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Landi 2004

Le inchieste sui patrimoni e le rendite del Clero Regolare negli stati italiani (secc.XVI-XIX)

Area 13 – Scienze economiche e statistiche

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
PROGRAMMI DI RICERCA ANNO 2004
COMPITI E SUDDIVISIONE DELLE UNITÀ DI RICERCA
Dipartimento Affari Economici


       
Coordinatore     FIORENZO LANDI
Titolo della Ricerca     LE INCHIESTE SUI PATRIMONI E LE RENDITE DEL CLERO REGOLARE NEGLI STATI ITALIANI (SECC.XVI-XIX)
Finanziamento assegnato     18000 Euro
Rd+Ra     13500 Euro (dichiarata all’atto della domanda)   
Durata     24 mesi
 Obiettivo della Ricerca

Il programma di ricerca prevede
1) Il completamento della microfilmatura della inchiesta sui beni del clero in Italia nel 1649 . Oltre ai 3900 dossier dell’archivio segreto vaticano finora microfilmati si tratta di aggiungere altri 2000 dossier relativi a ordini religiosi che non hanno depositato il materiale presso l’A.S.Vaticano.
2) La microfilmatura delle inchieste della repubblica di Venezia e di singoli ordini relativi ai secoli XVI-XVII-XVIII.
3) Lo spoglio dei dati e la creazione di un data base contenente in primo luogo la localizzazione, il numero dei religiosi , l’ammontare della rendita , i debiti , i crediti dei singoli monasteri e conventi.
4) Il trasferimento computerizzato dei dati sulle carte geografiche dei singoli stati regionali con il sistema GIS (Geografical Information System).
5) L’inserimento dei dati statistici sul sito WWW.Regularclergyeconomichistory.it del nostro gruppo internazionale di ricerca .
6) L’allargamento del data base in due direzioni: a) inserendo i dati di altre inchieste e in particolare di quelle venete relative a periodi diversi e a realtà istituzionali più particolari; b)allargando il ventaglio delle informazioni tratte dall’inchiesta innocenziana per realizzare, ad esempio, il monitoraggio della proprietà terriera, della sua utilizzazione , dei regimi colturali , dei livelli di produzione e produttività oppure per censire gli immobili rurali e urbani , i capitali dati a censo , i relativi rendimenti, etc..

