Cerca

BOTTONI Stefano

stefano.bottoni@unifi.it

BIOGRAFIA

STEFANO BOTTONI, PhD.

Ricercatore a tempo determinato (B)

Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS)

Università di Firenze

Via San Gallo 10, 50129 Firenze – Tel. +39 055 2757939 stefano.bottoni@unifi.itstefanob77@yahoo.it

 

DATI PERSONALI

Luogo e data di nascita: Bologna, 7/7/1977

Stato civile: sposato, due figli

 

PRINCIPALI TEMI DI RICERCA

Storia politica e sociale dell’Europa centro-orientale in età contemporanea, con particolare attenzione al nesso tra questione nazionale, modernizzazione e pratiche totalitarie. Le sue indagini sul campo si sono principalmente rivolte alle politiche nazionali in Romania durante il periodo comunista, ai rapporti stato-società, al nesso collaborazione/ resistenza nel periodo comunista in Romania e Ungheria; al tema della violenza di stato in Romania dal periodo interbellico alla caduta del regime comunista; alle politiche della memoria in Europa centro-orientale. Negli ultimi anni la sua attenzione si è spostata alla storicizzazone in chiave critica della transizione post-1989 e alla riunificazione dell’Europa.

 

STUDI E TITOLI ACCADEMICI
2013 – Abilitazione scientifica nazionale a professore associato in Storia contemporanea
2002–2005 Nel triennio 2002-2004 dottorando con borsa ministeriale in Storia d’Europa. Identità collettive, cittadinanza e territorio nell’età moderna e contemporanea presso il Dipartimento di Discipline Storiche, Università di Bologna. Dottore di ricerca il 13 maggio 2005 con una dissertazione dal titolo Territorialità e politica etnica in Europa centro-orientale: il caso della Regione Autonoma Ungherese in Romania, 1952-1960.
1996–2001 Laureato in Storia Contemporanea il 23 marzo 2001 con votazione 110/110 e lode e dignità di pubblicazione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna con la tesi Le minoranze ungheresi in Europa centro-orientale 1944-1949.
1991–1996 Liceo Ginnasio “Marco Minghetti”, Bologna. Voto maturità 60/60
 

POSIZIONE LAVORATIVA

  1. luglio 2019 – Ricercatore a tempo determinato (B) in Storia dell’Europa Orientale con chiamata diretta rientro dei cervelli, Università di Firenze
  1. senior research fellow (tudományos főmunkatárs), equiparato secondo l’inquadramento ungherese alla posizione di professore associato a tempo indeterminato, presso l’Istituto di Storia, membro del Research Center for the Humanities (Bölcsészettudományi Kutatóközpont) dell’Accademia Ungherese delle Scienze
  2. research fellow (tudományos munkatárs), equiparato secondo l’ordinamento ungherese a quella di ricercatore universitario confermato presso l’Istituto di Storia dell’Accademia Ungherese delle Scienze

 

ESPERIENZE DIDATTICHE

 
2005-2013 ATTIVITA’ DIDATTICA PRESSO ATENEI ITALIANI

  • A.A. 2005/2006: professore a contratto in Storia e Istituzioni dell’Europa orientale (laurea triennale, corso avanzato) presso il Corso di Laurea in Civiltà dell’Europa orientale e del Mediterraneo (9 crediti, 54 ore di didattica frontale) presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali (UNIBO, Polo di Ravenna).
  • A. A. 2006/2007: professore a contratto in Politica comparata dell’Europa orientale (laurea triennale) presso il Corso di Laurea in Civiltà dell’Europa orientale e del Mediterraneo (9 crediti, 54 ore di didattica frontale) presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali (UNIBO, Polo di Ravenna).
  • A. A. 2007/2008: professore a contratto in Politica comparata dell’Europa orientale (laurea triennale) presso il Corso di Laurea in Civiltà dell’Europa orientale e del Mediterraneo (9 crediti, 54 ore di didattica frontale) presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali (UNIBO, Polo di Ravenna).
  • A. A. 2008/2009: professore a contratto in Storia e Istituzioni dell’Europa orientale (laurea triennale, 6 crediti, 36 ore di didattica frontale) presso la Facoltà di Scienze Politiche (UNIBO)
  • A. A. 2009/2010: professore a contratto in Storia e Istituzioni dell’Europa orientale (laurea triennale, 6 crediti, 36 ore di didattica frontale) presso la Facoltà di Scienze Politiche (UNIBO)
  • A. A. 2010/2011: professore a contratto in Storia e Istituzioni dell’Europa orientale (laurea triennale, 6 crediti, 36 ore di didattica frontale) presso la Facoltà di Scienze Politiche (UNIBO)
  • A. A. 2011/2012: professore a contratto in Storia e Istituzioni dell’Europa orientale (laurea triennale, 10 crediti, 60 ore di didattica frontale) presso la Facoltà di Scienze Politiche (UNIBO)
  • A. A. 2012/2013: professore a contratto in Storia e Istituzioni dell’Europa orientale (laurea triennale, 10 crediti, 60 ore di didattica frontale) presso la Facoltà di Scienze Politiche (UNIBO)

 

2009-2018 ATTIVITA’ DIDATTICA PRESSO ATENEI UNGHERESI

  • A. A. 2008/2009: seminario in Politiche pubbliche in Ungheria dopo il 1945 (25 ore) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Debrecen
  • A. A. 2014/2015: docente a contratto presso la Facoltà di Lettere   dell’Universitá Eötvös Loránd (ELTE) di Budapest: seminario (6 incontri, 12 ore) sulla storia dell’Europa orientale dopo il 1945 presso la Scuola di dottorato in Storia d’Ungheria contemporanea – ELTE Jelenkori Magyar Történeti Tanszék: Magyarország története kelet-közép-európai kontextusban. Codice: Varga Zsuzsanna – Stefano Bottoni (Szeminárium P/TÖ/JKM/-7/B BBN-TÖR-273/6)
  • A.A. 2017/2018: docente a contratto presso la Facoltá di Lettere dell’Università di Szeged, del corso L’Europa orientale dopo il 1989 (14 incontri, 28 ore). Stefano Bottoni TO-TORT-SK-K12-aszovjetb-12017/18/2
 

