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BRESSAN Edoardo

eduardo.bressan@unimi.it

BIOGRAFIA

Attività didattica

Edoardo Bressan, nato il 6 agosto 1953 a Tricesimo in provincia di Udine, ha preso servizio, in qualità di ricercatore, il 17 gennaio 1984 presso l’Istituto di Storia medioevale e moderna – ora Dipartimento di Scienze della Storia e della documentazione storica (Medioevo, Età Moderna, Età Contemporanea) – della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano ed è stato confermato in ruolo dal 17 gennaio 1987. Ha collaborato all’attività delle cattedre di Storia contemporanea, Storia della Chiesa e Storia delle dottrine politiche, seguendo lo svolgimento di numerose tesi di laurea e curando diverse attività seminariali. Per gli anni accademici 1990/1991, 1991/1992, 1992/1993 gli è stato affidato il corso d’insegnamento di Storia contemporanea presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Brescia, per gli anni 1993/1994, 1994/1995, 1995/1996 l’insegnamento di Storia del Risorgimento presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano, per l’anno 1996/1997 l’insegnamento di Storia contemporanea presso la medesima Facoltà, per l’anno 1997/1998 l’insegnamento di Storia del Risorgimento presso la medesima Facoltà, per gli anni 1998/1999 e 1999/2000 l’insegnamento di Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano per il corso di laurea in Storia. Dalla stessa Facoltà di Lettere e Filosofia è stato chiamato in ruolo come professore associato per il raggruppamento scientifico-disciplinare M-STO/04 (Storia contemporanea), prendendo servizio l’8 marzo 2001, ed è confermato in ruolo dall’8 marzo 2004.
Per l’anno accademico 2000-2001 ha portato a termine, nel secondo semestre, l’insegnamento di Storia contemporanea, già conferitogli per affidamento per il corso di laurea in Storia, avente per argomento monografico Il Welfare State nella storia del Novecento, e ha coordinato un seminario di approfondimento su Azione caritativa e azione sociale nell’Italia contemporanea. Con l’avvio del nuovo ordinamento ha quindi afferito al corso di laurea in Scienze umanistiche per la comunicazione, insegnando la medesima materia. Trattandosi di un corso di base rivolto agli studenti del primo anno, esso riserva uno spazio ad una trattazione generale, prevedendo specifici momenti di verifica, ma al tempo stesso comprende una parte monografica che ha avuto per oggetto nell’anno accademico 2001-2002 Il sistema politico italiano nel Novecento, nel 2002-2003 Il fascismo nella storia del Novecento italiano, nel 2003-2004 “Welfare State” e società contemporanea, nel 2004/2005 “Welfare State” italiano e società contemporanea: le origini, l’evoluzione, la crisi. All’interno del corso di Scienze umanistiche per la comunicazione svolge la funzione di tutor per gli studenti del Curriculum B (Teorie e metodi della comunicazione storico-sociale).
Nell’anno accademico 2003-2004 il professor Edoardo Bressan ha tenuto altresì per affidamento un modulo dell’insegnamento di Didattica della storia per il corso di laurea in Scienze storiche, sul tema Modelli politici e società contemporanea fra ’800 e ’900, nel quadro dell’argomento generale del corso su I tempi del mondo. Quali periodizzazioni per una nuova didattica della storia. Per l’anno 2004/2005 svolge lo stesso modulo quale compito didattico aggiuntivo conferitogli dal Consiglio di coordinamento didattico di Scienze storiche, sul tema Il mondo contemporaneo: possibili percorsi di lettura, all’interno dell’argomento complessivo su Periodizzazione e nuclei tematici dal Medioevo all’età contemporanea.
Durante il triennio ha seguito numerose tesi di laurea di studenti dell’ordinamento quadriennale, anche in rapporto con gli altri docenti di Storia contemporanea, su argomenti di storia dell’assistenza, della sanità, del cattolicesimo moderno e contemporaneo, in riferimento sia all’ambito lombardo sia a quello nazionale. Ha seguito altresì un primo gruppo di tesi triennali per il corso di Scienze umanistiche per la comunicazione, su temi riguardanti l’Italia contemporanea e l’atteggiamento dell’opinione pubblica.
Dal 2001 tiene l’insegnamento di storia contemporanea presso la Scuola interuniversitaria lombarda per l’insegnamento secondario – Sezione di Milano, nell’anno 2001/2002 per l’Indirizzo linguistico-letterario e negli anni 2002/2003, 2003/2004, 2004/2005 per l’Indirizzo di Scienze umane.
Fa parte del Collegio dei docenti del dottorato di ricerca Società europea e vita internazionale nell’età moderna e contemporanea dell’Università degli Studi di Milano e ha svolto alcuni interventi nei cicli di lezione annualmente previsti.

