume di Romanelli aiuta a comprendere quali spettri si aggirano sulla democrazia e dunque quali difficoltà ne inquinano il consolidamento. Per questi motivi uno dei premi viene assegnato all’opera di Raffaele Romanelli.

Mariuccia Salvati, Camillo Pellizzi. Un intellettuale nell’Europa del Novecento, Il Mulino 2021.

Salvati che si è già occupata del tema del passaggio dal fascismo alla Repubblica, affronta qui una questione specifica la biografia di un intellettuale significativo, un filosofo, anche nel passaggio dalla caduta del fascismo all’affermazione della Repubblica. Nel volume dedicato alla biografia di Camillo Pellizzi viene ricostruito il suo tragitto intellettuale e umano, nella prima fase di militante e poi funzionario del fascismo fino alla seconda fase come professore di sociologia nell’università italiana. Attraverso una ricerca approfondita condotta sulle carte inedite conservate presso il suo Archivio privato e in numerosi altri archivi. Salvati si è concentrata in particolare su due testi scritti da Pellizzi uno nel 1924 – dove l’autore ancora molto giovane – presenta il fascismo come una risposta alla crisi politica del mondo occidentale dopo la Prima guerra mondiale. L’altro del 1949 sul regime come rivoluzione mancata, sul fallimento del corporativismo analizzandone però anche gli aspetti positivi. Quindi una parabola difficile: quella di un ex fascista che ne difende le ragioni e ne critica le mancate realizzazioni. Nei due libri di Pellizzi sono presenti le questioni del corporativismo, del sindacalismo, del rapporto tra pubblico e privato. Tuttavia, più con l’intento di una autoriflessione personale che non per esigenze di mercato. Nei 4 capitoli della biografia Salvati ricostruisce i primi anni a Londra, il ritorno in Italia, gli inizi della carriera universitaria e poi il passaggio alla repubblica.

Motivazione: Il Premio viene assegnato per aver affrontato con coraggio e determinazione lo scavo della complessa biografia di un intellettuale cattolico ma che rifiutava la retorica dei riti collettivi per preferire la riflessione e il pensiero. Per aver riflettuto con libertà su alcuni punti del pensiero di Pellizzi che anticipano il dibattito successivo primo fra tutti la critica del produttivismo. Per aver riflettuto su bisogni e qualità della vita dell’uomo e non del mero consumatore. Tutte questioni decisive anche nel dibattito attuale.

In fede

Daniela Luigia Caglioti Marco Maria Aterrano