Vincere e vinceremo! Gli italiani al fronte, 1940-1943 di Mario Avagliano e Marco Palmieri
Ne discutono con gli autori
Domenico De Luca
Roberto Olla
Alessandra Tarquini
Saluto introduttivo di Ernesto Nassi, Presidente ANPI Comitato Provinciale di Roma
«Si combatte, si combatte, si combatte! Unica speranza è la sicurezza della nostra vittoria, vittoria di cuori, vittoria di animi, vittoria di volontà, di ideali, di civiltà! Vittoria nostra!»
Come hanno veramente vissuto la guerra gli italiani che fra il 1940 e il 1943 la combatterono, all’insegna della famigerata parola d’ordine mussoliniana «Vincere e vinceremo»? I diari e la corrispondenza dei soldati, i biglietti clandestini, le lettere censurate o sequestrate, le relazioni delle autorità militari e di polizia, le note delle spie fasciste che gli autori hanno ritrovato negli archivi, e su cui costruiscono un resoconto originale, fanno emergere speranze, ideali, miti, aspettative degli italiani rispetto alla guerra e al fascismo. Anche se in alcuni non tardò a insinuarsi un senso di delusione, nell’insieme ci troviamo davanti alla diffusa adesione e anzi all’entusiasmo con cui la guerra fu accolta e combattuta da tanti italiani, sedotti dai sogni di gloria dispensati dal fa scismo. Un consenso che solo con gli sviluppi catastrofici del conflitto si trasformò, ma piuttosto lentamente, in distacco e avversione.