Giovedì 14 maggio 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume di Eugenio Armati, Aride zolle (Città di Castello, LuoghInteriori, 2014). Intervengono: Agostino Bistarelli, Simona Lunadei, Lucia Strappini. Coordina: Rosanna De Longis.
In Aride zolle Eugenio Armati (1911-1989), creando il personaggio di Stato Civile, ha trasposto in forma narrativa le sue esperienze di guerra, nel viaggio forzato che lo portato – tra il 1939 e il 1943 – come “fante tra i fanti” in diversi luoghi dell’Italia, della Jugoslavia e dell’Unione Sovietica. Partito per il fronte russo il 30 novembre 1941, è tornato in Italia con il terzo e ultimo avvicendamento il 15 novembre 1942.
Il vero diario di quel periodo è andato perduto in un bombardamento, ma la ricca corrispondenza intercorsa sia con la fidanzata e poi moglie sia con gli amici è testimone di questa “narrativa vissuta”.
La presentazione è il secondo appuntamento del ciclo di incontri Scritture di guerra, che proseguirà il 21 maggio con la discussione sul libro di Gianluca Cinelli, Prigionieri nei Lager di Hitler e di Stalin. L’esperienza del totalitarismo nella memorialistica italiana e tedesca.
Eugenio Armati, tipografo-compositore prima a Todi e poi a Roma, ha nutrito una forte passione per la scrittura. Ha lasciato alcuni racconti per bambini e ragazzi, numerose lettere e un manoscritto, da lui intitolato Aride zolle che le figlie, rispettando integralmente il testo, hanno trascritto per la stampa.