
Anna Dolce è attualmente dottoranda di ricerca in Scienze Umanistiche (settore disciplinare M-STO-04) presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali dell’Università di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE). La sua ricerca di dottorato è intitolata Lo spazio pubblico europeo alla prova dei femminismi islamici all’inizio del XXI secolo ed è svolta sotto la supervisione del professor Alfonso Botti e del co-tutor Vincenzo Pacillo.
Nel 2023 ha vinto una borsa Erasmus, svolgendo un periodo di studio presso la Sorbonne Université di Parigi. Nel 2022, ha condotto un soggiorno di ricerca presso l’École Pratique des Hautes Études (EPHE) e il Groupe Sociétés, Religions, Laïcités (GSRL).
Nel 2020 ha conseguito con lode un Master di II livello in Public History presso UNIMORE, discutendo una tesi dal titolo Public history e Centro Documentazione Donna. From Revolution to Evolution, con relatore Lorenzo Bertucelli. Nel 2019, ha ottenuto con lode la laurea magistrale in Antropologia e Storia del Mondo Contemporaneo, con una tesi intitolata I femminismi islamici. Sfida alla laicità europea?, con relatrice Ilaria Biagioli e correlatore Lorenzo Bertucelli.
Nel 2020, ha collaborato con il Centro Documentazione Donna di Modena al progetto Rivoluzioni. Persone, luoghi ed eventi del Novecento tra crisi e trasformazioni, contribuendo alla co-creazione di prodotti di public history volti a valorizzare le politiche culturali relative alla storia e alla memoria del ‘900. Nell’ambito del progetto Storia del PCI in Emilia-Romagna, ha inoltre svolto una ricerca archivistica su luoghi e biografie modenesi segnate dall’attivismo delle donne comuniste.
Collabora con il GeR (Gruppo di ricerca Generi e Religioni) dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Scrive per riviste come EuroBull, una pubblicazione online che si occupa di attualità politica europea, contribuendo con articoli su tematiche legate alla storia, alla cultura e alle dinamiche politiche del continente.