Innovazione rispetto allo stato dell’arte nel campo

Il compito che si è dato questo gruppo è quello di esaminare gli aspetti socioeconomici del fenomeno in un contesto europeo e americano per stabilire un confronto tra realtà in parte diverse e in parte assimilabili che superino la tendenza a circoscrivere le indagini storiografiche a singoli monasteri e conventi, a singoli ordini o, nella migliore delle ipotesi , a singoli paesi .
In un panorama internazionale di studi più o meno sviluppati che vede in prima fila soprattutto la Spagna, l’Inghilterra e la Polonia e, in parte, la Francia, l’Italia, si trova in una situazione particolare soprattutto per due motivi : in primo luogo perché politicamente frammentata in una mezza dozzina di stati regionali e in secondo luogo perché sottoposta a un controllo diretto da parte del papa .La frammentazione politico istituzionale della penisola si è tradotta in una frammentazione regionale degli studi nei quali solo dagli anni settanta , accanto al filone imperniato sull’attività dei ricercatori appartenenti ai singoli ordini, si è affiancata una storiografia laica decisa ad esaminare il tema della proprietà ecclesiastica con le stesse categorie usate per i patrimoni e le rendite degli altri proprietari
In Europa una delle fonti più importanti utilizzate è quella delle inchieste generali sui beni degli ordini religiosi redatte in epoche diverse e generalmente in funzione di interventi legislativi di contenimento e/o soppressione parziale o totale dei loro beni.
L’Italia, pur essendo tra i paesi europeo più caratterizzati da questa presenza , è fra quelli meno interessati da questo tipo di informazione. L’unica indagine conoscitiva globale è la inchiesta del 1649 del papa Innocenzo X relativa ai circa 6200 conventi degli stati italiani. Sono inoltre disponili inchieste relative a singoli stati e a singoli ordini. Ma l’inchiesta innocenziana e le altre indagini locali o regionali sono state sfruttate solo in parte e , soprattutto non sono state messe in relazione le une con le altre per fornire elementi sistematici di confronto e di valutazione statistica .
La scelta che è stata fatta dal nostro gruppo di ricerca è stata quella di colmare questa lacuna . Abbiamo filmato tutti i circa 4000 dossiers presenti all’archivio segreto vaticano, poi abbiamo individuato per ognuno dei casi l’esatta dislocazione geografica del monastero o convento. Infine abbiamo collocato i dati di prima sintesi (convento, entrate, uscite, debiti, crediti,numero dei religiosi) in un data base che stiamo trasferendo anche sul nostro sito www.regularclergyecomichistory.it. Attraverso una convenzione con uno specialista in Geographical information system(Gis) siamo già in grado di visualizzare cartograficamente questa prima massa di dati , così da poter ottenere una quadro della concentrazione geografica e patrimoniale delle istituzioni e del numero dei religiosi.
Una volta realizzata questa prima fase ,possiamo estendere il data base a innumerevoli altre informazioni relative, ad esempio, all’estensione dei terreni o degli immobili posseduti, al tipo di rapporti sociali esistenti con i lavoratori, alla produttività per ettaro dei terreni e ad ogni altro tema che apparirà di particolare interesse. In questo modo potremo adottare una strategia graduale e tale da potere essere progressivamente adattata ai risultati ottenuti. e al tipo di raffronto nazionale o internazionale che sembrerà di volta in volta più interessante.
Il deposito sul data base del sito delle informazioni che saranno selezionate fornirà, inoltre, uno strumento di verifica sul risultato del nostro lavoro e costituirà anche un patrimonio utilizzabile anche da altri studiosi interessati.

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Criteri di verificabilità

1) L’attività del gruppo di ricerca è finalizzata innanzitutto alla creazione di uno strumento di indagine di straordinarie potenzialità .In primo luogo presso la biblioteca del Dipartimento di discipline storiche dell’università di Bologna resteranno depositati i microfilm e in assenza di microfilmatura le copie trascritte delle denunce degli oltre sei mila conventi del clero regolare esistenti negli stati italiani a metà Seicento. Questa documentazione resterà disponibile per chiunque desideri approfondire singoli aspetti del problema senza i costi, le difficoltà e la dispersione attuale .

2) In secondo luogo le linee generali della presenza economica e sociale del clero regolare saranno definite con uno spoglio dei dati di sintesi che saranno inseriti direttamente nel sito del gruppo di ricerca con la possibilità di un accesso diretto .

3) Oltre a questi due servizi ci sarà da parte dei membri del gruppo un’indagine storiografica vera e propria volta a definire le peculiarità del sistema di relazioni economiche e sociali del clero regolare negli stati italiani .Questa definizione servirà come elemento di confronto con le altre realtà europee all’interno del gruppo internazionale .

4) La valutazione e delle singole fasi riteniamo debba incentrarsi pertanto
sull’apprezzamento della qualità del servizio che viene fornito in funzione di una rivalutazione del tema storiografico (predisposizione del materiale e allestimento del data base );
sul contributo alla conoscenza internazionale del problema , attraverso la creazione del sito e dei servizi bibliografici e informativi contenuti;
sul coinvolgimento di università e strutture di ricerca nazionali e di altri paesi;
sulla quantità e qualità dei risultati scientifici (seminari, incontri e congressi oltre alle pubblicazioni individuali e collettive dei partecipanti al gruppo di ricerca .

