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Politiche giudiziarie per la punizione dei fascisti in Italia e influenze sulla memoria nazionale

T. Rovatti (Università di Firenze)

Quale fu l’attegiamento dello Stato italiano dopo la caduta del fascismo nei confronti delle vittime della persecuzione antisemita ? Come si svolse il processo di reintegrazione degli ebrei nella società italiana ? L’Italia Repubblicana accettò di risarcire le vittime dell’Italia fascista e di riconoscere le loro sofferenze ? Analizzeremo le politiche dello Stato italiano nei confronti degli ebrei dal 1944 al ventennale della Resistenza, nel 1965. I regi decreti legge 20 gennaio 1944 n. 25 e 26 diedero l’avvio al processo di reintegrazione degli ebrei nella società italiana. Gli anni 1944 a 1947 segnarono la reintegrazione degli ebrei italiani nei loro diritti. Gli anni 1948 a 1954 furono anni di stasi. Il varo della legge Terracini del 10 marzo 1955 recante provvidenze a favore dei perseguitati antifascisti e razziali segnò una svolta. Tra il 1955 e il 1965, gli ebrei ottennero un riconoscimento progressivo della persecuzione subita ad opera dei nazisti, ma non della persecuzione fascista.