PATRIE, POPOLI, CORPI
Ripensare genere, sessualità e famiglia
nell’era dei nuovi nazionalismi
Roma, Casa internazionale delle donne, 15 giugno 2018
Le politiche etno-identitarie sono di nuovo fra noi e dominano il dibattito politico in Italia e in Europa, trovando una sponda importante anche nella nuova America di Trump. Le forme con cui si manifestano vanno dall’invocazione al ritorno allo stato-nazione contro il progetto sovranazionale europeo, all’evocazione dei valori religiosi come base del vivere civile, passando per l’attacco al femminismo, al multiculturalismo, all’ecologismo, al diritto delle donne a decidere se e quando avere figli, e al diritto di tutti a vivere la propria sessualità liberamente. L’attacco portato a una concezione liberale della società trova un elemento centrale nel riferimento alla religione come collante culturale e base identitaria che caratterizza i nuovi nazionalismi. Trump ha trovato nel fondamentalismo cristiano un alleato di grande rilievo; l’ungherese Viktor Orban si è autoproclamato difensore dei valori cristiani, definendoli come “ultimo bastione dell’Europa”; in Polonia, il governo PIS ha fatto del cattolicesimo integralista l’anima delle riforme socio-politiche in atto; in Italia, dove la Chiesa ha da sempre esercitato un’influenza difficile da arginare in materia di diritti, nuove alleanze si profilano fra esponenti cattolici e le nuove destre (emblematica la scelta di Salvini di brandire Bibbia e Costituzione come i due “testi sacri” su cui giurare).
L’uso politico della religione si è rivelato uno strumento essenziale dell’attacco sferrato dai nazionalisti del ventunesimo secolo ad una concezione liberale dei rapporti di genere, della sessualità e della riproduzione. Dove la svolta nazionalista è già avvenuta, i diritti delle donne e delle minoranze sessuali si sono trovati rapidamente sotto assedio, mentre la vecchia equazione famiglia-nazione si è ripresentata in tutta la sua forza. In paesi come l’Italia, trasformata dalle elezioni del 4 marzo in potenziale laboratorio politico nazional-populista, le invocazioni al ritorno alla “famiglia tradizionale”, a ruoli di genere “naturali”, ai rapporti di sangue come base della nazione hanno conquistato nuova visibilità e apparente popolarità.
In questa giornata di studi discuteremo le conseguenze della svolta nazionalista collocando le trasformazioni in atto in una prospettiva storica lunga, che ci aiuti a rileggere il rapporto fra famiglia, sessualità e nazione in paesi raramente pensati insieme.
Quanto rilevanti sono per la situazione italiana i processi in corso nell’Europa orientale? Quali connessioni storiche è possibile rilevare fra queste due parti dell’Europa? E quali indicazioni possiamo cogliere dalle dinamiche americane? Quali rapporti esistono fra il ritorno ad una concezione etno-culturale della nazione e il riemergere in Italia non solo di una destra esplicitamente ispirata ai disvalori fascisti, ma anche di serpeggianti argomenti pro-natalistici? E quali sono le implicazioni di questo nuovo clima, per le donne prima di tutto?
PROGRAMMA
Ore 11.00
Saluti e apertura dei lavori
Introduzione al tema
Stefania Bernini, Università di Venezia Ca’ Foscari
11.15-13.30
Famiglia, religione, nazione: alle origini della questione
Chair
Giulia Calvi, Università di Siena/EUI
Nadia Filippini, già Università di Venezia Ca’ Foscari
Il corpo fecondo dello stato. Nazionalismi e politiche della riproduzione nel lungo periodo
Liviana Gazzetta, Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Comitato di Padova
Nazione, patria, famiglia: ripensare la dottrina sociale della Chiesa nel lungo ‘900
Carlotta Ferrara degli Uberti, University College London
Nazione, stirpe o razza? Rappresentazioni e reazioni ebraiche nell’Italia liberale
Marius Turda, Oxford Brookes University
The Protection of Mothers, Family, and Race during the Interwar Period in East-Central Europe
Discussant
Emmanuel Betta, Sapienza Università di Roma
Pranzo
14.45-16.00
Key note lecture
Andrea Peto, Central European University
Memory politics of illiberal states
16.15-17.45
Contestare e resistere
Chair Stefania Bernini
Agata Ignaciuk, Università di Varsavia
Abortion stigma and abortion practice in Poland
Massimo Prearo, Università di Verona
Contestare per credere: strategie di mobilitazione e registri argomentativi dei movimenti anti-gender in Italia
Elisabetta Vezzosi, Università di Trieste
Un gender gap per Donald Trump. Nuovi femminismi negli Stati Uniti
Discussant
Alessandra Gissi, Università di Napoli, “l’Orientale”
18.00-19.00
Tavola rotonda
Modera Ida Fazio, Università di Palermo
Casa internazionale delle donne – Sala Tosi
Via della Lungara, 19
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Per info: segreteria@societadellestoriche.it