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Premio ANCI-Storia 2009

Vincitore: Carlo De Maria per "Alessandro Schiavi. Dal riformismo municipale alla federazione europea dei comuni. Una biografia: 1872-1965"

Carlo De Maria, Alessandro Schiavi. Dal riformismo municipale alla federazione europea dei comuni. Una biografia: 1872-1965, Bologna, Clueb, 2008

La commissione giudicatrice – composta da Enrico Landoni, Salvatore Adorno e Simonetta Soldani (presidente) – ha ritenuto, dopo ampia riflessione, di assegnare il premio Ancistoria di quest’anno a Carlo De Maria, per la ricerca edita dalla Clueb e dedicata ad Alessandro Schiavi. Dal riformismo municipale alla federazione europea dei comuni. Una biografia: 1872-1965.

È questa, forse, una scelta che ha bisogno di qualche giustificazione, visto che sposta l’obiettivo da una ricerca incentrata su una singola amministrazione locale o su uno specifico problema attinente alla storia delle amministrazioni comunali alla biografia di un personaggio che per tutta la sua lunga vita si è adoperato – studiando, scrivendo, organizzando – a promuovere il potenziamento del ruolo dei Comuni come fatto di democrazia progressiva e partecipata e come strumento principe di quelle riforme sociali che oggi leghiamo al termine welfare. Di Alessandro Schiavi – che di “riformismo municipale” cominciò ad occuparsi concretamente dagli uffici della Società Umanitaria di Milano nel 1903 e che ancora nel secondo dopoguerra si adoperava a promuoverlo, nel concreto delle amministrazioni locali forlivesi e attraverso l’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni d’Europa da lui presieduta – Carlo De Maria si era già ampiamente occupato, curando fra l’altro l’edizione dei suoi carteggi, che evidenziano la centralità di quegli interessi e la ricca rete di rapporti, interdisciplinari e internazionali, che essi innescarono e di cui si nutrirono. Ben documentata, scritta in modo piano e preciso, aperta al colloquio e al confronto con quanti nel corso del tempo si sono occupati dei molti fili tematici della ricerca, la biografia scritta da Carlo De Maria si presenta come una riflessione quanto mai utile sulla vicenda pubblica più che semisecolare di un uomo politico che per tutta la vita ha insistito nell’indicare come asse privilegiato di intervento per tutte le forze progressiste e riformatrici il rafforzamento delle responsabilità dirette e del “potere redistributivo” dei Municipi, in quanto articolazione fondamentale di una moderna democrazia: ed è anche per questa valorizzazione del ruolo che i singoli individui possono avere nel promuovere scelte e nel segnare percorsi e possibilità del futuro che la ricerca di Carlo De Maria ci è sembrata degna di ricevere il nostro plauso e il nostro premio.