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Assemblea dei soci Sissco 2018: verbale e bilancio

Varese, 13 ottobre 2018

L’assemblea annuale dei soci è aperta dal presidente della Sissco, Fulvio Cammarano, alle ore 17.

Borse Convegno

Nel ringraziare per il lavoro svolto il comitato scientifico del Convegno (Antonio Bonatesta, Marco Buttino, Gian Luca Fruci, Gabriella Gribaudi, Antonio Maria Orecchia, Daniela Preda, Maurizio Ridolfi (coordinatore), Mariuccia Salvati, Maria Rosaria Stabili) e il comitato organizzatore (Andrea Azzarelli, Emanuele Edallo, Fabio Ferrarini, Enrico Landoni, Antonio Maria Orecchia (coordinatore), Massimiliano Paniga, Daniela Rodà, Luigi Vergallo) il presidente sottolinea che l’evento, grazie all’opera della commissione sponsor, ha visto il coinvolgimento di diversi finanziatori di borse di partecipazione destinate a giovani qualificati, selezionati dal direttivo Sissco: Giunta Centrale per gli Studi Storici, Federesco, Fondazione Uccellini Amurri, e gli editori il Mulino, Laterza, Le Monnier, Rubbettino, Viella.

Ricordo soci

Il presidente chiede all’assemblea di osservare un minuto di silenzio in memoria di Maria Ferretti, socia, e di altri studiosi e colleghi, ricordati nella mailing list Sissco, che nel corso dell’anno sono venuti a mancare: Franco Bonelli, Manlio Brigaglia, Giuseppe Galasso, Georg Iggers, Pierre Milza, Mario Mirri, Fabio Grassi Orsini, Carlo Poni.

Elezioni direttivo

Il presidente comunica che nel corso dell’assemblea si svolgeranno le votazioni per i due nuovi membri del Direttivo. Il comitato elettorale che ha verificato la corretta presentazione delle candidature era composto da Elisa Signori (coordinatore), Mario De Prospo, Catia Papa. Ricorda, inoltre, che sono pervenute due candidature al direttivo, quelle di Guido Formigoni e Donato Verrastro. Non essendoci altre candidature espresse in assemblea, si stabilisce che le candidature valide sono quelle pervenute in anticipo e prima menzionate. La commissione elettorale incaricata di seguire le operazioni di voto sarà composta da Giovanni Scirocco (coordinatore), Giovanni Cristina e Angela Santese.

Verbale assemblea soci Padova

Il presidente sottopone all’assemblea il verbale dell’assemblea soci 2017, che viene approvato all’unanimità.

Bilancio e soci

Il segretario presenta all’assemblea il bilancio consuntivo Sissco dell’anno 2017 (vedi allegato) e illustra alcuni dati relativi alle quote associative e alla composizione dell’associazione. In particolare sottolinea la costante crescita del numero degli associati: 687 (2015), 711 (2016), 762 (2017), 811 (2018). Dal 2015 oltre settanta nuovi soci entrano ogni anno in Sissco. Degli 811 soci attualmente iscritti 408 sono in regola con il pagamento delle quote associative, 158 sono fermi alla quota 2016, 243 hanno versato la quota 2017, mentre 2 soci hanno versato la quota 2019. Per quanto riguarda la “posizione professionale” i soci strutturati sono 324, quelli non strutturati 475, invece 12 sono gli enti/istituzioni associate alla Sissco. I soci uomini sono il 67%, mentre le donne il 32%. In base al criterio geografico i soci delle regioni del nord sono il 36,9%, quelli del centro il 37,4%, quelli del sud il 19,7%, estero 6%.

Eventi Sissco

Il presidente illustra quali sono stati i principali eventi Sissco dell’ultimo anno:

– dal 24 al 26 maggio si è svolto a Milano il Workshop dottorandi 2018, un evento molto partecipato e ricco di spunti che conferma, anche per la qualità delle ricerche ospitate, quanto esso faccia ormai parte integrante delle attività ordinarie della Sissco.

