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Calendario di storia contemporanea

 

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    Alberto Basciani

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    Eventi from this organizzatore
    Oggi

    Italia e Albania durante la Guerra fredda 2° Convegno storico

    Tirana , Albania

    martedì 5 giugno avrà luogo a Tirana il 2° colloquio scientifico dedicato alla storia delle relazioni italo-albanesi durante la Guerra fredda. I frutti del primo seminario sono stati pubblicati in P. Rago (a cura di), Una pace necessaria. I rapporti italiano-albanesi nella prima fase della Guerra fredda, Roma-bari, Laterza, 2017.

    nel corso di questo secondo incontro, organizzato dall'Ambasciata d'Italia a Tirana, gli storici italiani albanesi affronteranno le relazioni tra le due sponde dell'adriatico negli anni Sessanta e Settanta. Anche in questo caso è prevista la pubblicazione degli atti alla fine del 2018.

    Mostra storica La Grande Guerra e l’unificazione romena

    martedì  2 ottobre alle ore 17.30 a Roma, presso il Museo Centrale del Risorgimento, avrà luogo l'inaugurazione della mostra "La Grande guerra e l'unificazione romena". L'esposizione (ingresso libero) resterà aperta al pubblico fino al 31 ottobre..

    La Russia di oggi e domani

    Martedì 11 dicembre alle ore 17 presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università Roma Tre avrà luogo l'incontro La Russia di oggi e domani. La discussione si articolerà attorno al volume di Fabio Bettanin Putin e il mondo che verrà. Storia e politica della Russia nel nuovo contesto internazionale. I lavori saranno introdotti da Francesco Guida che modererà gli interventi di Alberto Basciani, Giovanna Cigliano e Adriano Roccucci. Il dibattito segnerà anche l'inizio delle attività scientifiche del Centro di Ricerca Interdipartimentale sull'Europa Centro-orientale, la Russia e l'Eurasia sorta presso l'Università Roma Tre per iniziativa dei Dipartimenti di Scienze Politiche, Filosofia Comunicazione e Spettacolo e Lingue Letterature e Culture Straniere.

    Antislavismo. Discorsi e pratiche in Italia e nell’Europa Sud-orientale

    Francesco Caccamo (università di Chieti-Pescara e Antonio D'Alessandri discuteranno del numero monografico della rivista Memoria&Ricerca, 3, 2018 a cura di T. Catalan e E. Mezzoli dedicato all'antislavismo. Discorsi e pratiche in Italia e nell'Europa Sud-orientale tra Otto e Novecento

    Albania, Si gira! L’Italia e gli Italiani nella cinematografia albanese durante e dopo il comunismo

    Casa del Cinema - Villa Borghese Largo Marcello Mastroianni 1, Roma , Italia

    Al via giovedì 4 aprile presso la Casa del Cinema, la prima edizione di Albania, si gira!– rassegna di cinema albanese prodotto dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. In programma alcuni dei film che ne hanno fatto la storia, pellicole (35 mm) dell’Archivio Centrale di Stato del Cinema d’Albaniaper la prima volta proiettate fuori dai confini nazionali e tradotte per l’occasione in italiano.