 

BORSE DI STUDIO, FELLOWSHIPS, PROGETTI INTERNAZIONALI

novembre 2016 – settembre 2017 Partecipazione come membro esperto al progetto Memory of Nations. Democratic Transition Guide coordinato dall’istituto CEVRO (Praga) e parzialmente finanziato dal National Endownment for Democracy. Co-autore e responsabile del capitolo sulla Romania del manuale pubblicato nel settembre 2017 a chiusura del progetto
febbraio 2016-gennaio 2019 Membro del progetto internazionale HORIZON2020 Nr. 692919 denominato Cultural Opposition – Understanding the Cultural Heritage of Dissent in the Former Socialist Countries (COURAGE)coordinato dal Research Centre for the Humanities dell’Accademia Ungherese delle Scienze (budget complessivo 2.484.917, 50 EUR). Responsabile delle collezioni generate da persone o gruppi legati a minoranze etnich deone e religiose: http://cultural-opposition.eu/partners/research-centre-for-the-humanities-hungarian-academy-of-sciences/
marzo-dicembre 2015 Fellow, Imre Kertész Kolleg, Jena. Titolo del progetto di ricerca: Nation-building as internal security: the Romanian secret service and the Hungarian minority in Transylvania, 1956-1989
gennaio-febbraio 2012 Visiting fellow,Zentrum für Zeithistorische Forschung (ZZF), Potsdam, nell’ambito del progetto internazionale Physical Violence and State Legitimacy in Late Socialism ospitato dal ZZF e finanziato dalla Wissenschaftsgemeinschaft Gottfried Wilhelm Leibniz (WGL)
2007-2008 Membro del progetto internazionale „Schleichwege“: Inoffizielle Begegnungen und Kontakte sozialistischer Staatsbürger 1956 – 1989 finanziato dalla Fondazione Volkwagen
settembre 2006-agosto 2009 Borsa triennale di eccellenza “Bolyai János” dell’Accademia Ungherese delle Scienze Hungarian Academy of Sciences
maggio-dicembre 2006 Membro esperto della Commissione Presidenziale per lo studio della dittatura comunista in Romania (Comisia prezidenţială pentru Analiza Dictaturii comuniste din România), co-autore del Rapporto finale
gennaio-giugno 2005 Visiting Fellow, Teleki László Institute, Center for Central European Studies, Budapest (6 mesi)
gennaio 2002-dicembre 2004 Borsa ministeriale di dottorato, Università di Bologna

ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI

dal 2016 Association for the Study of Nationalities (ASN)
dal 2015 Society for Romanian Studies (SRS)
dal 2012 Association for Slavic, East European, and Eurasian Studies (ASEEES)
dal 2005 Associazione Italiana di Studi dell’Europa Centrale e Orientale (AISSECO)
dal 2003 Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO)

 

PREMI E RICONOSCIMENTI

2012 Premio Péter Hanák (Hanák Péter Díj)
2011 Premio di eccellenza per giovani ricercatori dell’Accademia Ungherese delle Scienze (Akadémiai Ifjúsági Díj)

 

REDAZIONE RIVISTE SCIENTIFICHE

2018 – Hungarian Historical Review. Redattore, responsabile recensioni
2012 – Világtörténet (Storia mondiale, rivista dell’Istituto di storia dell’Accademia Ungherese delle Scienze). 2012–2015: direttore responsabile. 2016 – redattore
2011–2013 Quaderni Storici
2007–2011 Il Mestiere di Storico

 

ATTIVITÁ DI VALUTAZIONE SCIENTIFICA

2014–2017 Membro della commissione giudicatrice (panel member) dell’Agenzia ungherese per la ricerca scientifica (National Research, Development, and Innovation Office/Nemzeti Kutatási, Fejlesztési és Innovációs Hivatal (NKFIH)
dal 2012 Valutatore di progetti scientifici nazionali e internazionali per l’ Agenzia romena per la ricerca scientifica (Executive Unit for Financing Higher Education, Research, Development and Innovation/Unitatea Executivă pentru Finanţarea Învăţământului Superior, a Cercetării, Dezvoltării şi Inovări/ (UEFISCDI). Membro del panel board internazionale nel 2012-13.
dal 2010 Valutatore di progetti scientifici nazionali e internazionali per l’Agenzia ungherese per la ricerca scientifica (National Research, Development, and Innovation Office/Nemzeti Kutatási, Fejlesztési és Innovációs Hivatal. Panel

 

CONOSCENZE LINGUISTICHE

italiano, ungherese: madrelingua

inglese: ottimo, C2

romeno: molto buono, C1

tedesco: comprensione scritta e orale, B1

francese: comprensione scritta e orale, B1

PUBBLICAZIONI

Monografie

1)     Transilvania rossa. Il comunismo romeno e la questione nazionale (1944-1965). Roma, Carocci Editore, 2007, 238 p[1].

2)     Sztálin a székelyeknél. A Magyar Autonóm Tartomány története 1952-1960. Miercurea Ciuc/Csíkszereda, Pro-Print, 2008, 448 p.[2]

3)     Transilvania roșie.Comunismul român și problema națională 1944-1965. Cluj-Napoca, Editura ISPMN-Kriterion, 2010, 344 p[3].

4)     Un altro Novecento. L’Europa orientale dal 1919 ad oggi. Roma, Carocci Editore, 2011, 402 p[4].