Compiti istituzionali

Il professor Edoardo Bressan afferisce al Dipartimento di Scienze della Storia e della documentazione storica (Medioevo, Età moderna, Età contemporanea) dell’Università degli Studi di Milano. Dal 2002 svolge la funzione di vicedirettore del Dipartimento ed è membro della Giunta del Dipartimento.
Dall’anno accademico 2002-2003 fa parte del Comitato Disabilità e Handicap della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Collaborazioni scientifiche

Edoardo Bressan è membro del Centro studi, ricerche e documentazione su carità, assistenza e beneficenza nel Bresciano, del Centro italiano di storia sanitaria e ospitaliera (CISO), dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, della Società italiana di studi sul secolo XVIII, della Società storica lombarda ed è socio corrispondente dell’Accademia di San Carlo di Milano e dell’Ateneo di scienze, lettere ed arti di Bergamo. Fa parte del Comitato di redazione del “Bollettino dell’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia” e del Comitato scientifico di “Civiltà bresciana” e di “Linea tempo”, pubblicazione, quest’ultima, rivolta al mondo della scuola secondaria; è membro del Comitato scientifico per la promozione culturale dell’Opera Pia Misericordia Maggiore di Bergamo.

Attività di ricerca

L’attività di ricerca del professor Edoardo Bressan si è sviluppata in tre direzioni. La prima ha riguardato l’evoluzione delle politiche sociali dall’ultima fase settecentesca dell’antico regime alla società contemporanea, in rapporto ai soggetti pubblici e privati nonché alla dimensione civile e religiosa. Con particolare riferimento all’assistenza e alla sanità pubblica, all’interno dello sviluppo economico e sociale dell’Italia e della Lombardia, si è cercato di cogliere il passaggio da un “sistema di carità” ancora operante nel XVIII secolo a un “sistema di pubblica beneficenza” regolata dalla legge e quindi a un’estensione degli interventi sulla base dei diritti di cittadinanza e nella prospettiva di una società assistita. Oggetto specifico di riflessione è stato anche il dibattito storiografico in proposito, a sua volta rivelatore di interessi generali.
Un secondo filone di ricerca, correlato al precedente, è stato quello dello studio delle istituzioni politiche e sociali della “Lombardia veneta” e della sua componente alpina, con particolare riferimento alla città e al territorio di Bergamo. La fine della società tradizionale è stata vista quale premessa di un sistema di relazioni incentrato sullo Stato moderno, ma che deve pur sempre riferirsi a modelli precedenti e più radicati di sociabilità.
Il legame fra l’azione della Chiesa cattolica e la società europea ha rappresentato un ulteriore ambito di ricerca, il primo affrontato in ordine di tempo e in più occasioni ripreso, con particolare attenzione al periodo tra la fine dell’Ottocento e la ricostruzione successiva al 1945. Sono state altresì oggetto di attenzione alcune figure rilevanti della Chiesa italiana, fra le quali Angelo Roncalli.
I temi già affrontati in occasione della tesi di laurea hanno fornito l’oggetto del saggio Mito di uno Stato cattolico e realtà del regime: per una lettura dell’“Osservatore Romano” alla vigilia della Conciliazione, apparso in “Nuova rivista storica”, LXIV (1980), pp. 81-128. L’argomento è stato ripreso nel successivo contributo su L’“Osservatore Romano” e le relazioni internazionali della Santa Sede (1917-1922), uscito negli atti del convegno su Benedetto XV e la pace. 1918, a cura di Giorgio Rumi, Brescia, Morcelliana, 1990, pp. 233-253. Sono state redatte alcune voci biografiche per il Dizionario storico del movimento cattolico in Italia 1860-1980, diretto da Francesco Traniello e Giorgio Campanini, vol. III, Le figure rappresentative, Casale Monferrato, Marietti, 1984. Più recente è un contributo su L’Europa dal fallimento della CED ai trattati di Roma nelle riviste gesuitiche di Italia, Francia e Inghilterra, al volume Il fattore religioso nell’integrazione europea (a cura di Alfredo e Jean-Dominique Durand, Milano, Edizioni Unicopli, 1999, pp. 295-309).
Fra i primi studi rivolti alla storia dell’assistenza e della sanità pubblica, è da segnalare il lavoro, particolarmente riferito al contesto lombardo, L’“Hospitale” e i poveri. La storiografia sull’assistenza. L’Italia e il “caso lombardo”, Milano, NED, 1981. Un aggiornamento per gli anni successivi è rappresentato dalla relazione presentata, con Maria Luisa Betri, al convegno “Dalla carità all’assistenza. Studi, metodi, fonti 1978-1988” (Torino, 21-22 ottobre 1988) su Dieci anni di studi lombardi di storia assistenziale e sanitaria in età moderna e contemporanea (1978-1988), apparsa in “Sanità scienza e storia”, n. 1/1989, pp. 109-138. Sempre nel quadro di una riflessione sulla storiografia italiana in argomento, è stata condotta una ricerca sull’opera di Angelo Roncalli (Angelo Roncalli storico della carità, in Studi e memorie. Cultura e spiritualità in Bergamo nel tempo di Papa Giovanni XXIII, Bergamo, VELAR, 1983, pp. 145-156).
