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Lettera d’informazione Sissco 2002-06

28 dicembre 2002

Firenze, 28 dicembre 2002

Care amiche, cari amici,
approfitto della pausa festiva per aggiornarvi sulla vita della nostra associazione con questa sesta e ultima lettera d’informazione dell’anno 2002. Non occorre che vi ricordi che tutte le lettere precedenti sono consultabili nel sito web [/lettere/newsletters.html]
Come prima cosa, il profilo della Sissco in questa chiusura d’anno. Emmanuel Betta, il nostro segretario, ha compiuto alcune elaborazioni sull’elenco dei soci delle quali vi riporto qui i dati sintetici. Più che raddoppiati negli ultimi tre anni, i soci sono oggi 380, dei quali 237 uomini (62,4%), 142 donne (37,4%) e una istituzione (0,3%). Si contano sulle dita di una mano quelli che a fine anno saranno depennati per morosità, e un maggior numero si è già associato per il 2003. Di questi 380 soci, 216 sono iscritti alla lista di discussione, e 282 hanno inviato il proprio curriculum. Pochi sono stranieri; se ci riferisce allo stato di residenza (criterio ovviamente molto opinabile), si vede che il 95% dei soci abita in Italia: solo 17 abitano in altri paesi. I 362 “italiani” sono variamente distribuiti nella penisola; guardando non alla residenza bensì alla regione di lavoro, si nota una certa prevalenza dell’Italia centrale, o centro-settentrionale: 74 soci (20,4%) lavorano in Toscana; seguono l’Emilia Romagna, con 56 (15,5%), il Lazio (48, 13,3%), la Lombardia (32, 8,8%), il Piemonte (28, 7,7%), la Campania (20, 5,5%) e il Veneto (19, 5,2%). Contano almeno dieci soci anche il Friuli Venezia Giulia, le Marche, la Puglia, la Sicilia e l’Umbria. Questi profili sono confermati se si guarda alla sede di lavoro: si segnalano Roma, Firenze, Bologna (rispettivamente con 42, 41 e 40 soci), e poi ancora Torino (28), Milano (24), Pisa (22), Napoli (20), ma anche Padova (12), Perugia (12) e Siena (10). La maggior parte dei soci italiani sono docenti universitari di ruolo, con una prevalenza delle fasce alte che appare ancor più marcata se la si riferisce alla consistenza delle rispettive categorie: i professori ordinari e straordinari sono 91, gli associati 79, i ricercatori 50. Significativa anche la presenza di dottorandi (41) e di varie figure precarie post-doc (39). Gli insegnanti medi sono 14; vi sono poi 8 ricercatori presso altri enti, 6 funzionari pubblici, 6 impiegati nel settore dei media, 4 bibliotecari, e oltre trenta altri di varia classificazione.
Credo che nell’insieme questi dati – che in altra occasione potrà essere interessante analizzare più in dettaglio – mostrino la buona salute dell’associazione, e la capacità di rappresentare una significativa sezione trasversale del mondo della ricerca e dell’insegnamento, che attorno allo studio della storia contemporanea unisce generazioni, ruoli e appartenenze disciplinari diversi secondo l’originaria vocazione della Sissco (non abbiamo l’età anagrafica dei soci, ma è rivelatrice la compresenza di professori e di dottorandi). Quanto all’appartenenza disciplinare, i 202 soci inquadrati nei ruoli accademici pubblici si distribuiscono tra 15 settori disciplinari. Prevale ovviamente il raggruppamento M-STO 04, con 155 soci (76,7%), ma tra gli altri si segnala anche la storia istituzionale (18 soci afferiscono ai raggruppamenti SPS/03 e SPS/05), la storia moderna, dell’Europa orientale e della pedagogia con 4 o 5 soci ciascuna. Una certa salutare “trasversalità” non diminuisce peraltro la rappresentatività della Sissco nel settore suo proprio. I soci Sissco presenti nei ruoli delle tre fasce del settore M-STO 04 sono 155 sul totale di 467 registrati dal Cineca il primo dicembre 2002. Ulteriori considerazioni possono essere fatte scomponendo tutti i dati per fascia accademica e per genere; qui basti dire che se nel totale nazionale del raggruppamento vi sono 329 uomini e 138 donne, il rapporto è di 99 a 56 tra gli iscritti Sissco. Almeno tra i docenti universitari di ruolo i soci Sissco il rapporto tra i generi è più equilibrato. Ancor più significativi in questo senso sono i dati scomposti per fascia accademica, che tra l’altro mostrano la relativa prevalenza di donne e di fasce alte tra i soci docenti universitari:

Docenti M-STO/04 al 1 dic. 2002 (dati Cineca) e iscritti alla Sissco
  Uomini Iscritti Sissco % Donne Iscritte Sissco % Totale Totale iscritti % iscritti
Ordinari e straord.
131
48
36,6 %
28
20
71,4%
159
68
42,8%
Associati
113
32
28,3%
45
22
48,9%
158
54
34,2%
Ricercatori e assistenti r.esaur.
85
19
22,4%
65
14
21,5%
150
33
22,0%
Totale
329
99
30,1%
138
56
40,6%
467
155
33,2%

E’ mia opinione che i dati fin qui sintetizzati offrano un quadro molto positivo e vitale della nostra associazione, ma che indichino anche le direzioni verso le quali occorre rafforzarla ulteriormente in futuro. Mi ripropongo di attirare l’attenzione del consiglio direttivo su questo tema.
Nell’anno che si chiude è mancato il socio Filippo Mazzonis, che ho già avuto occasione di ricordare. Il 19 novembre è poi scomparso Alberto Caracciolo, uno storico che ha avuto notevole rilievo nel campo della storia economica, della storia moderna e di quella contemporanea e che all’inizio della nostra impresa è stato anche socio della Sissco. Gli rivolgo un affettuoso saluto. Nella consueta nostra rubrica dei “comunicati” abbiamo cominciato a raccogliere i diversi articoli che lo hanno ricordato sui quotidiani.
Tornerò in un’altra occasione sulle innovazioni introdotte nel nostro sito web. Non occorre del resto che vi ricordi che è ormai uno dei più “antichi” (ha oltre cinque anni) e dei più ricchi nel nostro settore. Gli stessi 282 curricula costituiscono una banca dati preziosa di tipo bio-bigliografico per conoscerci reciprocamente, per farci conoscere, e per tracciare il profilo complessivo della disciplina. Un controllo degli ingressi recentemente attivato ci dice che dal 1 al 23 dicembre il sito è stato visitato 15.000 volte. E’ una occasione per invitare anche i quasi cento soci che non hanno ancora inviato il loro curriculum a farlo al più presto.
Negli ultimi tempi, per l’incalzare delle vicende che coinvolgono la storia contemporanea – e forse anche per la cresciuta rappresentatività – la Sissco è chiamata sempre più spesso a pronunciarsi su questioni che in vario modo riguardano la disciplina. Intervenimmo, come ricorderete, sulla rimozione del sovrintendente dell’Archivio Centrale dello Stato. In occasione della pubblicazione del nuovo dossier su i Savoia (che continua ad essere aggiornato: [/dossiers/savoia/indice.htm]) rivolgemmo un appello alle più alte autorità dello Stato. Segnalo che Gaetano Gifuni, Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, ci ha inviato un formale cenno di ricevuta. Sia pure con qualche perplessità sull’efficacia dell’iniziativa, ho poi aderito a nome della Sissco all’appello, firmato da numerose associazioni disciplinari, per la salvaguardia dei finanziamenti alla ricerca. C’è stato inoltre il voto della mozione Garegnani nella VII commissione della Camera sui libri di testo, che ha avuto vastissima risonanza. Come ho scritto ai soci (la mia lettera è in rete: /lettere/lettere00_02.htm#garagnani), continuiamo a monitorare la questione pubblicando i documenti che compaiono via via. Dei manuali la Sissco si è già occupata, e tornerà ad occuparsi nel convegno pisano della primavera. Nel frattempo, su sollecitazione di un numero nutrito di soci – primo firmatario Salvatore Sechi – ho inviato alle competenti autorità britanniche una richiesta di informazioni sulla consultabilità dei documenti d’archivio delle organizzazioni di intelligence riguardanti l’Italia. Non escludo di riprendere prossimamente la questione della consultazione sell’archivio storico del ministero degli affari Esteri. Tutte queste lettere e documenti sono leggibili nella pagina delle lettere del nostro sito [/lettere/lettere-nuovo.html].
Prosegue intanto la messa a punto dei nostri convegni del 2003, del cui stadio di avanzamento diamo conto via via nel sito.
Colgo anzi l’occasione per segnalare che mentre stiamo lavorando all’ipotesi di pubblicazione degli atti del convegno di Milano dello scorso settembre, abbiamo inserito nella pagina web diverse fotografie scattate durante quel convegno e relative alle sue diverse fasi, all’assemblea dei soci, al conferimento del premio Sissco, e così via.