5)     A várva várt NyugatKelet-Európa története 1944-től napjaninkig. Budapest:MTA Bölcsészettudományi Kutatóközpont. Történettudományi Intézet, 2014 (2. ed. riveduta e corretta 2015), 362 p.[5]

6)     Long Awaited West. Eastern Europe since 1944. Bloomington: Indiana University Press, 2017, 292 p.

7)     Stalin’s Legacy in Romania. The Hungarian Autonomous Region 1952-1960. Lanhan (MD): Lexington Books/The Harvard Cold War Studies Book Series, 2018, 434 p.

8)     OrbánUn despota in Europa. Roma, Salerno Editrice, 2019, 303 p.

 

 

Curatele

 

9)     István Bibó, Il problema storico dell’indipendenza ungherese (con Federigo Argentieri). Venezia, Marsilio, 2004, 160 p.[6]

10)Az 1956-os forradalom és a romániai magyarság (1955-1959) – La rivoluzione del 1956 e gli ungheresi di Romania, 1956-1959. Miercurea Ciuc/Csíkszereda, Pro-Print, 2006, 431 p.[7]

 

 

Curatela di numeri monografici di riviste

11)L’Italia e il blocco sovietico fra antagonismo politico e cooperazione economica (a cura di Stefano Bottoni), STORICAMENTE 1 (2013), 157–270. Contributi di Stefano Bottoni, Stefano Santoro, Alessandro Salacone e Valentina Fava

12)1956 mint menekültválság (Il 1956 come crisi migratoria, a cura di Stefano Bottoni), VILÁGTÖRTÉNET 3 (2016), 331–499. Contributi di Stefano Bottoni, James P. Niessen, András Nagy, Nóra Deák, Tiphaine Robert, Attila Kovács, András Lénárt e Balázs Balogh

 

 

Saggi e articoli su rivista

13)A külföldön élő olaszok választójogáról (Il diritto di voto degli italiani all’estero), REGIO (Budapest), 2000/1, pp. 129-139.

14)Politiche nazionali e conflitto etnico. Le minoranze ungheresi in Europa orientale, 1944-1950CONTEMPORANEA, 2002/1, pp. 85-115.

15)Széljegyzetek egy konferenciához (Note su un convegno), REGIO, 2002/3, pp. 155-159.

16)Tra stalinismo e nazionalismo. La creazione della Regione Autonoma Ungherese in Romania (1952), in ITALIA CONTEMPORANEA, vol. 233dicembre2003, pp. 679-700.

17)The Creation of the Hungarian Autonomous Region in Romania (1952): Premises and ConsequencesREGIO (English Issue), 2003, pp. 15-38.

18)A sztálini „Kis Magyarország” megalakítása, 1952 (La creazione della „piccola Ungheria” di Stalin nel 1952), REGIO, 2003/3, pp. 89-125.

19)Források a Magyar Autonóm Tartomány geneziséről (Fonti sulla costituzione della Regione Autonoma Ungherese nel 1952), MAGYAR KISEBBSÉG (Cluj-Napoca)2003/2-3, pp. 198-240.

20)A hatalom értelmisége – az értelmiség hatalma. A Földes László ügy (Gli intellettuali del potere e il potere degli intellettuali – L’affare László Földes), KORALL, 18. 2004 December, pp. 113-134.

21)A hontalan forradalmár – Reflexiók Szoboszlay Aladár ügyére (Un rivoluzionario senza patria riflessioni sulla vicenda di Aladár Szoboszlay), MAGYAR KISEBBSÉG (Cluj-Napoca), 2004/3, pp. 143-160

22)Az elvesztett centrum. Kolozsvár a második világháború után (Il centro perduto. Kolozsvár/Cluj dopo la seconda guerra mondiale), RUBICON, 2005/2-3, pp. 127-130.

23) Magyar-román kapcsolatok 1956-1958 (Rapporti romeno-ungheresi 1956-1958), MÚLTUNK, 2005/4, pp. 250-255

24) L’impatto della rivoluzione del 1956 sulla Romania negli archivi della polizia politicaSTUDI STORICI, 2006/1, pp. 283-307.

25)De la répression politique à la purge ethnique? L’impact de la révolution de 1956 sur le modèle communiste roumainCOMMUNISME, n.88/2006-2007, pp. 135-157. Ristampato in D. Cătănuş – V. Buga eds, 1956. Lagărul comunist sub impactul destalinizării. Bucureşti, Bucarest, INST, 2006, 362-399.

26)Recepció és párhuzamosság. A romániai ’56 és a magyar forradalom viszonya (Effetti e parallelismi. Il rapporto del 1956 romeno con la rivoluzione ungherese), KORUNK, 2006/2, pp. 40-48.

27)Az 1945 utáni Magyarország hagyományos román szemszögből(L’Ungheria del dopo-1945 vista da un tradizionale punto di vista romeno), MÚLTUNK, 2006/1, pp. 308-315.

28) 1956 Romániában: Szoboszlay Aladár forradalma (Il 1956 in Romania nella rivoluzione di Aladár Szoboszlay), LIMES, 2006/4, pp. 37-50.

29) 1956 Romániában: egy irat a politikai megtorlás előkészítéséről (Il 1956 in Romania – un documento d’archivio sulla preparazione della repressione politica. Insieme a Novák Csaba Zoltán), LEVÉLTÁRI SZEMLE, 2006/3, pp. 161-174.

30)Forradalom nélküli megtorlás. 1956 következményei Romániában (Ritorsione senza rivoluzione. Le conseguenze del 1956 in Romania), HISTÓRIA, 2006/8-9, pp.81-82

31) Damnatio memoriae? La rivoluzione del 1956 nel discorso pubblico unghereseRIVISTA DI STUDI UNGHERESI n. 6/2007, pp. 69-81.

32)A Securitate (La Securitate), RUBICON, 2007/3, pp. 84-87.