Un’ampia indagine è stata nel frattempo svolta sulla vita e la cultura sociale in Lombardia dalla crisi dell’antico regime alla Restaurazione, affrontando novità e contraddizioni di un articolato intervento pubblico. Si è così arrivati alla pubblicazione del volume antologico, con introduzione e note, su Povertà e assistenza in Lombardia nell’età napoleonica, Milano – Roma – Bari, Cariplo – Laterza, 1985. Un ulteriore approfondimento di questi temi è altresì nel contributo agli atti del convegno Veneto e Lombardia tra rivoluzione giacobina ed età napoleonica. Economia, territorio, istituzioni, su L’assistenza pubblica dalla Cisalpina al Regno (a cura di Giovanni Luigi Fontana e Antonio Lazzarini, Milano – Roma – Bari, Cariplo – Laterza, 1992, pp. 576-596, poi ripreso e ampliato all’interno del volume di Edoardo Bressan, Carità e riforme sociali nella Lombardia moderna e contemporanea. Storia e problemi, Milano, NED, l998) e in quello al convegno dedicato a Pavia e i suoi territori storici in età francese, su L’assistenza fra utopia rivoluzionaria e regime napoleonico (1796-1808) (“Annali di storia pavese”, n. 21/1992, pp. 269-281).
Una prospettiva d’insieme sull’evoluzione del sistema assistenziale e sanitario è stata delineata in due saggi contenuti in Vita civile degli Italiani. Società, economia, cultura materiale, rispettivamente nel vol. IV, Ambiente e società alle origini dell’Italia contemporanea 1700-1850, a cura di Lucio Gambi, Milano, Electa, 1990 (Dall’assistenza alla cura: i mutamenti del sistema ospedaliero, pp. 148-157) e nel vol. VI, Trasformazioni economiche mutamenti sociali e nuovi miti collettivi 1920-1960, a cura di Giorgio Rumi, Milano, Electa, 1991 (Dalla carità al “Welfare State”, pp. 106-117).
Sono stati altresì approfonditi, di queste tematiche, alcuni aspetti inerenti al rapporto fra società civile e società religiosa. Dopo una messa a punto su Azione caritativa e sociale nell’età moderna e contemporanea, in Chiesa e società. Appunti per una storia delle diocesi lombarde (“Storia religiosa della Lombardia”, I), a cura di Adriano Caprioli, Antonio Rimoldi, Luciano Vaccaro, Brescia, La Scuola, 1986, pp. 293-304, è stato preparato un contributo su Chiesa milanese e assistenza nell’età delle riforme, per il volume collettivo Ricerche sulla Chiesa di Milano nel Settecento, a cura di Antonio Acerbi e Massimo Marcocchi, Milano, Vita e Pensiero, 1988, pp. 150-179. Sono poi uscite le relazioni su Chiesa ed educazione a Milano: dalle “Amicizie” alle nuove congregazioni, presentata al convegno del 1991 su Chiesa e prospettive educative in Italia tra Restaurazione e Unificazione (a cura di Luciano Pazzaglia, Brescia, La Scuola, 1994, pp. 395-416) e quella su Giustizia e povertà nel pensiero di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, al convegno del 1996 su Diritto alla vita e debito estero (a cura di Pierangelo Catalano, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1997, pp. 39-51).
Il rapporto fra cattolici e Italia liberale, dalla “gran legge” sulle opere pie del 1862 alla riforma crispina del 1890, è stato preso in esame nel contributo su I cattolici milanesi di fronte al nuovo ordinamento, apparso in Le riforme crispine, vol. IV, Amministrazione sociale (“Archivio ISAP”, n.s., n. 6), Milano, Giuffrè, 1990, pp. 229-261. Il legame fra società civile e società religiosa è stato oggetto di altri interventi, inseriti, con diversi approfondimenti, nel volume Carità e riforme sociali nella Lombardia moderna e contemporanea prima richiamato, come pure di successivi approfondimenti su singole figure e istituzioni.
Ha collaborato in varie occasioni a “Sanità scienza e storia”, semestrale del CISO, di cui con altri è stato redattore. Con Maria Luisa Betri ha curato l’organizzazione scientifica del “III Congresso italiano di storia ospedaliera” del 1990, di cui sono apparsi gli atti (Gli ospedali in area padana fra Settecento e Novecento, a cura di Maria Luisa Betri e Edoardo Bressan, Milano, Franco Angeli, 1992; nel volume vi è un contributo di Edoardo Bressan su Storia ospedaliera e storia della carità. Alle origini del CISO, pp. 27-43). Ha fatto altresì parte della Segreteria scientifica del convegno del 1994 su Politica, vita religiosa, carità: Milano nel primo Settecento (a cura di Marco Bona Castellotti, Edoardo Bressan, Paola Vismara, Milano, Jaca Book, 1997), presentando una relazione su Carità e riforma sociale nel Settecento lombardo (ivi, pp. 235-255), e del successivo convegno del 1997 su Cultura, religione e trasformazione sociale. Milano e la Lombardia dalle Riforme all’Unità (a cura di Marco Bona Castellotti, Edoardo Bressan, Camillo Fornasieri, Paola Vismara, Milano, Franco Angeli, 2001), per i cui atti ha scritto l’Introduzione (ivi, pp. 9-11).