– il 29 giugno si tenuto a Firenze presso il gabinetto Vieusseux il primo incontro dell’assemblea scientifica chiamata a definire modalità e temi del workshop storiografia che si svolgerà il 23-24 febbraio 2019.

Collaborazioni

– continua la collaborazione con il premio Bruno Bernacchia che quest’anno ha visto il coinvolgimento, in qualità di membri del comitato scientifico, i soci Antonella Salomoni e Marco Soresina, e in qualità di relatori i soci Michele Colucci, Ilaria Pavan, Boris Pesce, Marco Rovinello, Chiara Zampieri.

– la collaborazione con i presidenti delle altre società storiche si è concretizzata nell’organizzazione del convegno Gli storici e la didattica della Storia. Scuola e Università che si svolgerà a Roma il 25-26 ottobre. All’interno del coordinamento si sta poi progettando una nuova iniziativa su temi storiografici in grado di coinvolgere «trasversalmente» tutte le società al di là del periodo e settore storico di competenza.

Commissioni

Prima di cedere la parola ai coordinatori il presidente ricorda che le commissioni Sissco coinvolgono un numero variabile di soci: ogni socio può chiedere di collaborare con una delle commissioni. La domanda può essere accolta o meno dal coordinatore in base alle esigenze della propria commissione. Le commissioni organizzano in autonomia le proprie attività (incontri, seminari, convegni, ecc.), ma sempre seguendo gli orientamenti espressi dal presidente e dal direttivo, unici organi elettivi dell’associazione.

Relazioni coordinatori

Marco De Nicolò (commissione archivi e biblioteche):

L’attività della commissione si è indirizzata a svolgere un’azione di pressione sulle procedure relative alle prese di servizio effettive dei vincitori di concorso negli archivi e nelle biblioteche e all’applicazione corretta della legge sulla riproducibilità della documentazione archivistica. I ritardi nelle assunzioni e la difforme applicazione della normativa sulla riproducibilità con mezzi propri negli archivi ha richiesto un’azione successiva allo scioglimento di due grandi questioni che avevano da anni impegnato la commissione. Nel secondo caso l’azione di pressione della Sissco è poi confluita in un comunicato delle Società storiche. L’altro importante filone di attività è stato rappresentato dalla convenzione con l’Università di Pavia e il Dipartimento informazioni sicurezza per l’erogazione di due borse indirizzate agli studi basati sui documenti declassificati in seguito alla Direttiva Renzi. In tal senso, dopo la partecipazione al convegno di Pavia, del 15 dicembre 2017 (La documentazione declassificata dalla Direttiva Renzi: la storia possibile. La stagione delle stragi in Italia: 1969-1984), la Sissco, con i suoi rappresentanti nel Comitato scientifico, ha partecipato alla stesura dei criteri e ai lavori per la selezione dei due borsisti e, attualmente, ne sta seguendo i lavori. Si è portato poi a termine l’accordo con le Accademie straniere a Roma e la Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma per la partecipazione della Sissco, con la funzione di selezione di discussants, a seminari sulla storia dell’Italia moderna. Poco si è potuto fare finora in ordine alla restrizione di accesso per ciò che concerne gli archivi militari, e rimane da sciogliere il nodo dell’Archivio storico della Sissco, che, a causa dell’assenza di una sede fissa della Società, ha un percorso normativo tortuoso, non avendo una Soprintendenza di riferimento che ne possa riconoscere la rilevanza storica. Ma anche su questo aspetto si continuerà a verificare l’ipotesi di un possibile sviluppo. Inoltre, si è dato l’avvio a un potenziamento notevole della Commissione e le adesioni sono state così pronte da confortare circa una maggiore considerazione dei soci verso la questione del sistema archivistico e bibliotecario.