Unità di Ricerca

1]  Unità di       Università degli Studi di BOLOGNA
     Responsabile Fiorenzo LANDI
     Rd+Ra      8400 Euro (dichiarata all’atto della domanda)
     Finanziamento   12000 Euro
 
     Compito
     

Premesso che è stato completato tutto il lavoro di microfilmatura , di raccolta dei dati di sintesi e di individuazione delle località (attuali e riconoscibili dal GIS) ove erano collocati i conventi e i monasteri relativi a tutte le denunce contenute presso l’archivio segreto vaticano e la sede generalizia dei gesuiti, per un totale di 3900 soggetti, si può già da ora iniziare a fornire i primi dati di sintesi , ordine per ordine, a livello dei singoli stati i e di tutto il territorio italiano.
Per fornire il quadro completo di tutta la penisola e la Sicilia, bisogna, invece, recuperare le residue 2000 denunce che non sono state depositate all’ASVaticano.
Abbiamo in atto una collaborazione con il prof.Giancarlo Rocca ( Editor del monumentale Dizionario degli Istituti di perfezione religiosa , che è lo strumento più completo per la ricostruzione delle vicende degli ordini religiosi a livello nazionale e internazionale) , che è in grado di fare da tramite tra il nostro gruppo e le sedi generalizie interessate per completare il lavoro di microfilmatura , che procederà secondo le modalità finora consolidate.
In questo lavoro intendiamo continuare a contare sulla progressiva esperienza acquisita dal dott. Tito Menzani che ha finora collaborato, attraverso appositi contratti, alla raccolta dei dati , alla elaborazione del data base e al loro trasferimento nel sito Web.
Entro l’estate è previsto un convegno internazionale nel quale presenteremo la metodologia e i primi risultati del lavoro fino ad ora eseguito.
Sul tema delle inchieste europee e del continente americano relative ai beni del clero regolare presenteremo a nome del nostro gruppo internazionale di ricerca una proposta per una sessione al XIV congresso mondiale di storia economica di Helsinky del 2006, così come abbiamo fatto per quelli di Madrid e Buenos Aires , occasioni nelle quali , anche con la collaborazione dell’ateneo bolognese, siamo riusciti anche a pubblicare gli atti.
Contemporaneamente , in parallelo con l’unità di Verona , utilizzeremo i dati di sintesi dell’inchiesta innocenziana come base di raffronto con inchieste settoriali che sono disponibili per singoli stati e per singoli ordini, in un arco di tempo che
arriva fino alla fine del settecento.Contiano , quindi , di cominciare a definire , su basi statistiche affidabili, un problema che a tutt’oggi risulta insoluto: quello della evoluzione dei patrimoni e delle rendite degli ordini religiosi nel lungo periodo e in particolare nei cento cinquanta anni che vanno dall’inchiesta innocenziana ai primi attacchi alle proprietà dei regolari nel periodo illuministico.

2]  Unità di       Università degli Studi di VERONA
     Responsabile Maurizio PEGRARI
     Rd+Ra      5100 Euro (dichiarata all’atto della domanda)
     Finanziamento   6000 Euro
 
     Compito
     

Il compito dell’unità di ricerca di Verona si articolerà soprattutto su due livelli . Il primo sarà quello di approfondire con verifiche locali i dati dell’inchiesta innocenziana per quanto riguarda l’area veneta . Il secondo sarà quello di utilizzare alcune delle inchieste regionali sui beni del clero veneto effettuate dal governo della Serenissima in varie epoche . I risultati di queste rilevazioni potranno essere posti a confronto con quelli del 1650 per arrivare a una valutazione diacronica della evoluzione dei patrimoni e delle rendite dei monasteri e dei conventi durante l’età moderna .Rispetto alle informazioni esistenti il risultato dovrebbe essere di notevole rilievo .I dati attualmente disponibili sono infatti costituiti solo da stime generali più o meno approssimative mediante le quali si possono fare confronti solo episodici e scarsamente omogenei. Con lo spoglio sistematico della inchiesta innncenziana e delle inchieste locali si può invece lavorare con una base statistica omogemea e sistematica .