Per il Dizionario della Chiesa ambrosiana (Milano, NED, 1987-1993, 6 voll.) ha coordinato la sezione “Istituzioni e opere assistenziali”, redigendo diverse voci. Per i volumi di aggiornamento della “Storia di Milano” della Fondazione Treccani degli Alfieri ha fatto parte del Comitato direttivo e ha pubblicato un contributo su La carità ambrosiana fra società religiosa e società civile (Storia di Milano, vol. XVIII, Il Novecento, t. II, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, 1996, pp. 555-572). Sono seguiti altresì un vasto lavoro di ricerca su un protagonista della storia ambrosiana e sulla grande istituzione da lui diretta all’interno del sistema assistenziale pubblico (Luigi Moneta un prete ambrosiano per un miracolo di carità, a cura di Edoardo Bressan, Milano, Vita e Pensiero, 1996) e, con Maria Bocci, un censimento delle istituzioni assistenziali d’ispirazione religiosa a Milano (Istituzioni assistenziali d’ispirazione cristiana nella città di Milano. Censimento descrittivo (al 1993), a cura di Edoardo Bressan e Maria Bocci, Milano, Regione Lombardia, Settore cultura e informazione-Servizio biblioteche e beni librari e documentari – Fondazione Luigi Moneta, 1995).
Due contributi sono apparsi per la Storia economica e sociale di Bergamo: per il vol. IV, Dalla fine del Settecento all’avvio dello Stato unitario, a cura di Alberto Cova, Bergamo, Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo, 1994 (Le istituzioni del sociale, pp. 109-135); e per il vol. V, Fra Ottocento e Novecento, t. I, Tradizione e modernizzazione, a cura di Vera Zamagni e Sergio Zaninelli, ivi, 1996 (Le istituzioni del sociale dall’Unità agli anni Trenta, pp. 150-181). È quindi uscito il lavoro d’insieme sulla storia dell’assistenza in Lombardia, Carità e riforme sociali nella Lombardia moderna e contemporanea. Storia e problemi, Milano, NED, 1998 (“Archivio Ambrosiano”, LXXVI). L’intento è stato quello di delineare il rapporto fra l’evoluzione delle istituzioni sociali e caritative e le scelte e gli orientamenti ideali che ne costituiscono il necessario riferimento.
Un interesse significativo è stato di nuovo rivolto alle vicende della “Lombardia veneta” e della realtà bergamasca, fra il secondo Settecento e la società moderna. Nel volume su La formazione della Lombardia contemporanea, a cura di Giorgio Rumi, è apparso un contributo su La Lombardia veneta. Organizzazione sociale e governo del territorio (Milano – Roma – Bari, Cariplo – Laterza, 1998, pp. 15-58). Ad aspetti più riferiti al dibattito in argomento è stato poi dedicato il saggio su Gli interventi sociali nella Restaurazione fra Chiesa e Stato: la riflessione di Rosmini, negli atti del convegno Brescia 1849. Il popolo in rivolta, a cura di Sergio Onger, Brescia, Morcelliana, 2001, pp. 255-266.
È stata oggetto di studio anche la Valcamonica, in un primo tempo con una ricerca di storia locale (Un paese, una storia, in Temù. Un paese, una storia, Milano, NED, 1987, pp. 7-51), mentre è successivamente apparso un profilo dedicato a uno storico delle istituzioni civili e religiose (Don Sina storico: un’ipotesi di lettura, in Atti del convegno di studio in ricordo di don Alessandro Sina. Esine, 19 febbraio 1994, Breno, Fondazione Camunitas, 1996, pp. 52-63). Di recente è stato pubblicato un più ampio intervento su Le istituzioni di Valle dopo la Rivoluzione (in Alle frontiere di San Marco: la Valle Camonica, ivi, 2000, pp. 70-89), in cui si affronta il problema delle proprietà e delle istituzioni comunitarie (le “vicinie”) in rapporto allo Stato moderno e alla legislazione ottocentesca, questione ulteriormente ripresa per quanto riguarda il secolo scorso (Vita civile e istituzioni comunitarie in Valle Camonica dal fascismo alla democrazia, in La Valle Camonica nella storia del Novecento, ivi, 2002, pp. 74-89).
Alle trasformazioni napoleoniche è stata rivolta la relazione al convegno “Forme di povertà e innovazioni istituzionali in Italia dal Medioevo ad oggi” (Bologna, 27-29 maggio 1999), a proposito di Eliminazione del controllo religioso sull’assistenza e creazione delle Congregazioni di carità in età napoleonica (in Povertà e innovazioni istituzionali in Italia. Dal Medioevo ad oggi, a cura di Vera Zamagni, Bologna, Il Mulino, 2000, pp. 441-453). Al tema delle origini di un moderno sistema assistenziale, nei suoi molteplici risvolti, ha dedicato, al convegno su “L’Arcidiocesi di Gorizia dall’istituzione alla fine dell’Impero asburgico” (Gorizia, 29 novembre-1° dicembre 2001), il proprio contributo su Chiesa e Stato in Austria nell’Ottocento (in L’Arcidiocesi di Gorizia dall’istituzione alla fine dell’Impero asburgico, a cura di Joško Vetrih, Gorizia, Istituto di storia sociale e religiosa – Forum, 2002, pp. 43-50). Successivamente è intervenuto al convegno “La formazione del primo Stato italiano e Milano capitale 1802-1814” (Milano, 13-16 novembre 2002), con una relazione su La politica sociale tra Stato e Chiesa.
Si è occupato dell’attività sociale e sanitaria dell’Ordine di Malta, con l’intervento su L’attività ospedaliera al III Convegno internazionale di Studi melitensi su “Gli Archivi per la storia del Sovrano Militare Ordine di Malta” (Taranto, 18-21 ottobre 2001) e ha curato, con Maria Luisa Betri, il volume Cura e intervento sociale nel Cremonese tra Otto e Novecento. Cent’anni dell’Istituto ospedaliero di Sospiro (1897-1997), Milano, Franco Angeli, 2001.
