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L’eccezione francese. Il delicato rapporto tra politica, televisione e pubblicità negli anni ’50 e ’60

R. Brizzi (Università di Bologna)

Alla metà degli anni ’50 molti osservatori erano concordi nel rilevare l’anacronismo delle campagne elettorali francesi. Dieci anni dopo, le elezioni presidenziali del 1965 avrebbero rivestito le sembianze di un avvenimento fondatore. Per la prima volta il marketing politico importato dagli Stati Uniti si affermava in tutti i suoi principali aspetti: si osservò un’apertura delle tradizionali tecniche comunicative alla pubblicità, un massiccio ricorso ai sondaggi, un ruolo centrale giocato dalla televisione ed un primo ricorso da parte dei candidati ai servizi di professionisti della comunicazione commerciale. La relazione intende ricostruire la fase di avvicinamento a questa svolta, mostrando come le novità introdotte in occasione della campagna del 1965 fossero in realtà il prodotto di un’evoluzione, iniziata nel decennio precedente, che aveva reso consapevole parte della classe politica di come  la comunicazione fosse qualcosa di troppo serio ed importante per essere lasciato nelle mani di amatori.