    Il festival, ad ingresso gratuito, ospiterà quotidianamente esponenti del mondo cinefilo albanese e italiano – registi, musicisti, sceneggiatori – oltre ai contributi di storici dell’AISSECO (Associazione Italiana Studi di Storia dell’Europa Centrale e Orientale) che ci guideranno in una doppia esplorazione: da un lato come la cinematografia albanese abbia riflesso e in parte forgiato l’identità storica e sociale del paese, dall’altro il modo in cui si sono articolate le relazioni tra albanesi ed italiani.
    L’Italia ha infatti avuto un ruolo importante nelle vicende storiche degli albanesi, i quali di riflesso hanno sempre mostrato una particolare attenzione al “bel paese”, esprimendola coralmente e artisticamente attraverso il cinema. A cominciare dal film d’esordio della rassegna, “Generale Grammofono/Gjeneral Gramafoni” (1978), regia di Viktor Gjika, pluripremiato nei Balcani, in cui il protagonista Halit Berati – virtuoso clarinettista – viene invitato da un impresario italiano a incidere i suoi brani per grammofono. L’obbiettivo del festival è di confrontarsi con le caratteristiche ambivalenti e contraddittorie che l’“italiano” di volta in volta ha assunto nella narrazione filmica albanese, durante e dopo la coercizione dei regimi.
    Il pensiero dominante ritiene che nel periodo comunista gli italiani fossero dipinti dagli albanesi come nemici e fautori di una politica imperialista, ma che interiormente la maggior parte del popolo albanese considerasse l’Italia come un luogo dove ricercare la possibilità di una vita migliore, e più in generale il luogo di contatto più prossimo all’Occidente. Nel film “Lindje Perendim Lindje/ Est Ovest Est” (2009), regia di Gjergj Xhuvani, il viaggio verso l’Ovest costituisce un fatto eccezionale e i cinque ciclisti designati a rappresentare l’Albania al tour de France, si preparano con grande trepidazione a godere del privilegio. Tuttavia a Trieste apprendono la notizia che in Albania il regime è caduto e il paese è in rivolta. Soli e sfiduciati, abbandonati al loro destino dai funzionari dell’ambasciata, decidono di affrontare in bicicletta il difficile ritorno in patria.
    Il recondito “Italian Dream” avrebbe eventualmente trovato sfogo subito dopo il crollo della dittatura quando molti albanesi intrapresero dei viaggi pericolosi e spesso spettacolari verso le coste italiane. In “Lettere al vento” (2003) del celebre regista Edmund Budina, un padre – Niko – ex Segretario del partito Comunista, parte dall’ Albania per scoprire il destino di suo figlio Mikel emigrato in Italia.
    Gli autori albanesi spesso hanno dato vita a personaggi che suscitano nello spettatore diverse tonalità emotive: il disprezzo e la derisione, ma anche la compassione e l’empatia. Indipendentemente dai singoli eventi storici che possono aver condizionato le loro relazioni, vi è una costante che ritorna nei film albanesi, ovvero il reciproco rapporto di prossimità, geografico, culturale, emotivo. “Caro Nemico/I dashur armik”, premiato come Miglior Sceneggiatura Europea al Sundance Film Festivaldel 2004, ancora a firma di Gjergj Xhuvani, è ambientato nel settembre 1943, quando l’Italia fascista si arrende. In seguito alla disordinata smobilitazione, un partigiano, un collaborazionista albanese, un soldato italiano ferito, un ebreo, un ufficiale tedesco e una nonna con i suoi nipoti trovano rifugio presso Harun, un piccolo commerciante. La casa si trasforma in una vera a propria torre di Babele.

    I film per la cultura albanese rappresentano anche un vero e proprio tesoro antropologico, poiché attraverso le riprese sono state immortalati suoni e musiche, modi di parlare ed espressioni, atteggiamenti, costumi, arredi, paesaggi urbani e rurali, storie popolari, attività e mestieri, che si sono trasformati o che sono addirittura svaniti. Si rivolge lo sguardo alle tradizioni del passato, attraverso i film, anche per cercare le discontinuità – o imprevedibili affinità – col tempo presente.
    Il festival del cinema albanese “Albania, si gira! L’Italia e gli italiani nella cinematografia albanese durante e dopo il comunismo” è un progetto:
    – ideato da Fabio Bego, da CulturalPro  e sotto la direzione artistica di Nensi Bego;
    – organizzato in collaborazione con: il Ministero della Cultura Albanese, l’Ambasciata della Repubblica d’Albania in Italia, l’Archivio Centrale di Stato del Cinema d’Albania;
    – con l’endorsement accademico dell’Associazione Italiana Studi di Storia dell’Europa Centrale e Orientale;
    – e il patrocinio dell’Associazione Integra Onlus.

    Albania si gira! 2° Festival del cinema albanese – Transizioni

    Casa del Cinema - Villa Borghese L.go Marcello Mastroianni 1, Roma, Italia

    Il Festival del Cinema Albanese "Albania, Si Gira!" giunge alla sua seconda edizione portando al pubblico una nuova selezione di film incentrati sulle relazioni italo-albanesi. Per questa e le successive due edizioni, l'evento si focalizza sul tema delle "transizioni" che hanno maggiormente definito la storia degli albanesi e degli italiani. La rassegna cinematografica esplora le relazioni italo-albanesi attraverso opere cinematografiche prodotte da autori albanesi, italiani e da troupe miste italo-albanesi per aprire una riflessione sul passato, il presente e il futuro comune dei due popoli.Da un’idea di Fabio Bego, con la direzione artistica di Fabio Bego e Nensi Bego, organizzato da CulturalPro.Il progetto è vincitore dell'Avviso Pubblico Estate Romana 2020, fa parte di ROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con la SIAE. "Albania, si gira! Festival del Cinema Albanese 2° edizione Transizioni” è organizzato in partnerariato con: l’Archivio Centrale di Stato del Cinema d’Albania (Arkivi Qendror Shteteror i Filmit), il Ministero della Cultura Albanese, il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica d’Albania in Italia, il sostegno accademico dell’Associazione Italiana Studi di Storia dell’Europa Centrale e Orientale (AISSECO). Media partner: Integra Onlus, Associazione Foleja, Associazione Questa è Rom