33)Memorie negate, verità di stato. Lustrazione e commissioni storiche nella Romania postcomunista. QUADERNI STORICI n. 2/2008, pp. 403-431.

34)Una coabitazione impossibile: pianificazione militare ed economia civile in Ungheria (1948-1953), RIVISTA DI STUDI UNGHERESI n. 7/2008, pp. 157-177.

35)Komárom/Komárno. Hivatalos és informális kapcsolatok egy közép-európai ikervárosban (1960–1985). REGIO 2008/3, p. 23-43.

36)Sovietization and nationalism in HungaryCAMBRIDGE HISTORICAL JOURNAL, 52, 3 (2009), pp. 789-797.

37)“Mozart, l’Ungheria e il Vaticano, 1962-1964. Il fascicolo di spionaggio come fonte storicaSTORICA, 41-42, 2009, pp. 123-163.

38)Reassessing the Communist takeover in Romania. Violence, institutional continuity, and ethnic conflict management. EAST EUROPEAN POLITICS AND SOCIETY, 24, 1, 2010, pp. 59-89.

39)“Majdnem Nyugat”a szomszédban.A magyar-jugoszláv kapcsolatok az 1950-1980-as években.HISTÓRIA, 1-2/2010,pp. 44-47.

40)Komárno/Komárom. Cezhraničé vzťahy v dvoch stredoeurópskych sesterských mestách (1960-1985).SOUDOBÉ DĚJINY, 3, 2010, pp. 369-391.

41)Baráti együttműködés”: a magyar-román állambiztonsági kapcsolatok (1945-1982). TÖRTÉNELMI SZEMLE 2/2011. 235-257.

42)Freundschaftliche Zusammenarbeit”: Die Beziehungen der Staatssicherheitsdienste Ungarns und Rumäniens 1945 bis 1982HALBJAHRESSCHRIFT FÜR SÜDOSTEUROPÄISCHE GESCHICHTE, LITERATUR UND POLITIK, vol. 24, p. 5-27.

43)National Projects, Regional Identities, Everyday Compromises. Szeklerland in Greater Romania (1919–1940).HUNGARIAN HISTORICAL REVIEW 2, no. 2 (2013): 477–511.

44)Vonakodó kémek. A magyar állambiztonság és Románia, 1975–1989. TÖRTÉNELMI SZEMLE 1/2013: 79-118.

45)Népszolgálat és túlélés. Mikó Imre és a román állambiztonság, 1948–1971. MAGYAR KISEBBSÉG, 1-2/2013: 7-50.

46)Zögernde Spione. Die ungarische Staatssicherheit und Rumänien 1975-1989.HALBJAHRESSCHRIFT FÜR SÜDOSTEUROPÄISCHE GESCHICHTE, LITERATUR UND POLITIK 25(2013)1-2: 9-37.

47) „Mozart”, Węgry i Watykan 1962-1964. Akta wywiadu jako źródło historyczne. PAMIEC I SPRAWIEDLIWOSC, 2014, no. 23: 53-83.

48) “„Mozart” és „Fekete”. Egy hírszerzési dosszié különös története. I. rész. BETEKINTŐ. 2014/4.

49) “„Mozart” és „Fekete”. Egy hírszerzési dosszié különös története. II. rész. BETEKINTŐ. 2015/1

50) Volt? És hogyan történt? Gondolatok az 1989-es romániai forradalom értelmezésérőlHITEL 2015. március, 32-46.

51)Finding the Enemy: Ethnicized State Violence and Population Control in Ceaușescu’s Romania. JOURNAL OF COLD WAR STUDIES, 19, 4 (2017), 113–136.

52)Talking to the System: Imre Mikó, 1911–1977. A Lifelong Story of Collaboration and Service. EAST CENTRAL EUROPE 44, 1 (2017), 47–75.

53)Între constrângere externă şi represiune internă: Opoziţia României la „perestroika” sovietică. ARHIVELE TOTALITARISMULUI vol. 96–97, no. 3–4/2017, pp. 152–171.

54)Accidente storico o ritorno alla storia? L’illiberalismo ungherese in prospettiva europea. IL MULINO 3/2018pp. 392-400. DOI: 10.1402/90458

55)La guerra di Orbán all’Accademia ungherese delle ScienzePASSATO E PRESENTE vol. 107, 2, pp. 14-20. DOI: 10.3280/PASS2019-107002

 

 

Saggi in volumi collettanei

 

56)La minoranza ungherese in Romania dall’autunno 1944 al marzo 1945, in Annale 1999/2000 del Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università di Bologna, Bologna, Clueb, 2002, pp. 233-249.

57) A romániai magyarság a brit diplomáciai iratok tükrében (1948-1971). Elemzési kisérlet (La minoranza ungherese in Romania nelle fonti diplomatiche britanniche 1948-1971. Una proposta di analisi) in Cs. Fedinec (a cura di), Etnopolitika. A közösségi, magán-ésnemzetközi érdekek Közép-Európában, Budapest, Teleki László Alapítvány, 2003, pp. 99-124.

58) Un frammento di storia centroeuropea: le minoranze ungheresi nel XX secolo in G. Gozzi-F. Martelli (a cura di), Guerre e minoranze. Diritti delle minoranze, conflitti interetnici e giustizia internazionale nella transizione alla democrazia in Europa centro-orientale, Bologna, Il Mulino, 2004, pp. 83-107.

59) L’adesione dell’Ungheria all’Unione Europea: aspetti politici ed economici in R. Scartezzini-J. O. Milanese (a cura di), L’allargamento dell’UE nello scenario geopolitico europeo, Milano, Franco Angeli, 2005, pp. 171-196.