 

Salvatore Adorno (commissione didattica e scuola)

Il 22-23 febbraio 2018 si è svolto a Verona il secondo seminario Sissco sulla didattica Insegnare storia oggi nella Scuola secondaria, cui dovrebbe seguire, nelle intenzioni della commissione, un terzo seminario in Sicilia (Siracusa/Catania). Ciò consentirebbe alla Sissco di accreditarsi presso il ministero quale ente autorizzato a organizzare eventi formativi per gli insegnanti. Un quarto seminario Sissco potrebbe invece svolgersi a Matera. Oltre che con l’Istituto Parri, la commissione potrebbe avviare una cooperazione con l’Accademia dei Lincei. La sezione didattica dell’Accademia ha chiesto infatti alla Sissco di collaborare per aprire presso la propria sede una sezione sulla didattica della storia.

 

Dario Biocca (commissione informazione)

La Commissione svolge il compito di coadiuvare il Presidente e il Direttivo nel rendere note al pubblico le iniziative, le posizioni e le attività scientifiche della Sissco. A tale scopo la Commissione ha raccolto e aggiornato un database di nomi, indirizzi e qualifiche professionali di giornalisti, pubblicisti e operatori dei media ai quali invia comunicazioni e documenti. Il database si è rivelato uno strumento utile, tuttavia il numero e la qualità delle notizie ricevute ogni giorno da giornalisti e agenzie di stampa è tale da attenuare, in alcune circostanze, gli effetti dello sforzo “pubblicitario”. Al termine di discussioni e scambi avvenuti al suo interno, la Commissione ha ritenuto che, insieme con il tradizionale lavoro di ufficio stampa già avviato, fosse utile coinvolgere, quando possibile e opportuno, gli stessi operatori dell’informazione in iniziative della Sissco incentrate su temi per i quali la prospettiva storica appare particolarmente utile e congrua al lavoro di informazione giornalistica. Piuttosto che strumenti per amplificare la voce della Sissco, i media sarebbero protagonisti di un dialogo inteso a produrre sinergie. Per sperimentare questo approccio la Commissione si è rinnovata al suo interno. Sono attivi due nuovi membri, ciascuno dei quali ha acquisito una consolidata esperienza nel settore della carta stampata (Andrea Possieri, Università di Perugia) e della televisione (Stefano Varanelli, Rai3). È inoltre entrata nella Commissione la collega Elizabeth Leake (Columbia University). Il suo contributo, in particolare, sarà di fornire aggiornamenti alla Commissione su notizie di stampa e iniziative internazionali sulla storia dell’Italia contemporanea a cui la Sissco può, in vario modo, aderire o contribuire. Il piano di lavoro della Commissione per il 2018-9 è articolato in quattro punti: 1. Fornire al Presidente e al Direttivo gli strumenti per raggiungere i media ogni volta che sia ritenuto utile o necessario. L’azione di ufficio stampa dovrà essere tempestiva e in grado di inoltrare, insieme con notizie e brevi comunicati, anche documenti con risposte articolate a eventuali quesiti posti dagli operatori dell’informazione; 2. Avviare il monitoraggio dei programmi televisivi e divulgativi che abbiano, in vario modo, attinenza con la storia contemporanea – dunque non esclusivamente i canali tematici – fornendo ai soci della Sissco un aggiornamento periodico su programmi, temi trattati e, quando possibile, indicazioni sullo share; 3. Organizzare, nel settembre-ottobre del 2019, un incontro tra studiosi e operatori-giornalisti attivi nella produzione di documentari di storia destinati al pubblico televisivo (e/o cinematografico e del web). L’incontro potrebbe svolgersi presso il Centro di aggiornamento e studi superiori della Rai o in una sede universitaria; 4. Fornire ai soci della Sissco notizie sulle iniziative avviate all’estero e incentrate sulla storia contemporanea italiana; tra queste, in particolare, articoli, interviste, convegni e dibattiti pubblici, suggerendo al Presidente e al Direttivo le opportunità di intervento e partecipazione.

