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Donne che dirigono aziende: commercianti e piccole imprenditrici fra Otto e Novecento

Maura Palazzi

Maura Palazzi

La ricerca sul lavoro femminile, che ha raggiunto oggi in Italia importanti risultati, ha finora puntato l’attenzione soprattutto sulle attività subordinate, trascurando invece figure che per il ruolo svolto a livello socio-economico e a livello familiare si sono trovate in una condizione di autonomia normalmente non riconosciuta alle altre donne. Un’autonomia interessante non solo per valutare aspetti importanti della formazione dell’identità femminile nelle diverse società, ma per analizzare le relazione gerarchiche fra donne e uomini ed anche fra donne appartenenti a diversi ceti sociali.

Oggetto di questo intervento sarà una prima analisi del rapporto fra le titolari di attività economica – produttiva o commerciale – e i loro dipendenti. Attraverso un’indagine campionaria dei dati della Camera di Commercio di Bologna del 1925, si cercherà di ricostruire il peso della presenza femminile nelle attività autonome, i settori in cui essa si manifesta, e l’importanza economica delle singole iniziative. E si cercherà soprattutto di individuare in quali condizioni le imprenditrici e le commercianti avevano dipendenti e come essi si distribuivano fra donne e uomini. Le informazioni fornite da queste fonti costituiranno la base per un’analisi di gender delle relazioni economiche.