Del convegno che si svolgerà il 10-12 aprile a Pisa, su “La storia contemporanea tra scuola e università” si sta occupando una segreteria operativa composta da Giuseppe Bosco, Paolo Pezzino e da chi scrive. Ci siamo per ora assicurati i contributi di Umberto Baldocchi, Agostino Bistarelli, Giuseppe Bosco, Alessandro Cavalli, Antonino Criscione, Tommaso Detti, Paola Di Cori, Antonella Gedda, Rolando Minuti, Mauro Moretti, Alessandra Peretti, Adriano Prosperi, Gabriella Raschi, Beatrice Rossi, Giovanni Sabbatucci, Anna Sgherri, Adriano Sofri (mediante una intervista registrata a Michele Battini).
Più complessa l’organizzazione del convegno di Lecce di settembre, che come sapete è affidata a un comitato composto da Emmanuel Betta (segretario), Gia Caglioti (coordinatrice), Lucia De Nitto, Maria Malatesta, Fabio Rugge, Gino Salvemini, Maria Rosaria Stabili e Elisabetta Vezzosi. Trascorsa la scadenza per la presentazione dei progetti di sessione, il comitato mi ha comunicato che sono arrivate di ben 41 proposte, di taglio assai variato. Dilatando al massimo la ricettività del convegno (ovvero aumentando ancora il numero dei panels rispetto al convegno di Urbino, del quale ha mantenuto la formula), il comitato ha fatto in modo di poter accogliere 27 panels tematici – oltre all’assemblea plenaria, ancora da definire -, dando ai responsabili la nuova scadenza del 15 gennaio per la formulazione del programma completo, che si presenta comunque molto ricco. Esaminate le proposte pervenute, il comitato ha deciso di escludere i suoi membri dal programma, nonché di non ammettere presenze multiple. In attesa del programma definitivo, posso anticipare che discuteremo dei seguenti argomenti (qui solo sinteticamente richiamati): 1. Intellettuali e religioni politiche del Risorgimento italiano (proponente Simon Levis Sullam); 2 Minoranze: conflitto e integrazione nell’Italia del XIX e XX secolo (Barbara Armani); 3. La persecuzione antiebraica in Italia ed in Europa 1945-2000 (Brunello Mantelli); 4. La storia coloniale in Africa (Giampaolo Calchi Novati); 5. Le fonti fotografiche nella ricerca storica (Elisabetta Bini); 6. La storia del corpo. Rappresentazioni, soggettività e strategie di potere (Enrica Capussotti e Liliana Ellena); 7. Le donne nelle professioni e nelle arti (Maura Palazzi); 8. Competitività e reti di trasporto del Mezzogiorno (Leandra D’Antone); 9. Uso pubblico. Lo storico come consulente (Raffaele Romanelli); 10. Immaginazione. L’Italia tra discorso e scrittura (Simona Troilo); 11. Donne e processi di decision-making nel ‘900 (Raffaella Baritono); 12. L’ebraismo e l’Europa (Anna Rossi Doria); 13. La storia delle città nell’Italia contemporanea (Salvatore Adorno e Filippo De Pieri); 14. La cultura italiana e il “secolo americano” (Antonio Donno); 15. Le forze politiche tra referenti ideologici e legittimità nazionali (Marina Cattaruzza e Gaetano Quagliariello); 16. Consumi e società di massa (Stefano Cavazza e Emanuela Scarpellini); 17.La comparazione nella storia contemporanea (Marcello Flores); 18. Storia dell’istruzione (Pietro Causarano e Fulvio De Giorgi); 19 Il teatro e l’Italia fin de siècle (Carlotta Sorba); 20. Modelli disciplinari e percorsi di vita nei pubblici apparati (Carolina Castellano); 21. Scienze sociali e spazio pubblico tra le due guerre mondiali (Francesco Cassata); 22. Sulla storia istituzionale e costituzionale del regime fascista (Enzo Fimiani); 23. I miti politici in America, Asia e Africa, e la cultura italiana negli anni sessanta e settanta (Luigi Guarnieri Calò Carducci); 24. La “società civile” nell’Italia degli anni Sessanta (Simone Neri Serneri); 25. “Interessi nazionali” nella politica estera dell’ Italia repubblicana (Agostino Giovagnoli); 26. Sistemi normativi e identità di genere (Domenico Rizzo); 27. Mediterraneo nel ‘900 (Stefano Trinchese).
Vi rammento infine che abbiamo di recente ricevuto i nn. 105 e 106 di “Bibliographische Informationen/Informazioni bibliografiche” sulla storia del XIX e XIX secolo, curato da Lutz Klinkhammer per l’Istituto Storico Germanico di Roma. Chi per un disguido non li avesse ricevuti è pregato di segnalarcelo.
Con i migliori auguri di buone feste e di un felice anno nuovo
Raffaele Romanelli

Come sempre, questa lettera è inviata su carta solo ai soci che ne abbiano fatto richiesta o che non ci abbiano comunicato il loro indirizzo elettronico.