 

Barbara Bracco (commissione rassegne)

La rassegna stampa che viene inviata alla mailing list Sissco ogni 15 giorni coinvolge ormai 20 soci che con grande scrupolo sondano la stampa nazionale per segnalare non solo iniziative specificamente storiografiche, ma anche articoli d’attualità politica che in qualche modo richiamano eventi storici. Questa attività di monitoraggio e selezione (che si spera possa essere fatta su un numero sempre maggiore di testate on line) si è ora allargata ad alcuni organi d’informazione locale, poiché non di rado essi pubblicano corposi articoli su eventi culturali, anche di taglio storico, organizzati sul territorio. La commissione ha inoltre organizzato quest’anno a Milano il suo primo convegno Sfogliare la storia. Il passato nei giornali italiani (22 gennaio 2018). Alla luce del buon esito dell’evento la commissione prevede di pubblicare gli atti in volume.

 

Riccardo Brizzi (commissione social e media)

Il sito web della Sissco ha avuto 141.888 visitatori unici e 196.122 sessioni: un aumento rispetto all’anno precedente del 20% (nei tre anni precedenti si era cresciuti del 10% ogni anni, perciò è stato un ottimo anno). Il buon risultato è legato a: una maggiore partecipazione dei soci al calendario, al dossier sul neo-borbonismo che ci ha tenuti legati all’attualità e al fatto che, per come funzionano i motori di ricerca, più a lungo rimaniamo popolari più popolari diventiamo; l’aumentare del numero dei soci e il fatto che le loro pagine personali sono in stato migliore rispetto a prima e perciò più utili e ricercate. La quasi totalità del traffico proviene dall’Italia. Il 63% visita il sito da PC ma continuano a salire i dispositivi mobili. La grandissima maggioranza del traffico (85%) proviene da motori di ricerca, il 12% proviene da traffico diretto (chi inserisce direttamente l’indirizzo nella stringa del browser) e solo 1% da social network (area dunque di grande possibile espansione). In crescita è anche il profilo Instagram nel quale si intende dare conto dei libri pubblicati o curati dai soci, dei seminari e convegni Sissco o patrocinati dall’associazione.

 

Adriano Roccucci (mestiere di storico)

Ricorda che il confezionamento di ogni numero della rivista richiede un lavoro assai complesso da parte della redazione chiamata a gestire le centinaia di recensioni, le rubriche e i forum offerti ai soci. Ma sottolinea che l’attività della redazione si esplica anche in un altro contesto; ovvero nei momenti di riflessione su nodi concettuali, problemi metodologici e storiografici oggetto dei seminari che ormai con regolarità fanno da supporto ai lavori redazionali. Quest’anno si è tenuto il terzo seminario de il Mestiere di Storico intitolato Oltre l’eurocentrismo. Studiare l’Europa nel mondo contemporaneo le cui relazioni sono ora disponibili sul canale YouTube della Sissco. Infine, preavvisa il parziale avvicendamento di alcuni membri della redazione.

Indagine Sissco sulla condizione della storia contemporanea in Italia

I soci Antonio Bonatesta e Valeria Galimi illustrano all’assemblea l’esito dell’indagine statistica da loro svolta per conto della Sissco sulla formazione dottorale e l’avviamento alla ricerca e sul reclutamento universitario (2010-2018) nel settore M-STO/04.

 

Premi Sissco e Anci-Storia

Il presidente comunica l’elenco dei finalisti e inviata i vincitori a ritirare il premio:

 

Finalisti premio SISSCO ANCI STORIA

–  Cesco Chinello, Porto Marghera 1902-1926: alle origini del problema di Venezia, Marsilio

– Augusto Ciuffetti, Il fattore umano dell’impresa. L’Azienda Elettrica Municipale di Milano e il welfare aziendale nell’Italia del secondo dopoguerra, Marsilio

– Giovanni Cristina, Il Pilastro. Storia di una periferia nella Bologna del dopoguerra, Franco Angeli

– Alain Dewerpe, Les mondes de l’industrie. L’Ansaldo, un capitalisme à l’italienne, École française de Rome – EHESS

– Andrea Miccichè, La Sicilia e gli anni Cinquanta. Il decennio dell’autonomia, Franco Angeli

 

Volume premiato:

ANDREA MICCICHÈ, La Sicilia e gli anni Cinquanta. Il decennio dell’autonomia, Franco Angeli, 2017

Il volume di Andrea Miccichè La Sicilia e gli anni Cinquanta. Il decennio dell’autonomia, ricostruisce con rigore ed equilibrio un’importante stagione della storia siciliana, raccontando il complesso di trasformazioni dell’isola a partire dal lungo dopoguerra fino alle elezioni regionali del 1959.  Grazie a un’accurata ricerca, fondata sull’intreccio di fonti archivistiche e secondarie, l’autore indaga a tutto campo il decennio dell’autonomia con buona capacità interpretativa, in modo particolare nella riproposizione delle narrazioni antitetiche che caratterizzarono il dibattito politico, descrivendo la regione ora come l’emblema dell’arretratezza, ora come il simbolo della ricostruzione economica e del rinnovato benessere del paese. Il pregio maggiore della ricerca di Miccichè è, senza dubbio, la valorizzazione della pluralità di significati riconducibili all’autonomismo, divenuto, nel corso degli anni Cinquanta, sinonimo di riscatto sociale, di legittimazione della classe dirigente, di industrializzazione dal basso.  Uscendo dall’annoso dibattito incentrato sulla lettura dell’autonomia come crisi, l’opera restituisce la complessità del nuovo corso siciliano che, in quel particolare frangente storico, consentì di superare le tendenze separatiste e la battaglia rivendicativa nei confronti dello Stato, per lasciare posto a concrete trasformazioni dell’economia, della politica e della società siciliane.

 

Finalisti premio SISSCO OPERA PRIMA

– Michele Cento, Tra capitalismo e amministrazione. Il liberalismo atlantico di Francesco Saverio Nitti, il Mulino

– Raffaello Ares Doro, L’Italia dalle radio libere ai network nazionali (1970-1990), Viella

– Emanuele Ertola, In terra d’Africa. Gli italiani che colonizzarono l’impero, Laterza

– Alessia Melcangi, I copti nell’Egitto di Nasser Tra politica e religione (1952-70), Carocci

– Raffaella Perin, La radio del papa. Propaganda e diplomazia nella seconda guerra mondiale, il Mulino

 

Volume premiato:

EMANUELE ERTOLA, In terra d’Africa. Gli italiani che colonizzarono l’impero, Laterza, 2017

Il volume di Ertola offre una descrizione inedita dell’esperienza delle migliaia di italiani che colonizzarono l’Etiopia tra il 1935 e la seconda guerra mondiale. Tramite una prosa limpida e un ragionamento organico ma serrato l’autore prende in considerazione i più svariati aspetti dell’esperienza dei colonizzatori, dalla loro composizione sociale alle loro aspettative prima della partenza, dalle condizioni abitative alla gestione dei rapporti di genere nella colonia, dal rapporto con le velleità imperiali del fascismo a quello con le popolazioni colonizzate. Ertola pone la percezione e il vissuto dei coloni al centro della narrazione e in costante confronto con, da una parte, le aspettative, la retorica e l’azione legislativa del Regime e, dall’altra, la realtà di altre esperienze coloniali per come risultano dagli studi post-coloniali e in particolare dai “settlers studies”. Il quadro che emerge è quello di una comunità che regolarmente si discosta dalle aspettative e dalle prescrizioni dello Stato, del partito e della burocrazia coloniale, ma che mostra, proprio per la sua origine fascista, tratti di spiccata originalità nel confronto con le esperienze coloniali francesi e britanniche. Colpisce, in particolar modo, la maturità metodologica dell’autore. Nell’affrontare un tema importante e di difficile indagine, egli dimostra la capacità di usare fonti tra loro molto diverse (giornalistiche, memorialistiche, di polizia, statistiche) senza sminuire le loro problematicità. Nel libro di Ertola le parole dei coloni, dei funzionari di partito, degli ufficiali di polizia e degli osservatori stranieri si intrecciano a creare un quadro coerente ma mai artificioso, sempre consapevole degli inevitabili dubbi e punti ciechi che le fonti memorialistiche impongono alla ricostruzione storica. Le interpretazioni del saggio sono così sempre acute, efficacemente argomentate ed estremamente rilevanti sia per la storiografia sul consenso al fascismo che per il dibattito storico-culturale sulla colonizzazione.