60) Kényszerből stratégia: a román állambiztonság válaszlépései a magyar forradalomra 1956-1958 (La costruzione di una strategia: la risposta degli organi di sicurezza romeni alla rivoluzione ungherese 1956-1958) in Fedinec Cs. e Ablonczy B. (a cura di), Folyamatok a vátozásban, Budapest, Teleki László Alapítvány, 2005, pp. 221-254.

61)Il 1956 in Romania attraverso la vicenda del Partito laburista cristiano in Gizella Nemeth e Adriano Papo (a cura di), La rivoluzione del ’56 ovvero il trionfo e una sconfitta, Mariano del Friuli, Edizioni della Laguna, 2006, pp. 51-67.

62) Stefano Bottoni-François Bocholier, Elites et ethnicité en Transylvanie : les voies sinueuses et paradoxales de l’homogénéisation nationale (1920-1960) in François Bocholier-Nicolas Bauquet (éds.), Les élites et le communisme en Europe centrale, Actes du colloque de l’École Normale Supérieure, PUF, Paris, 2006, pp. 107-120.

63)Integrálódó kisebbség? A Magyar Autonóm Tartomány politikai elitje (Una minoranza integrata? L’élite politica nella Regione Autonoma Ungherese) in Bárdi N. – Simon A. (a cura di), Integrációs stratégiák a magyar kisebbségek történetében, Somorja, Fórum Kisebbségkutató Intézet, 2006, pp. 395-414.

64)Románia[Romania], in Csaba Békés (a cura di): Evolúció és revolúció. Magyarország és a nemzetközi politika 1956-ban [Evoluzione e rivoluzione. L’Ungheria e la politica internazionale nel 1956]. Budapest, 1956-os Intézet-Gondolat Kiadó, 2007, pp. 155-177.

65)Marosvásárhely ötvenhatja, in Pál-Antal Sándor-Novák Zoltán (szerk.): Marosvásárhely történetéből. Új- és legujabbkori tanlulmányok 2. Marosvásárhely, Mentor Kiadó, 2007, 204-219.

66)Emlékezés, feltárás, értelmezés. Szubjektív elemzés a romániai 1956-os kutatás állásáról (Fra memoria, scoperta e interpretazione. Un’analisi soggettiva dello stato della ricerca sul 1956 in Romania), in János M. Rainer-Katalin Somlai (a cura di): Az 1956-os forradalom visszhangja a szovjet tömb országaiban. Évkönyv XIV. 2006-2007. Budapest, 1956-os Intézet, 2007, pp. 213-228.

67)A special relationship. Hungarian intelligence and the Vatican (1961-1978), in AAVV (a cura di): NKVD/KGB Activities and its Cooperation with other Secret Services in Central and Eastern Europe 1945 – 1989. Anthology of the international and interdisciplinary Conference. Bratislava, Nation’s Memory Institute, 2008, pp. 147-176.

68)Kisebbségi magyar közösségek a 20. században (Comunità minoritarie ungheresi nel ‘900)A cura diBárdi Nándor-Fedinec Csilla.Budapest, Gondolat Kiadó-MTA Kisebbségkutató Intézet, 2008, capitolo 5 (pp. 230-233 , 242-249).

69)Da Kolozsvár a Cluj-Napoca. Convivenza e nazionalizzazione in una città socialista,in Marzia Marchi-Carla Tonini (a cura di): Da Berlino a Samarcanda. Città in transizione. Roma, Carocci, 2009, pp. 185-211.

70)Înfiinţarea Regiunii Autonome Maghiare în anul 1952. Dictat sovietic sau strategie de consolidare? In Olti Ágoston-Gidó Attila (ed.): Minoritatea maghiară în perioada comunistă. Editura ISPMN-Kriterion, Cluj-Napoca, 2009, pp. 259-290.

71)Teroare politică şi naţională. Bilanţul statistic şi funcţiile represaliilor din anii 1956–1961. In Olti Ágoston-Gidó Attila (ed.): Minoritatea maghiară în perioada comunistă. Editura ISPMN-Kriterion, Cluj-Napoca, 2009, pp. 361-384.

72)Egy különleges kapcsolat történeteA magyar titkosszolgalat es a Szentszek,1961–1978. In Bánkuti Gábor-Gyarmati György (eds.): Csapdában. Tanulmányok a katolikus egyház történetéből, 1945-1989. Budapest. ÁBTL-L’Harmattan, 2010, pp. 261-289.

73)Komárom/KomárnoOffizielle und inoffizielle Beziehungen in einer ungarisch-slowakischenZwillingsstadt (1960–1985). In Wlodzimierz BorodziejJerzy KochanowskiJoachim von Puttkamer (eds.):»Schleichwege«. Inoffizielle Begegnungen sozialistischer Staatsbürger zwischen 1956 und 1989. Wien-Köln, Weimar, Böhlau-Verlag, 2010, pp. 67-89.

74)Hungary. In Ilaria PorcianiLutz Raphael (eds.): Atlas of the Institutions of European Historiographies, 1800-Present. London, Palgrave MacMillan, 2010, pp. 153-156.

75)Komárom-Komárno. Határmenti mindennapok és párhuzamos életek a szocializmus korszakában, in Vajda Barnabás (szerk.): Államhatár és identitás. Komárom/Komárno, Komárno, Selye János Egyetem, 2011, 133-180.

76)Traiettorie del cambiamento. Il 1989 in Ungheria e Romania nel recente dibattito storico, in Andrea Panaccione (ed.): Venti anni dopo (1989-2009), Milano, Unicopli, 2011, pp. 55-78.

77)Il problema della proprietà nella transizione ungherese: un tentativo di analisi in prospettiva comparata, in Carla Tonini (ed.): Riforme, espropri, restituzioni. Sistemi di proprietà nel XX secolo, Roma, Aracne, 2011, pp. 169-206.