Ha di recente svolto alcune considerazioni storiografiche su Le insorgenze nell’Italia settentrionale. Alcune riflessioni, per le giornate di studio di Bellinzona (13-14 marzo 2003) e Losanna (11 aprile 2003), ora in Creare un nuovo cantone all’epoca delle rivoluzioni. Ticino e Vaud nell’Europa napoleonica 1798-1815. Créer un nouveau canton à l’ère des révolutions. Tessin et Vaud dans l’Europe napoléonienne 1798-1815, a cura di Fabrizio Panzera, Élisabeth Salvi, Danièle Tosato Rigo, Bellinzona – Losanna, Bollettino Storico della Svizzera Italiana – Revue Historique Vaudoise, 2004, pp. 141-151.
Alla realtà del territorio comense è stato dedicato il saggio Vita religiosa e sociale per il vol. V della Storia di Como. Dall’età di Volta all’epoca contemporanea (1750-1950), Como, Storia di Como srl, 2002, t. I, pp. 169-198, mentre con Alberto Longatti è stato curato il volume La Ca’ d’Industria a Como. Due secoli di solidarietà (Como, Nodo libri, 2001). Al tempo stesso è stata presa in considerazione l’opera svolta da don Luigi Guanella in rapporto al territorio di Como, della Valchiavenna e della Valtellina (Luigi Guanella: la figura e le origini di un’opera, in Don Guanella e Roma. Cento anni della presenza dell’Opera 1903-2003. Atti del Convegno di Studi Storici. Roma 20,21, 22 Novembre 2003. Pontificia Università Urbaniana, a cura di Francesca Bucci e Fabrizio Fabrizi, Roma, Nuove Frontiere Editrice, 2004, pp. 25-37).
Sono state approfondite altre figure del cattolicesimo lombardo contemporaneo, quella del giovane Angelo Giuseppe Roncalli, con il contributo su Il Giornale dell’anima di Angelo Giuseppe Roncalli. Gli anni della formazione fra Otto e Novecento, nel volume Scritture di desiderio e di ricordo. Autobiografie, diari, memorie tra Settecento e Novecento, a cura di Maria Luisa Betri e Daniela Maldini Chiarito (Milano, Franco Angeli, 2002, pp. 415-423), e quella di Luigi Talamoni, che ebbe un significativo ruolo anche dal punto di vista civile e culturale, con un saggio, Un prete ambrosiano, apparso nel recente volume miscellaneo Un santo per Monza. Scritti per la beatificazione di monsignor Luigi Talamoni (Monza, Società di Studi monzesi, 2003, pp. 59-74). In particolare a don Carlo Gnocchi – figura di grandissimo rilievo in questo e in altri campi della vita civile dal fascismo alla ricostruzione democratica – è stato dedicato un profilo biografico e critico (Giorgio Rumi, Edoardo Bressan, Don Carlo Gnocchi: Vita e opere di un grande imprenditore della carità, Milano, Mondadori, 2002; di Edoardo Bressan sono i capitoli II, III e IV).
Ad un esame della società milanese del Novecento, presa in considerazione anche in alcuni interventi a proposito di specifiche istituzioni, è dedicato il contributo su La proposta milanese di élites e modelli sociali (in Storia della Lombardia. 2. Dal Seicento a oggi, a cura di L. Antonielli e G. Chittolini, Roma – Bari, Laterza, 2003). Ad esso ha fatto seguito un approfondimento a proposito di un importante docente e studioso dell’Ateneo milanese, considerato nelle sue relazioni con la politica cittadina e italiana (Il rapporto con Milano, in Achille Vogliano cinquant’anni dopo, I, a cura di C. Gallazzi e L. Lehnus, Milano, Cisalpino – Istituto Editoriale Universitario, 2003). È anche in corso di pubblicazione un saggio sulla parte novecentesca di un’ampia storia dell’Istituto Lombardo, che ha per oggetto le vicende istituzionali del sodalizio e le sue figure più rappresentative, spesso di rilievo nazionale (L’Istituto Lombardo dalla Grande Guerra al terzo millennio, in Storia dell’Istituto Lombardo – Accademia di Scienze e Lettere). Altri contributi hanno riguardato diverse istituzioni assistenziali della città ed è stata curata l’organizzazione della mostra “La scienza della carità: Milano 1760-1860” (Istituto dei Ciechi di Milano, 22 ottobre-21 novembre 2003).
L’attività di ricerca si è di recente indirizzata alla storia del Welfare State italiano fra gli anni trenta e gli anni settanta del Novecento, con particolare attenzione al rapporto con le culture politiche dell’Italia repubblicana. Dopo alcune considerazioni d’insieme (Per una storia del Welfare State italiano, in Studi di storia moderna e contemporanea in onore di monsignor Antonio Fappani, a cura di S. Onger e M. Taccolini, Brescia, Grafo – La Voce del Popolo, 2003), è stato condotto un primo approfondimento storiografico con la relazione su Continuità e fratture nella storiografia sull’assistenza nell’Italia contemporanea, presentata al convegno su “L’assistenza nell’Italia repubblicana (1945-1968). Orientamenti politico-culturali e ordinamento” (Roma, 6-7 febbraio 2004). In questa prospettiva è d’imminente pubblicazione il volume Le radici del Welfare State fra politica e religione, presso l’editrice CUEM di Milano, che esamina la realtà italiana dal Settecento al Novecento in rapporto ai molteplici riferimenti di ordine politico, culturale e religioso che hanno segnato gli interventi sociali e l’idea di cittadinanza.