 

Cinquina finalista premio SISSCO SENIOR

– Pier Luigi Ballini, Debito pubblico e politica estera all’inizio del ‘900. Luigi Luzzatti e la conversione della rendita del 1906, Istituto veneto di scienze lettere ed arti

– Enzo Fimiani, “L’unanimità più uno”: plebisciti e potere, una storia europea (secoli XVIII-XX), Le Monnnier

– Mauro Forno, La cultura degli altri. Il mondo delle missioni e la decolonizzazione, Carocci

– Liliana Picciotto, Salvarsi. Gli ebrei d’Italia sfuggiti alla Shoah, Einaudi

– Carlo Spagnolo, Il voto apolitico. Il sogno tedesco della rappresentanza moderna (1815-1918), Il Mulino

 

Volume premiato:

Con il volume Salvarsi Liliana Picciotto porta a compimento un’incredibile lavoro di scavo nei documenti e nella memoria. Come ella stessa ha scritto nell’introduzione, si tratta di un testo complementare a Il libro della memoria uscito nel 1991 che riportava le storie di coloro che avevano perso la vita nei campi di sterminio: una sorta di “rovescio della medaglia” con le vicende dei “salvi”. Nove anni di ricerca, con 613 interviste e un notevole lavoro su fonti documentarie nazionali e internazionali, hanno reso possibile ricostruire la sorte di 10.599 persone sull’insieme dei 31.822 ebrei salvatisi: attraverso le biografie di salvi e salvatori l’autrice riflette sulle modalità della salvezza, sulle differenze fra regioni, sulle caratteristiche sociali dei soggetti coinvolti, sulla Chiesa, sulla Resistenza. La rappresentazione grafica e numerica si incrocia con le storie dirette dei testimoni: ne emerge un affresco corale che riflette tuttavia le innumerevoli sfumature, la fluidità di un contesto complesso non classificabile secondo rigide categorie. Lo sforzo del libro è proprio questo: portare alla luce le infinite e mutevoli situazioni e capirne in profondità le dinamiche che le hanno generate. Quali le caratteristiche di chi si è salvato: coraggio, legami sociali, possibilità economiche? Da cosa sono stati mossi i salvatori? Per fare ciò Liliana Picciotto ha ricostruito i contesti in cui queste vicende si sono svolte. Solo il contesto (e non medaglioni astorici e atemporali) può far capire come ci si è salvati e come e perché qualcuno si è prestato a soccorrere.

