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Introduzione

Isabella Zanni Rosiello

Isabella Zanni Rosiello

Credo che all’interno di un cantiere-laboratorio di storia contemporanea – come intende essere l’incontro di Urbino del settembre prossimo – non sia inutile riflettere su rapporti/separazioni tra pratiche storiografiche e pratiche di conservazione, non conservazione ed uso di materiale-fonte sia esso o meno scritto, affidato a supporti di tipo tradizionale e quindi con una precisa materialità o ad altri tipi di supporti, magari caratterizzati da una sfuggente immaterialità o rassicurante virtualità. E’ ciò che incominceranno a fare i relatori inseriti nel panel intitolato appunto Fonti e storia contemporanea.
Puntare l’attenzione sulle fonti o meglio su alcune tipologie di fonti può contribuire a non indebolire lo statuto disciplinare della contemporaneistica di fronte alle insidie di memorie individuali, di sfrenati soggettivismi, di ingombranti e ingestibili accumuli di informazioni in cui verità e finzione, autenticità e manipolazione tendono a intrecciarsi o confondersi.