Mercoledì 15 gennaio 2020, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32, Roma), si terrà l’incontro sul tema La “scienza nazionale” in Italia dal 1839 alla fine degli anni Venti: una costruzione transnazionale,
a partire dalla pubblicazione del n. 130-2, 2018 dei Mélanges de l’École Française de Rome, a cura di Marie Bossaert e Antonin Durand (https://journals.openedition.org/mefrim/3713).
Saluti: Patrizia Rusciani.
Intervengono: Sandra Linguerri, Guido Melis, Giovanni Paoloni. Saranno presenti i curatori del volume.
La storia del sapere in Italia è stata profondamente rinnovata dalla storiografia sociale e culturale
del Risorgimento, che ha evidenziato il ruolo dell’università e della scienza come collante dell’unità
nazionale. Il fascicolo dei Mélanges de l’École française de Rome – Italie et Méditerranée
modernes et contemporaines, è dedicato a “La fabrique transnationale de la «science nationale» en
Italie (1839-fin desannées 1920)” (130-2, 2018) e propone di rileggere la storia della “scienza nazionale” alla luce dei metodi e delle prospettive recenti della storiografia transnazionale.
L’Italia, che con l’Unità deve integrare tradizioni scientifiche eterogenee, rappresenta a questo
riguardo un caso particolarmente interessante: da un lato, i suoi studiosi vengono in gran parte
formati all’estero; dall’altro, gli Italiani intendono ridare all’Italia il posto che le spetta nella scena
scientifica internazionale, in un contesto di scambi e di rivalità.
Il dossier, che riunisce 12 articoli, è intenzionalmente interdisciplinare: dalla storia della matematica
a quella del diritto, dalla storia dell’arte all’orientalistica, passando per l’agronomia e
l’amministrazione, esamina le dinamiche transnazionali all’opera nella costruzione della “scienza
nazionale” italiana nel lungo Risorgimento, in modo da arricchire la comprensione del fenomeno di
nazionalizzazione del sapere.