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Canfora: questa riforma è insensata

di Andrea Benvenuti

SCUOLA
Unificare la scuola di base? Un atto delirante. Líautonomia scolastica? Uníidiozia. I pedagogisti che hanno lavorato ai nuovi curricoli? Ignoranti. CosÏ Luciano Canfora, storico e firmatario del ìManifesto dei 33î contro i nuovi programmi, boccia la riforma. Senza appello

(da L’Espresso, 27 febbraio 2001)

´Sono arrabbiato al punto giusto per parlare di questa riforma. Qui cíË gente che, a partire da Luigi Berlinguer, crede di essere Giovanni Gentileª. Luciano Canfora, professore di Storia alla Facoltý di Lettere e filosofia dellíUniversitý di Bari, tra i firmatari del ìManifesto dei 33î contro i nuovi programmi, attacca senza mezzi termini il ministro della Pubblica istruzione.
Professore, questa mattina ha letto líeditoriale di De Mauro su ìla Repubblicaî?
´No, perchÈ di solito non compro quel giornale. E comunque non credo di essermi perso nullaÖª.
Lei Ë uno dei firmatari del ìManifesto dei 33î: perchÈ ha aderito a questa iniziativa?
´Aderirei a qualunque sensata iniziativa che servi a fermare questa riforma. Anche in extremisª.
Quali sono, secondo lei, i punti pi˜ insensati del lavoro di De Mauro?
´Intanto viene ridotto il corso degli studi unificando le scuole elementari e la scuola media in uníunica scuola elementare: un atto delirante che distrugge quel poco che oggi funzionava bene. In secondo luogo la riforma, con il nuovo arco dellíobbligo scolastico, riduce lo studio di ciascuna disciplina ad un unico percorso. CosÏ che gli argomenti di quella determinata disciplina, come ad esempio la storia, vengono affrontati una volta sola e vengono scelti solo alcuni determinati temi e periodi. In questo modo, questi riformatori-pedagogisti sostanzialmente ignoranti hanno travisato i criteri che sono alla base del concetto della storia universale. Il terzo punto insensato Ë che De Mauro dica che la scuola si aspettava una riforma di questo tipo. Per adesso Ë un giudizio impressionisticoª.
PerÚ il ministro ha pi˜ volte detto di voler dare la cornice dei programmi nel quadro della legge dellíautonomia scolasticaÖ
´Personalmente sono contrario alla legge sullíautonomia scolastica perchÈ porta alla disuguaglianza tra scuole. Líautonomia a Caltanissetta non Ë la stessa cosa a Trento o a Ferrara: per ragioni di soldi, contesto sociale, tradizioni. Il modello centralista Ë il migliore. Il federalismo invece Ë uníidiozia sotto tutti i punti di vista, anche quello scolastico. E líautonomia farebbe solo male alla scuolaª.
Quindi la libertý di progettazione curricolare degli insegnanti Ë un nonsenso?
´No, semplicemente non esiste. Viene elusa e non praticata. Eí un ordine che viene dallíalto ma senza alcun risultato. Con questa riforma non cíË alcuna possibilitý di conciliazione. Il livello di dibattito Ë anche troppo bonario. Se una cosa Ë sbagliata, Ë sbagliataª.