78)Un testimone partecipe. L’Ungheria e il crollo della Jugoslavia (1991-2000), in Antonio D’Alessandri e Armando Pitassio (a cura di): Dopo la pioggia. Gli stati della ex Jugoslavia e l’Albania (1991-2011), Lecce, Argo, 2011, pp. 227-241.

79)The models for Communist minority policy (with Zoltán Novák), in Nándor Bárdi, Csilla Fedinec, László Szarka (eds.): Minority Hungarian Communities in the Twentieth CenturySocial Science Monographs, Boulder, Colorado Atlantic Research and Publications, Inc. (Highland Lakes, New Jersey), 2011, pp. 323-339; Romania, pp. 397-403.

80)1956. Una svolta nel secolo? In Paolo Pombeni (a cura di), Introduzione alla storia contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2012, pp. 349-355.

81)Demokrácia, nemzetállam és kisebbségi jogok. Gondolatok az etnikai konfliktusok bibói értelmezéséről, in Dénes Iván Zoltán (szerk.): Bibó 100. Recepciók, értelmezések, alkalmazási kísérletek, Budapest, Argumentum, 2012, pp. 374-391.

82)Nation-building through judiciary repression: the impact of the 1956 revolution on Romanian minority policy.In Attila Hunyadi (ed.): State and Minority in Transylvania, 1918-1989: Studies on the History of the Hungarian Community. New York, Columbia University Press, 2012, pp. 403-427.

83)Ellenállás és közösségépítés. Márton Áron és a román kommunista rendszer. In Bodó Márta- Lázár Csilla-Lövétei Lázár János (szerk.): Az idők mérlegén. Tanulmányok Márton Áron püspökről, Budapest-Kolozsvár, Szent István Társulat-Verbum, 2013, pp. 145-162.

84)Non recuso laborem. Áron Márton e il regime comunista romeno, in András Fejérdy (a cura di): La Chiesa cattolica dell’Europa centro-orientale di fronte al comunismo. Atteggiamenti, strategie, tattiche, Roma, Viella, 2013, pp. 157-172.

85) Tudományos ördögűzés? Az állambiztonsági múlt emlékezete és feldolgozása az 1989 utáni Romániában. In Sándor Horváth (ed.): Az ügynök arcai. Mindennapi kollaboráció és ügynökkérdés. Budapest, Libri, 2014, pp. 211-232.

86)Integration, collaboration, resistance. The Hungarian minority in Transylvania and the Romanian state security.In Joachim von Puttkamer, Stefan Sienerth, Ulrich A. Wien (Hg):Die Securitate in Siebenbürgen,Köln, Böhlau Verlag, 2014: 189-213.

87)Nemzeti tervek, regionális identitás, mindennapi kompromisszumok. Székelyföld Nagy-Romániában (1919–1940). In Lagzi Gábor (ed.): Közép-Európa a 21. század küszöbén – regionális identitás és civil társadalom.Veszprém, Pannon Egyetem, 2014, 45-64.

88)Népszolgálat, mint politikai játszma. Mikó Imre és a román állambiztonság, 1948-1971. In Bárdi N. – Filep T. G. – Lőrincz J. (szerk.): Népszolgálat. A közösségi elkötelezettség alakváltozatai a magyar kisebbségek történetében. Pozsony, Kalligram, 2015, 187-231.

89)“Kölcsönösen előnyös” üzlet. Magyar-olasz gazdasági pártkapcsolatok a hidegháború korszakában. In Kiss Réka-Soós Viktor Attila (szerk.): Keletről Nyugatra. A kommunista mozgalom titkos pénzei. Budapest, Nemzeti Emlékezet Bizottsága, 2015, 71-144.

90)A kollektivizáció Romániában. In Horváth Sándor-Ö. Kovács József (szerk.): Állami erőszak és kollektivizálás a kommunista diktatúrábanBudapest, MTA BTK 2015, 367-374.

91)Unrequited Love? The Romanian Communist Party and the EEC in the 1960s and 1970s.In Francesco di Palma and Wolfgang Mueller (eds.),Kommunismus und Europa: Vorstellungen und Politik europäischer kommunistischer Parteien im Kalten KriegPaderborn: Schöningh 2016118-136.

92)“Mutually Beneficial” Business: Inter-Party Hungarian-Italian Economic Relations during the Cold War. In Réka Kiss and Zsolt Horváth eds.: NEB YEARBOOK 2014–2015.Budapest, Committee of National Remembrance, 2016, 245-270.

93) A „szocialista erkölcs” védelmében. Korrupcióellenes eljárások és vallásellenes kampány az 1956 utáni Székelyföldön. In Müller Rolf-Takács Tibor-Tulipán Éva (szerk.), 1956: erőszak és emlékezet. Tanulmányok.Budapest: Jaffa Kiadó, 2017, pp. 113–137.

94) Repressione e nation-building. Il ruolo del 1956 nella storia del regime comunista romeno. In Gizella Nemeth-Adriano Papo (szerk.): La Rivoluzione ungherese sessant’anni dopo. Giudizio storico ed eredità politica. Roma: Aracne, 2017, pp. 159–196.

95)The Romanian Experience, in Pavel Žáček, Natálie Maráková (eds.), Memory of Nations. Democratic Transition Guide. Prague: CEVRO Institute, 2017, pp. 3–19 and 29–31.

96)Between Constraint and Community Service. Transylvanian Intellectual Imre Mikó and the Securitate, in Florian Kührer-Wielach, Michaela Nowotnick (eds.), Aus den Giftschränken des Kommunismus. Methodische Fragen zum Umgang mit Überwachungsakten in Zentral- und Südosteuropa. Regensburg, Verlag Friedriech Pustet, 2018, 387-410.

97)Rincorsa all’Occidente e pulsioni identitarie: l’Europa orientale dopo il 1989, in G. Borgognone (a cura di). Grande dizionario enciclopedico UTET: dalla caduta del muro ai nuovi muri : trasformazioni globali e scenari internazionali : 1989-2018. Torino, UTET, 2018 pp. 277-301.