Milano, 7 dicembre 2005

PUBBLICAZIONI

1. Mito di uno Stato cattolico e realtà del regime: per una lettura dell’“Osservatore Romano” alla vigilia della Conciliazione, in “Nuova rivista storica”, LXIV (1980), pp. 81-128.

2. L’“Hospitale” e i poveri. La storiografia sull’assistenza: l’Italia e il “caso lombardo”. Presentazione di Giorgio Rumi, Milano, NED, 1981.

3. Angelo Roncalli storico della carità, in Studi e memorie. Cultura e spiritualità in Bergamo nel tempo di Papa Giovanni XXIII, Bergamo, VELAR, 1983, pp. 145-156.

4. Povertà e assistenza in Lombardia nell’età napoleonica, Milano – Roma – Bari, Cariplo – Laterza, 1985.

5. Azione caritativa e sociale nell’età moderna e contemporanea, in Chiesa e società. Appunti per una storia delle diocesi lombarde (“Storia religiosa della Lombardia”, I), a cura di Adriano Caprioli, Antonio Rimoldi, Luciano Vaccaro, Brescia, La Scuola, 1986, pp. 293-304.

6. Un paese, una storia, in Temù. Un paese, una storia, Milano, NED, 1987, pp. 7-51.

7. Chiesa milanese e assistenza nell’età delle riforme, in Ricerche sulla Chiesa di Milano nel Settecento, a cura di Antonio Acerbi e Massimo Marcocchi, Milano, Vita e Pensiero, 1988, p. 150-179.

8. L’assistenza dei malati a domicilio, in L’opera di don Luigi Guanella. Le origini e gli sviluppi nell’area lombarda, Como, Amministrazione provinciale di Como, 1988, pp. 155-171.

9. Dieci anni di studi lombardi di storia assistenziale e sanitaria in età moderna e contemporanea (1978-1988), in “Sanità scienza e storia”, 1989, n. 1, pp. 109-138 (con Maria Luisa Betri; di Edoardo Bressan sono le pp. 109-118, 132-138).

