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Direttivo Sissco – Documento sul riordino dei Settori Scientifico-Disciplinari

28 maggio 2007

28 maggio 2007

Il Consiglio direttivo della Sissco, vista la richiesta di pareri espressa dai membri dell’area 11 del Cun in merito alla riduzione ad un terzo del numero degli attuali scientifico-disciplinari, richiesta dal Ministro con specifico riferimento alla disciplina transitoria per l’assunzione di ricercatori universitari in attesa della riforma del loro stato giuridico (Legge 27.12.2006, n. 296 (Finanziaria), art. 1, commi 647, 648, 650)

  • ritiene che una riduzione del numero dei settori scientifico-disciplinari non possa essere ragionevolmente effettuata in assenza di un’approfondita riflessione che riguardi al tempo stesso: 1) la loro corrispondenza con gli statuti scientifici e le articolazioni della ricerca; 2) la loro funzionalità sul piano didattico, anche in relazione alla nuova struttura delle classi di laurea triennali e biennali; 3) la loro efficacia dal punto di vista della gestione del reclutamento universitario; –
  • esprime perciò il proprio dissenso nei confronti di una procedura di mera riduzione numerica, condotta in tempi strettissimi in vista di concorsi per l’accesso ad uno solo dei ruoli della docenza universitaria, senza che siano chiari i criteri generali in base ai quali dovrebbero essere riviste le procedure concorsuali vigenti; –
  • ritiene che una seria revisione dei settori scientifico-disciplinari non possa essere effettuata rimanendo all’interno delle aree scientifiche alle quali questi fanno attualmente capo e che debba essere perciò prevista la possibilità di accorpamenti tra settori afferenti ad aree scientifiche diverse; –
  • ritiene che in ogni caso ai docenti-ricercatori debba essere lasciata facoltà di esercitare una motivata opzione per la loro afferenza a questo o a quel settore scientifico-disciplinare. Per quanto riguarda le discipline storiche, ove venga confermata la loro principale suddivisione in aree cronologiche comunque ridefinite (antica, medievale, moderna e contemporanea), tale esigenza appare motivata in particolare per settori quali ad es. le storie dell’Africa, delle Americhe, dell’Asia e dell’Europa orientale.