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Interrogazione al Governo dell’On.Borghezio

24 Novembre 1999

SULLA GESTIONE DEGLI ARCHIVI SISMI, SISDE, CESIS,

seduta 24 novembre 1999

FONTE:
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
XIII Legislatura
Allegato B ai resoconti
pp.V-VI
BORGHEZIO- Al Presidente del Consiglio dei Ministri –
Per sapere – premesso che

risulta che il comitato interministeriale Ciis abbia emanato una direttiva al fine di realizzare la “pulizia degli archivi del Sisde, del Sismi e del Cesis con il compito di individuare e distruggere i documenti raccolti dai servizi in violazione dei loro compiti istituzionali;
notoriamente, fra essi vi è un corposo incartamento avente ad oggetto il movimento politico “Lega Nord per l’indipendenza della Padania” che sono suscettibili di segnare una vera e propria storia che conosce tentativi di criminalizzazione, di infiltrazione, di provocazione poliziesca che, in oltre un secolo e mezzo di vita unitaria, hanno, ad avviso dell’interrogante, contrassegnato la politica dello Stato italiano verso i popoli che -al nord e al sud, dai sud-tirolesi ai siciliani-, hanno tentato di alzare una bandiera di libertà contro Roma;
se non ritenga di dover sottrarre al “falò” dei fascicoli quello concernente il citato movimento Lega Nord per l’indipendenza della Padania, depositandolo integralmente all’archivio centrale dello Stato, perchÈ, a fini di ricerca e conoscenza storica, si possa aggiungere alla miriade di carte, documenti e fascicoli d’archivio ivi custoditi.
(4-25366)
RISPOSTA. – Con riferimento all’atto di sindacato ispettivo citato si fa presente che, con l’emanazione della nuova direttiva in materia di gestione degli archivi degli Organismi di informazione e sicurezza, il Governo non ha inteso assolutamente dar corso a “falò” di alcun genere, ma soltanto liberare gli archivi del materiale ormai ininfluente e depurarli di quello eventualmente non attinente a fini istituzionali. Al riguardo sono intervenuto presso la Camera dei Deputati, in data 6 ottobre 1999, in sede di svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, precisando che il Governo “non ha alcuna esigenza di procedere necessariamente a questa operazione” e che le procedure di scarto, non ancora operative, non riguarderebbero “in alcun caso documenti di interesse storico o giudiziario” ed offrirebbero “garanzie di trasparenza affidate ad esperti esterni”. Infatti, al fine di assicurare che le suddette operazioni avvengano in un quadro di massima trasparenza istituzionale, la direttiva in esame individua un doppio livello valutativo-decisionale, affidando alle Commissioni interne per gli archivi degli Organismi Intelligence l’incarico di effettuare una prima selezione dei carteggi, ed a Commissioni esterne, formate prevalentemente da estranei agli Organismi di informazione e sicurezza, ogni determinazione in ordine alla distruzione degli atti ovvero al loro versamento agli archivi storici. Mi sono, comunque, riservato di valutare gli orientamenti parlamentari quali emergeranno nella sede propria del Comitato per i servizi di informazione e sicurezza, che nella relazione “sulla raccolta e conservazione delle informazioni riservate” depositata in data 8 maggio 1997, ha auspicato “un’organica revisione degli archivi diretta alla progressiva eliminazione dei documenti, estranei ai fini del Servizio, già acquistati e indebitamente conservati”.

Il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri: Sergio Mattarella