98)National Movements, Regionalism, Minorities. In Apor, Balázs; Apor, Péter; Horváth, Sándor (eds.): The Handbook of COURAGE: Cultural Opposition and its Heritage in Eastern Europe.Budapest, Institute of History, Research Centre for the Humanities, Hungarian Academy of Sciences, 2018, pp. 523-550.

99)Between Constraint and Community Service: Transylvanian Intellectual Imre Mikó and the Securitate. In Kührer-Wielach, Florian; Nowotnick, Michaela (a cura di), Aus den Giftschränken des Kommunismus:Methodische Fragen zum Umgang mit Überwachungsakten in Zentral- und Südosteuropa.Regensburg: Verlag Friedrich Pustet, 2018, pp. 387-410.

100)            Nicolae Ceaușescu (1918-1989): Rumänischer Gewaltherrscher, Sündenbock, Kultfigur. In Martin, Sabrow; Susanne, Schattenberg (a cura di),Die letzten Generalsekretäre: Kommunistische Herrschaft im Spätsozialismus.Berlin: Ch. Links Verlag, 2018, pp. 121-144.

101)            A román sztálinizmus sajátosságai: Folytonosság és törésvonalak az állami erőszak formáiban. In Mitrovits, Miklós (szerk.),Sztálin árnyékában: A szovjet modell exportja Kelet-Közép-Európába (1944-1948).Budapest, Országház Könyvkiadó, 2018, pp. 245-260.

102)            Between External Constraint and Internal Crackdown. Romania’s Non-reaction to Soviet Perestroika, in Francesco di Palma, Perestroika and the Party. National and Transnational Perspectives on European Communist Parties in the Era of Soviet Reform. New York, Berghahn Books, 2019, pp. 153-175

 

Recensioni

1)     Il mestiere di storico, Annale V SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2004, p. 422. Recensione a Gaetano Platania (a cura di), L’Europa centro-orientale e gli archivi tra età moderna e contemporanea, Viterbo, Sette Città, 2003.

2)     Il mestiere di storico, Annale VI SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2005, p. 308. Recensione a Alfredo Laudiero (a cura di), Oltre il nazionalismo. Le nuove storiografie dell’Est, Napoli, L’ancora del Mediterraneo, 2004.

3)     Il mestiere di storico, Annale VII SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2006, p. 385. Recensione a Stefano Santoro, L’Italia e l’Europa orientale. Diplomazia culturale e propaganda 1918-1943, Milano, Franco Angeli, 2005.

4)     Il mestiere di storico, Annale VII SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2006, p. 271. Recensione a Francesco Guida, Romania, Milano, Edizioni Unicopli, 2005.

5)     Il mestiere di storico, Annale VII SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2007, p. 94. Recensione a Fabio Bettanin, La formazione dell’impero esterno sovietico (1941-1953), Roma, Carocci, 2006.

6)     Il mestiere di storico, Annale VII SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2007, p. 208. Recensione a Pasquale Fornaro, Ungheria, Milano, Unicopli, 2006.

7)     Il mestiere di storico, Annale VII SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2007, p. 285. Recensione a Alberto Melloni (a cura di), Il filo sottile. L’Ostpolitik vaticana di Agostino Casaroli, Bologna, il Mulino, 2006.

8)     Il mestiere di storico, Annale VII SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2007, p. 312. Recensione a Andrea Panaccione, Il 1956. Una svolta nella storia del secolo, Milano, Unicopli, 2006.

9)     Il mestiere di storico, Annale VIII SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2008, p. 318. Recensione ad Elisa Giunipero, Chiesa cattolica e Cina comunista. Dalla rivoluzione del 1949 al Concilio Vaticano II. Brescia, Morcelliana, 2007.

10)Il mestiere di storico, Annale VIII SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2008, p. 376. Recensione a Stefano Lusa, La dissoluzione del potere. Il partito comunista sloveno ed il processo di democratizzazione della Repubblica. Udine, Kappa Vu, 2007.

11)Il mestiere di storico, Annale VIII SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2008, p. 390. Recensione a Magda Martini, La cultura all’ombra del muro. Relazioni cultural tra Italia e DDR (1949-1989). Bologna, Il Mulino, 2007.

12)Il mestiere di storico, Annale VIII SISSCO, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2008, p. 455. Recensione a István Rév, Giustizia retroattiva. Preistoria del postcomunismo. Milano, Feltrinelli, 2007.

13)Il Mestiere di Storico. Rivista della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea, n.1/2009. Recensione a Padraic Kenney, Il peso della libertà. L’Europa dell’est dal 1989, Torino, Edt, 2008, p. 187

14) Il Mestiere di Storico. Rivista della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea, n.1/2009. Recensione a Gizella Nemeth Papo, Adriano Papo, L’Ungheria contemporanea. Dalla monarchia dualista ai giorni nostri, Roma, Carocci, 2008, p. 209.

15) Il Mestiere di Storico. Rivista della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea, n.1/2010. Recensione a Stefano Bianchini, Le sfide della modernità. Idee, politiche e percorsi dell’Europa orientale nel XIX e XX secolo, Soveria Mannelli (Catanzaro): Rubbettino, 2009, p. 117.

16)Il Mestiere di Storico. n.1/2010. Recensione aJohn Bukowski, Chiesa del martirio,chiesa della diplomazia. Memorie tra Cecoslovacchia e Vaticano, Bologna: EDB, 2009, p. 125.

17)Gagyi József: A krízis éve a Székelyföldön 1949. KORALL 30. 2007. december, pp. 137-140.

