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Il nazismo visto dall’Italia prima e dopo il 1989

F. Balestracci (Centro per gli Studi Storici Italo-Germanici di Trento)

Parlare di nazismo prima del crollo del muro ha significato per gli storici italiani riflettere indirettamente sul fascismo e sulla propria identità nazionale. Non è un caso che i tempi e i modi della ricezione del dibattito storiografico tedesco sul nazismo si siano intrecciati agli sviluppi della storiografia italiana sul fascismo. È infatti con la stagione aperta dagli studi defeliciani che l’ambiente storiografico italiano e l’editoria cominciano a rivolgere la loro attenzione alla produzione scientifica d’oltralpe sul nazismo. Ai primi lavori di Enzo Collotti si affiancano negli anni ΄70 e ΄80 ricerche e pubblicazioni che, pur ottenendo al tema uno spazio stabile nella discussione storiografica, rivelano altresì la difficoltà della cultura italiana a confrontarvisi. Dopo il crollo del muro la crisi del paradigma storiografico antifascista fa sì che il tema del nazismo si riproponga come parte integrante del dibattito sulle politiche della storia e della memoria.