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Lettera d’informazione Sissco 2001-01

25 Febbraio 2001

Come è ormai consueto, questa lettera viene inviata su carta solo ai soci che non ci hanno comunicato il loro indirizzo elettronico, o che ci hanno chiesto espressamente di ricevere la copia cartacea.

Firenze, 25 febbraio 2001

Cari amici,
anziché dal solo presidente, come di consueto, questa lettera viene sottoscritta dall’intero consiglio direttivo della società. L’abbiamo ritenuto opportuno non solo per dare tutti testimonianza del rafforzamento in atto dell’associazione e delle prospettive che si aprono in questo 2001, ma anche per dare una chiara risposta comune ad alcune tensioni che di recente hanno coinvolto la vita interna dell’associazione.
Ci riferiamo in particolare ai messaggi elettronici scambiati all’interno della nostra lista di discussione “racine” attorno a nodi polemici di natura tutt’affatto diversa, ma che in vario modo riguardando il rapporto tra discorso storico, ricerca e stampa quotidiana, hanno richiamato una questione più generale che, chiuse le discussioni di oggi, facilmente potrebbe ripresentarsi in futuro.
Se è vero infatti che storia e uso pubblico della storia sono stati sempre strettamente connessi, se non indistinguibili, è vero che oggi si assiste ad una sorta di escalation massmediatica dell’uso pubblico – e segnatamente politico – della storia, da collegarsi, senza dubbio, a più vaste congiunture storiche nazionali e internazionali. Da questi fenomeni è inevitabile che una associazione come la Sissco sia sottoposta a forti sollecitazioni, tanto più che la comunicazione elettronica amplifica a dismisura e in modo subitaneo gli echi di ogni dibattito. Nell’ambito della Sissco una funzione del genere viene assolta dalla lista “racine”, che è un importante spazio di comunicazione e confronto, un fatto di democrazia, ma va comunque utilizzato con un adeguato controllo critico del mezzo.
Nel discutere questi temi, il consiglio direttivo ha ribadito che alla Sissco in quanto tale non compete assumere posizioni in dibattiti pubblici nei quali è ovvio che ognuno dei suoi soci intervenga a titolo personale e secondo le proprie convinzioni. Piuttosto essa può e deve offrire informazioni e promuovere occasioni di dibattito e approfondimento critico a partire da un patrimonio comune e condiviso di regole deontologiche nel quale tutti i soci si riconoscono indipendentemente dalla loro collocazione culturale o politica. Condividendo questa impostazione, il Consiglio direttivo concorda sulla necessità che la Sissco dedichi particolare attenzione al tema dell’uso pubblico della storia, anche attraverso l’organizzazione di un convegno, e pensi alla possibilità di creare un osservatorio sui rapporti tra poteri pubblici e ricerca.
Su queste basi e con questi intenti il consiglio direttivo esprime il proprio pieno apprezzamento per l’opera di valorizzazione e sviluppo della società svolta dal presidente e mentre gli ribadisce unanimemente la propria fiducia è lieto di comunicare ai soci i progressi compiuti e i progetti in cantiere.
Innanzi tutto, come di consueto, il consiglio Direttivo dà il benvenuto ai nuovi soci che hanno aderito alla Sissco negli ultimi mesi. Essi sono: Giulia Albanese (Venezia-Firenze), Marco Armiero (Napoli), Luisa Azzolini (Milano), Ruth Ben-Ghiat (New York), Paolo Borruso (Roma), David Bidussa (Milano), Edgardo Donati (Firenze), Stefania Gallini (Milano), Oscar Gaspari (Roma), Umberto Gentiloni Silveri (Roma), Alba Lazzaretto (Vicenza), Simon Levi Sullam (Venezia), Massimiliano Livi (Muenster), Didier Musiedlak (Parigi), Gilles Pécout (Parigi), Emilio Renzi (Milano) e Giorgio Rumi (Milano). Complessivamente i soci sono alla data di oggi 267. Di questi, 178 hanno fatto avere il loro curriculum, 227 ci leggono in posta elettronica, e 120 sono iscritti alla lista di discussione racine. Cfr. [/soci/soci.html]
Il programma editoriale, come sapete lungamente progettato, si sta finalmente concretizzando. Avete ricevuto tutti l’Annale 2000 “Il mestiere dello storico” (è iniziata la redazione di quello successivo), mentre sono in stampa due volumi, che inaugureranno la collana ospitata dagli Archivi di Stato (con gli atti dei convegni sulle Rivoluzioni, a cura di Daniela Caglioti ed Enrico Francia, da tempo annunciati e sulla Cittadinanza, a cura di Carlotta Sorba) nonché il primo volume di una collana di nostri materiali, ititolato Segreti personalui e segreti di Stato. Privacy, archivi e ricerca storica, che comparirà a cura di Carlo Spagnolo presso la “European Press Academic Publishing“. Il consiglio direttivo ha poi deciso di concordare con l’editore Laterza la stampa di un volume sul convegno di Siena sulla democrazia e di affidarne la cura a Raffaele Romanelli.