18)György Dalos: Ungheria 1956; André Farkas: Budapest 1956. La tragédie telle que je l’ai vue et vécue; Santi Fedele-Pasquale Fornaro (a cura di): L’autunno del comunismo. Riflessione sulla rivoluzione ungherese del 1956RICERCHE DI STORIA POLITICA, 2008/2, pp. 212-214.

19)Review article of Johanna Granville, “Hungary 101: Seven Ways to Avoid a Revolution and Soviet Invasion of Romania. Cold War History 10:1 (February 2010: 81-106). H-DIPLO, 17 January 2011, https://issforum.org/reviews/PDF/AR289.pdf

20)Borhi László, Magyar-amerikai kapcsolatok 1945-1989.Források. MTA Történettudományi Intézet, Budapest 2009, 950 o. SZÁZADOK 5/2011. pp. 1572-1578

21) Radu Ioanid, Răscumpărare evreilor. Istoria acordurilor secrete dintre România și Israel; Dobre-Banu (eds.): Acțiunea Recuperarea. Securitatea si emigrarea germanilor din România (1962-1989). VILÁGTÖRTÉNET 3-4/2011, pp. 233-240.

22)R. Brubaker, M. Feischmidt, J. Fox, and L. Grancea: Nationalist Politics and Everyday Ethnicity in a Transylvanian Town. Princeton and Oxford: Princeton University Press, 2006; Holly Case: Between States: The Transylvanian Question and the European Idea during World War II. Stanford: Stanford University Press, 2009. HUNGARIAN HISTORICAL REVIEW, 2012/3-4, pp.

23)Il Mestiere di Storico. Rivista della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea, n.1/2010. Recensione ad Aniello Verde, Ungheria 1944-1957. Guerra Fredda, rivoluzione, restaurazione. GB Editori, Roma, 440 p.

24)Az etnikai önazonosság kereséséről. László Márton – Novák Csaba Zoltán: A szabadság terhe. Marosvásárhely, 1990. március 16–21., Dr. Bernády György Közművelődési Alapítvány–Pro-Print Könyvkiadó, Csíkszereda, 2012. PRO MINORITATE, 2013 ősz, 135-141.

25) Külkereskedelem, gazdasági hírszerzés és korrupció a Kádár-rendszerben. Borvendég Zsuzsanna: Az „impexek” kora. Külkereskedelmi fedéssel folytatott pénzkivonás a „népgazdaságból” a Kádár-rendszer idején az állambiztonsági

iratok tükrében. Nemzeti Emlékezet Bizottsága, Budapest, 2017. MÚLTUNK, 1/2018, 282-286.

 

Voci bio-bibliografiche

26)Voce „János Kádár” per l’Enciclopedia del comunismo (a cura di Silvio Pons e Robert Service), vol. 1. Torino, Einaudi, 2006, pp. 462-463.

27)Voce „Repubblica dei Consigli” per l’Enciclopedia del comunismo (a cura di Silvio Pons   e Robert Service), vol. 2. Torino, Einaudi, 2007, pp. 320-322.

 

Pubblicistica

 

28)Átvilágítási (kudarc) történet Romániában.ÉLET ÉS IRODALOM 2008/8. február 22. 13.

29)Volpone feltámad? Olaszország a választások utánKOMMENTÁR 2008/2. 110-116.

30)Ungheria: alle radici della crisiEAST, 25, 2009, pp. 18-22.

31)Romania, dove la crisi ingoia il miracoloEAST, 29, 2010, pp. 68-73.

32)L’Ungheria va a destra, ma con moderazioneEAST 30/2010,            pp. ??

33) Destra e sinistra oggi nell’Europa centrorientaleEAST, 32, 2010, pp. 8-13.

34)Vent’anni dopo gli scontri di Targu MuresEAST n. 34/2011, pp. 56-59.

35)Più ombre che luci per l’Ungheria presidenteEAST n. 36/2011, pp. 30-33.

36)L’Ungheria di Viktor OrbánIL MULINO 6/2011, pp. 1006-1014.

37)Verso nuovi equilibri? EAST. Rivista europea di geopolitica, 41, 2012

38)aprile/maggio, 124-125.

39)Governare con la crisi. EAST. Rivista europea di geopolitica, 42, 2012 giugno, 124-125.

40)Il tempo dei gitaniEAST. Rivista europea di geopolitica, 43, 2012 luglio, 124-125.

41) Integrazione o frammentazioneEAST. Rivista europea di geopolitica, 44, 2012 ottobre, 124-125.

42)Una chance per la sinistra? EAST. Rivista europea di geopolitica, 45, 2012 dicembre, 124-125.

43)A Sakál Budapest és Bukarest között. INTERPRESS MAGAZIN XXXIII. 10. sz. 2013. okt. 60-66.

44)Terrorszervezet vagy titkosszolgálat? A Securitate kettős arca. IPM XXXIII. 12. sz. 2013. dec. 52-57.

45)Pentru Ungaria e greu să treacă peste trecutMagazin Istoric, Decembrie 2014, 9-14.

46)Prerokovaná revolúcia. Maďarsko v rokoch 1988-1990. HISTORICKA REVUE 11: (60), 34-39.

47)Gulag a szomszédban. Kitelepítések, börtönök és munkatáborok a kommunista Romániában. INTERPRESS MAGAZIN, XXXIV, 2/2014, 48-53.

48)Szabályzott emberkereskedelem. a Securitate titkos ügyletei Izraellel és Nyugat-Németországgal.INTERPRESS MAGAZIN, XXXIV, 8/2014, 60-65.

49)Per l’Ungheria il passato stenta a passare. LIMES. Rivista italiana di geopolitica, 5/2014, 95-102.

50)L’antieuropeo in nome dell’Europa. Orbán non è un clone di Putin. LIMES. Rivista italiana di geopolitica, 12/2017, 211-218.

51)Guardato da vicino Visegrád è un mosaico. LIMES. Rivista italiana di geopolitica, 4/2018, 141-148.