Lunedì 27 aprile 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Money and Trade Wars in Interwar Europe di Alessandro Roselli, Palgrave Macmillan, 2014. Intervengono: Forrest Capie, Pierluigi Ciocca, Paul Corner. Coordina: Alfredo Gigliobianco.
Alessandro Roselli ha rintracciato negli archivi della Banca d?Italia documenti che rivelano la preparazione di un piano della Germania nazista, nei primi anni della seconda guerra mondiale, riguardante la futura organizzazione economica e finanziaria dell’Europa. La nuova Europa sarebbe stata guidata dalla Germania e dall’Italia. Mostrando con chiarezza come le caratteristiche del piano avessero la loro origine nel caotici anni interbellici, Roselli ha prodotto un approfondito, chiaro e veramente affascinante resoconto di ciò che accadde in Europa.? (Forrest Capie)
?In una fase in cui molti osservatori sono preoccupati del pericolo di guerre valutarie ed economiche, questo approfondito resoconto delle tensioni monetarie ed economiche dei travagliati anni che vanno dal 1918 al 1939 è particolarmente benvenuto. Mentre Alessandro Roselli giustamente respinge la semplicistica nozione che quella storia può dispensare lezioni applicabili alle politiche attuali, lo studio di quel periodo può tuttavia, egli scrive, ?contribuire a una migliore comprensione delle questioni correnti?. Il tema della storia, come dice Roselli, è chiaro: come bilateralismo e dirigismo nelle relazioni finanziarie internazionali emersero dalla caduta del comune sistema del gold standard, e come questi sviluppi avvelenarono i rapporti internazionali. Dopo un illuminante resoconto dell’iperinflazione e della stabilizzazione monetaria in Germania negli anni venti, i capitoli centrali ripercorrono il crescente nazionalismo degli anni successivi, il ricorso al controllo dei cambi, e l’uso aggressivo, da parte della Germania, di accordi commerciali bilaterali attraverso cui essa cercava di superare il problema della scarsità delle sue riserve e il peso delle riparazioni. Il libro si conclude con un resoconto dei piani nazisti per il futuro economico e monetario dell’Europa, e del più vasto mondo, dopo la vittoria tedesca. Questi piani erano basati su concetti basilari che hanno risonanza fino ai nostri giorni: la necessità di un sistema di clearing multilaterale in Europa, un riordino delle relazioni economiche internazionali basato sulla priorità da dare ai “beni”, rispetto alla moneta e al credito, un ruolo primario globale per una valuta europea il Reichsmark che mettesse fuori gioco dollaro e sterlina. Il libro riempie importanti vuoti nella nostra comprensione di quel periodo. (Robert Pringle, primo direttore del Gruppo dei 30, fondatore della rivista «Central Banking», e autore di The Money Trap: Escaping the Grip of Global Finance).
Alessandro Roselli è visiting fellow presso la Cass Business School della City University di Londra, e presso la University of Buckingham. Ha trascorso larga parte della sua carriera alla Banca d’Italia ed è stato A.C. Jemolo fellow del Nuffield College, Oxford University. Ha scritto ampiamente su temi bancari, finanziari e di storia economica. Il suo libro più recente è Financial Structures and Regulation. A Comparison of Crises in the UK, USA and Italy.