Sempre in tema di libri, abbiamo il piacere di annunciare che, per iniziativa degli eredi, i soci riceveranno in omaggio alcuni volumi su e di Andrea Torre, uomo politico e giornalista di matrice liberale la cui lunga e impegnata attività ha attraversato la storia italiana della prima metà del secolo XX. La Sissco ringrazia caldamente a nome di tutti i soci l’avvocato Domenico Torre per questo dono.
Come sapete, due importanti convegni si terranno quest’anno: a Torino, a cura di Emmanuel Betta, Tommaso Detti e Nicola Tranfaglia e grazie all’ospitalità di quella Università, e a Urbino, a cura di un comitato coordinato da Simone Neri Serneri e grazie al sostegno di Stefano Pivato e Paolo Sorcinelli. Del primo avete potuto vedere il programma in fieri sul sito, [/attivita/sem-aprile-2001/prog-sem-aprile-2001.html] e riceverete presto il programma a stampa. Vorremmo però richiamare la vostra attenzione sul carattere di novità che hanno entrambe le iniziative. Infatti, il convegno di Torino, dedicato ai nuovi ordinamenti didattici, si giova di una base documentaria inedita e continuamente aggiornata grazie al contributo dei soci e la redazione di Emmanuel Betta. Per la prima volta all’interno di uno dei nostri “dossier” è stato attivato un data base che consente la ricerca per campi nei progetti di lauree triennali (università, facoltà, classe di laurea e nome del corso). Quanto al secondo convegno, quello di Urbino, vogliamo sottolineare che esso è organizzato attraverso una richiesta di contributi (“call for papers”) che sta consentendo al comitato organizzatore (coordinato da Simone Neri Serneri) di formulare un vasto programma, composto da una trentina di panels diversi e oltre un centinaio di partecipanti. E’ una iniziativa che non ha precedenti nel nostro settore e che nelle nostre intenzioni dovrebbe consentire una vasta panoramica degli studi e una occasione unica di incontro.
Proprio per questo motivo, il consiglio direttivo ha deciso di convocare l’assemblea ordinaria del 2001 nell’ambito del convegno di Urbino, che sarà un evento societario più corale di quello di Torino.
Non solo il “dossier” relativo agli ordinamenti didattici merita la vostra attenzione; anche gli altri infatti vengono continuamente aggiornati, come quelli relativi al procedere del reclutamento universitario o ai rapporti con la scuola, un tema, quest’ultimo, che ci pare di particolare rivelanza e attualità. Nel dossier “Archivi e deontologia” è stato inserita l’ultima versione del “codice deontologico“, che dopo esser stato inviato a tutti soci per avere il loro commento, verrà finalmente firmato presso il Garante per la privacy il prossimo 28 febbraio.
Dopo una consultazione telematica – ovviamente molto informale – è stato adottato il nuovo Logo del sito web. A partire da quello, stiamo studiando una risistemazione e un miglioramento dell’intero sito.
Vi segnaliamo poi che il consiglio direttivo già a novembre ha modificato le quote sociali, che a partire da questo 2001 sono di lire 120mila, e di 60mila per coloro che non hanno completato il corso degli studi (laurea o dottorato). Peraltro fino ad oggi non abbiamo mai accolto le domande di adesione di studenti universitari che non avessero altri titoli comprovanti il loro profilo di studiosi o cultori della discipina. Mentre dunque ricordiamo ai soci in arretrato con il pagamento delle quote che esse erano di 100 e 50mila fino a tutto il 2000, e diventano di 120 e 60 quest’anno, avvertiamo che a termini di statuto di questi aumenti dovranno essere definitivamente ratificati dall’assemblea.
Sempre in tema di bilanci vi segnaliamo, infine, che il Monte Paschi di Siena ente di diritto pubblico, che l’anno scorso contribuì al nostro bilancio con 3 milioni, quest’anno ha concesso un finanziamento di 5 milioni, che consentiranno di potenziare il nostro “Annale”. Il CNR ha invece concesso uno stanziamento di 6 milioni per il convegno di Siena, che abbiamo chiesto di poter utilizzare per quello di Urbino.
Con i nostri migliori saluti
Pierluigi Ballini, Daniela L. Caglioti, Tommaso Detti, Silvio Lanaro,
Raffaele Romanelli, Giovanni Sabbatucci, Carlotta Sorba