10. Dall’assistenza alla cura: i mutamenti del sistema ospedaliero, in Ambiente e società alle origini dell’Italia contemporanea 1700-1850 (Vita civile degli Italiani. Società, economia, cultura materiale, IV), a cura di Lucio Gambi, Milano, Electa, 1990, pp. 148-157.

11. L’“Osservatore Romano” e le relazioni internazionali della Santa Sede (1917-1922), in Benedetto XV e la pace. 1918, a cura di Giorgio Rumi, Brescia, Morcelliana, 1990, pp. 233-253.

12. I cattolici milanesi di fronte al nuovo ordinamento, in Le riforme crispine, vol. IV, Amministrazione sociale (“Archivio ISAP”, n.s., n. 6), Milano, Giuffrè, 1990, pp. 229-261.

13. Dalla carità al “Welfare State”, in Trasformazioni economiche mutamenti sociali e nuovi miti collettivi 1920-1960 (Vita civile degli Italiani. Società, economia, cultura materiale, VI), a cura di Giorgio Rumi, Milano, Electa, 1991, pp. 106-117.

14. Gli ospedali in area padana fra Settecento e Novecento. Atti del III Congresso italiano di storia ospedaliera, a cura di Maria Luisa Betri e Edoardo Bressan, Milano, Franco Angeli, 1992; ivi il contributo Storia ospedaliera e storia della carità. Alle origini del CISO, pp. 27-43.

15. L’assistenza fra utopia rivoluzionaria e regime napoleonico (1796-1808), in “Annali di storia pavese”, 1992, n. 21, pp. 269-281.

16. Chiesa ed educazione a Milano: dalle “Amicizie” alle nuove congregazioni, in Chiesa e prospettive educative in Italia tra Restaurazione e Unificazione, a cura di Luciano Pazzaglia, Brescia, La Scuola, 1994, pp. 395-416.

17. Le istituzioni del sociale, in Storia economica e sociale di Bergamo, [vol. IV], Dalla fine del Settecento all’avvio dello Stato unitario, a cura di Alberto Cova, Bergamo, Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo, 1994, pp. 109-135.

18. Luigi Moneta un prete ambrosiano per un miracolo di carità, a cura di Edoardo Bressan, Milano, Vita e Pensiero, 1996; ivi le Note conclusive, pp. 239-248.

19. La carità ambrosiana fra società religiosa e società civile, in Storia di Milano, vol. XVIII, Il Novecento, t. II, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, 1996, pp. 555-572.

20. Le istituzioni del sociale dall’Unità agli anni Trenta, in Storia economica e sociale di Bergamo, vol. V, Fra Ottocento e Novecento, t. I, Tradizione e modernizzazione, a cura di Vera Zamagni e Sergio Zaninelli, Bergamo, Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo, 1996, pp. 150-181.

21. Don Sina storico: un’ipotesi di lettura, in Atti del convegno di studio in ricordo di don Alessandro Sina. Esine, 19 febbraio 1994, Breno, Fondazione Camunitas, 1996, pp. 52-63 (“Quaderni della Fondazione Camunitas”, 1).

22. Giustizia e povertà nel pensiero di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, in Diritto alla vita e debito estero, a cura di Pierangelo Catalano, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1997, pp. 39-51.

23. Politica, vita religiosa, carità. Milano nel primo Settecento, a cura di Marco Bona Castellotti, Edoardo Bressan, Paola Vismara, Milano, Jaca Book, 1997; ivi il contributo Carità e riforma sociale nel Settecento lombardo, pp. 235-255.

24. La Lombardia veneta. Organizzazione sociale e governo del territorio, in La formazione della Lombardia contemporanea, a cura di Giorgio Rumi, Milano – Roma – Bari, Cariplo – Laterza, 1998, pp. 15-58.

25. Carità e riforme sociali nella Lombardia moderna e contemporanea. Storia e problemi, Milano, NED, 1998 (“Archivio ambrosiano”, LXXVI).

26. L’Europa dal fallimento della CED ai trattati di Roma nelle riviste gesuitiche di Italia, Francia e Inghilterra, in Il fattore religioso nell’integrazione europea, a cura di Alfredo Canavero e Jean-Dominique Durand, Milano, Unicopli, 1999, pp. 295-309.

27. Classe dirigente e interventi sociali dalla “gran legge” del 1862 alla riforma crispina, in Milano 1848-1898. Ascesa e trasformazione della capitale morale, a cura di Rosanna Pavoni e Cesare Mozzarelli, Venezia – Milano, Marsilio – Museo Bagatti Valsecchi, 2000, pp. 125-136.

28. Le istituzioni di Valle dopo la Rivoluzione, in Alle frontiere di San Marco: la Valle Camonica, Breno, Fondazione Camunitas, 2000, pp. 70-89 (“Studi e testi della Fondazione Camunitas”, 1).

