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Da fratelli a figli: l’impatto della Grande Guerra

T. Bertilotti (LUMSA, Roma)

Negli anni della Grande Guerra, la «comunità immaginata» della nazione torna a fare leva sulla fratellanza come categoria affettiva e culturale. I maschi combattenti e le donne mobilitate sul fronte interno fanno parte di una stessa famiglia nella quale si afferma come centrale la figura femminile in quanto madre, che via via mette in secondo piano gli altri ruoli.

L’intervento indagherà i rapporti tra le diverse figure che compongono la famiglia della nazione e il ridefinirsi della loro gerarchia negli anni dallo scoppio della guerra al fascismo.

Le fonti interrogate sono le lettere dei soldati e la documentazione relativa alle commemorazioni della guerra. Le lettere sono inviate a diverse tipologie di corrispondenti, fra queste un corpus di circa seicento lettere inedite e prodotte per un referente particolare: una scuola femminile.

Attraverso queste fonti ci si interrogherà su come e perché certe figure della comunità nazionale assumano sensi differenti e si analizzerà su cosa si ricompongano le «figure profonde» del discorso sulla nazione.