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Scandire la vita: un processo storico e storiografico

Barbara Montesi

Barbara Montesi

Le categorie relative all’età, l’infanzia, l’adolescenza, i giovani, in maniera particolare, sono divenute importanti oggetti della ricerca storiografica, che da anni indaga, con una prospettiva complessa e problematica, le modalità attraverso le quali gli uomini e le donne sono stati distinti e compresi in gruppi definiti di età, e come in essi si sono riconosciuti. Si riflette, pertanto, sui processi culturali, politici ed economici che favorirono, in precisi momenti storici, la normalizzazione di determinate fasce d’età, strettamente collegate a rappresentazioni ideali e a modalità comportamentali, ma anche sulla percezione dell’appartenenza da parte degli individui che ne furono coinvolti. Si sottolinea il ruolo delle differenze, temporali, di classe e soprattutto di genere, che inducono ad uno sguardo più dettagliato e meno globale sui processi di segmentazione della vita; si riflette sulla validità del legame tra avanzamento dell’età e graduale acquisizione di conoscenza e saggezza, alla quale si lega strettamente la condivisione dei diritti di cittadinanza. Si considera, infine, l’impiego che nella storiografia si è fatto di alcuni stereotipi legati all’età per interpretare, e giustificare, alcune esperienze politiche.