29. Eliminazione del controllo religioso sull’assistenza e creazione delle Congregazioni di carità in epoca napoleonica, in Povertà e innovazioni istituzionali in Italia. Dal Medioevo ad oggi, a cura di Vera Zamagni, Bologna, Il Mulino, 2000, pp. 441-453.

30. Cultura, religione e trasformazione sociale. Milano e la Lombardia dalle Riforme all’Unità, a cura di Marco Bona Castellotti, Edoardo Bressan, Camillo Fornasieri, Paola Vismara, Milano, Franco Angeli, 2001, ivi l’Introduzione, pp. 9-11.

31. La Congregazione di Carità, l’Eca e le Opere pie amministrate dall’ente (1862-1978) e I ricoveri in Lombardia tra Otto e Novecento, in Amministrazione delle Ipab ex Eca di Milano, Il tesoro dei poveri. Il patrimonio artistico delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (ex Eca) di Milano, a cura di Marco G. Bascapè, Paolo M. Galimberti, Sergio Rebora, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2001, pp. 204-207; pp. 302-304.

32. Gli interventi sociali nella Restaurazione fra Chiesa e Stato: la riflessione di Rosmini, in Brescia 1849. Il popolo in rivolta, a cura di Sergio Onger, Brescia, Morcelliana, 2001, pp. 255-266.

33. Vita civile e istituzioni comunitarie in Valle Camonica dal fascismo alla democrazia, in La Valle Camonica nella storia del Novecento, Breno, Fondazione Camunitas, 2002, pp. 74-89 (“Studi e testi della Fondazione Camunitas”, 2).

34. Alle origini della comunicazione religiosa: l’azione missionaria nella Lombardia del primo Ottocento, in Storia della comunicazione in Italia: dalle Gazzette a Internet, a cura di Angelo Varni, Bologna, Il Mulino, 2002, pp. 31-48.

35. Don Carlo Gnocchi. Vita e opere di un grande imprenditore della carità, Milano, Mondadori, 2002 (con Giorgio Rumi; di Edoardo Bressan sono i capitoli II, III e IV, pp. 35-283).

36. Vita religiosa e sociale, in Storia di Como, vol. V, t. I, dall’età di Volta all’epoca contemporanea (1750-1950), Como, Storia di Como srl, 2002, pp. 169-198.

37. Chiesa e Stato in Austria nell’Ottocento, in L’Arcidiocesi di Gorizia dall’istituzione alla fine dell’Impero asburgico, a cura di Joško Vetrih, Gorizia, Istituto di storia sociale e religiosa – Forum, 2002, pp. 43-50.

38. Il Giornale dell’anima di Angelo Giuseppe Roncalli. Gli anni della formazione fra Otto e Novecento, in Scritture di desiderio e di ricordo. Autobiografie, diari, memorie tra Settecento e Novecento, a cura di Maria Luisa Betri e Daniela Maldini Chiarito, Milano, Franco Angeli, 2002, pp. 415-423.

39. La proposta milanese di élites e modelli sociali, in Storia della Lombardia. 2. Dal Seicento a oggi, a cura di Livio Antonielli e Giorgio Chittolini, Roma – Bari, Laterza, 2003, pp. 170-184.

40. Per una storia del Welfare State italiano, in Studi di storia moderna e contemporanea in onore di monsignor Antonio Fappani, a cura di Sergio Onger e Mario Taccolini, Brescia, Grafo – La Voce del Popolo, 2003, pp. 13-22.

41. Il rapporto con Milano, in Achille Vogliano cinquant’anni dopo, I, a cura di Claudio Gallazzi e Luigi Lehnus, Milano, Cisalpino – Istituto Editoriale Universitario, 2003, pp. 255-276.

42. Un prete ambrosiano, in Un santo per Monza. Scritti per la beatificazione di monsignor Luigi Talamoni, Monza, Società di Studi Monzesi, 2003, pp. 59-74.

43. Le insorgenze nell’Italia settentrionale. Alcune riflessioni, in Creare un nuovo cantone all’epoca delle rivoluzioni. Ticino e Vaud nell’Europa napoleonica 1798-1815. Créer un nouveau canton à l’ère des révolutions. Tessin et Vaud dans l’Europe napoléonienne 1798-1815, a cura di Fabrizio Panzera, Élisabeth Salvi, Danièle Tosato-Rigo, Bellinzona – Losanna, Bollettino Storico della Svizzera Italiana (Edizioni Salvioni, Bellinzona) – Revue Historique Vaudoise (Editions du Zèbre, Prahins), 2004, pp. 141-151.

44. Luigi Guanella: la figura e le origini di un’opera, in Don Guanella e Roma. Cento anni della presenza dell’Opera 1903-2003. Atti del Convegno di Studi Storici. Roma, 20, 21, 22 Novembre 2003. Pontificia Università Urbaniana, a cura di Francesca Bucci e Fabrizio Fabrizi, Roma, Nuove Frontiere Editrice, 2004, pp. 25-37.