Giovanni Villari si occupa di temi inerenti alla presenza italiana in Albania, le occupazioni balcaniche dell’Italia, la deportazione dall’Italia. Si è laureato nel 1998 in Storia contemporanea presso l’Università di Torino con una tesi sulla divisione corazzata “Centauro” nella campagna di Grecia, pubblicata ne «Il presente e la storia» (Istituto della Resistenza di Cuneo), n. 78, dicembre 2010, pp. 99-174.
Nel 2004 ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia del pensiero politico e delle istituzioni politiche presso la medesima Università occupandosi dell’Albania negli anni dell’occupazione fascista.
Nel periodo 2006-2008 ha goduto di un assegno di ricerca presso l’Università di Torino sul tema “L’Italia e l’area danubiano-balcanica dalla tarda età liberale ad oggi, con particolare riferimento al caso albanese”. In parallelo è stato membro del gruppo di ricerca sulla deportazione politica italiana nei Lager nazisti, occupandosi della catalogazione dei deportati, lavoro confluito nell’opera in più volumi Il libro dei deportati, per la quale ha anche redatto il saggio Lager e razionalità produttiva: la deportazione operaia.
Dal 2014 professore di ruolo di storia e filosofia presso il liceo classico “Botta” di Ivrea (Torino), tra 2021 e 2022 è stato assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” per una ricerca sul tema “I meridionali nella Seconda Guerra Mondiale: percezione degli avvenimenti, mentalità, sensibilità, comportamenti e rapporti con le popolazioni locali dei militari dell’Italia del Sud impegnati nei territori occupati della Grecia e della Jugoslavia (1941-44)”.
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