Lungo i capitoli scorrono casi, personaggi, istituzioni attraverso cui si sono declinati i percorsi di salvezza: il soccorso in Italia, la Svizzera, la Resistenza, il mondo cattolico, le reti di assistenza, le comunità; le doti soggettive, l’inventiva, la capacità di adattarsi, il coraggio; le reti sociali, la generosità, l’altruismo privato; la geografia, le zone di guerra, il mondo urbano e il mondo rurale; i laici e i religiosi…  Un lungo capitolo è dedicato alle storie di vita: storie di individui che rimandano tuttavia a interi gruppi familiari e ci riportano attraverso i casi singoli la varietà e la complessità prima descritta con un affresco corale. Nell’ultima parte del volume Liliana Picciotto ci propone alcune riflessioni generali sulle vicende trattate.  Dopo l’indifferenza che aveva caratterizzato il comportamento verso le leggi razziali, a partire dal ‘43 molti italiani di fronte alla minaccia esplicita che colpiva famiglie intere, donne, bambini, anziani, passò dall’indifferenza all’aiuto. Si trattò, spiega Picciotto, di un “altruismo privato”: i soccorritori agirono rispondendo a un proprio moto di compassione umana e personale. L’aiuto fu frutto di un atteggiamento spontaneo e collettivo che in quel momento storico caratterizzava la società italiana quasi costretta a un’accoglienza indiscriminata a tutti coloro che dovevano fuggire, nascondersi, trovare un rifugio. Gli ebrei si mossero in un’Italia sommersa in mezzo a decine di migliaia di clandestini in cerca di asilo e di soccorso. Fu una resistenza “civile, non armata e non politicizzata, germogliata in mezzo alla gente stanca della guerra, della retorica del regime, della violenza nazista, dell’alleanza con la Germania, delle difficili condizioni di vita, dei bombardamenti degli alleati”. In conclusione il salvataggio dell’81% degli ebrei italiani viene definito da Liliana Picciotto un fenomeno di “resilienza collettiva”, una resilienza che riguarda il comportamento degli ebrei stessi che attivarono “resistenza alle avversità, sapienza, preveggenza, adattamento e tempestività di azione”. Ma anche resilienza dei soccorritori, di coloro “che, messi a contatto individuale con ebrei in pericolo, hanno fatto prevalere la tutela dei principi di umanità” reagendo contro i dettami fascisti. Il libro si chiude con parole particolarmente attuali in un momento in cui molti paesi chiudono le porte ai profughi da guerre e massacri e irridono l’altruismo dei soccorritori. “Dobbiamo guardare con riverenza a uomini che hanno considerato la cura degli altri un valore assoluto, rivoluzionando il pensiero comune di allora, fatto di timore, diffidenza e assenza di umanità”.

 

  • Dibattito

L’assemblea si confronta con il tema che negli ultimi giorni ha visto diversi soci scrivere alla mailing list della Sissco; ovvero la questione dei controlli ministeriali sul sistema dei concorsi universitari. Partendo dall’assunto che il concorso universitario non può essere visto aprioristicamente come «luogo di corruzione» si sottolinea l’urgenza che il mondo accademico definisca degli standard condivisi di valutazione all’interno delle discipline (si pensi alla questione delle soglie, alle caratteristiche dei profili nei bandi di ricerca) tali da rendere minimi gli interventi in «supplenza» da parte della magistratura. Intervengono i soci Agostino Giovagnoli, Andrea Graziosi, Stefano Cavazza, Adriano Roccucci, Elisa Signori, Antonio Bonatesta.

 

  • Saluti Ismael Saz

Il prof. Ismael Saz Campos porta i saluti della Asociación de Historia Contemporànea (AHC) di Spagna da lui presieduta, con la quale la Sissco ha firmato un accordo di collaborazione pluriennale.

 

  • Mestiere di Storico

Il presidente comunica che si è perfezionato il passaggio dell’incarico di direttore responsabile del Mestieri di Storico da Andrea Graziosi a Giovanni Sabbatucci. Ad entrambi vanno i ringraziamenti della Società.

 

  • Elezioni Direttivo

Il presidente comunica i risultati del voto per l’elezione dei due nuovi membri del direttivo: votanti 130, voti a Guido Formigoni 61, voti a Donato Verrasto 61, schede nulle 3, schede bianche 5.

Risultano eletti quali membri del direttivo, in sostituzione di Simona Merlo e Maurizio Ridolfi che terminano il proprio mandato, i soci Guido Formigoni e Donato Verrastro.

 

L’assemblea è chiusa alle ore 19,30.

In fede

 

Fulvio Cammarano

Presidente Sissco

Salvatore Botta

Segretario Sissco

 

 

Bilancio Consuntivo Sissco 2017

ENTRATE
Quote sociali 2017 34.775,98
Contributi esterni
Finanziamento Giunta Centrale per gli Studi Storici borse di partecipazione Cantieri Padova 3.000,00
Finanziamento premio Anci Storia Cantieri Padova 1.000,00
TOTALE ENTRATE 38.775,98
USCITE
Gestione conto corrente 632,04
Segreteria/cancelleria 5.899,19
Mestiere di Storico
Spedizione 1/2016 e stampa 2/2016 4.063,00
Stampa 1/2017 e spedizione 2/2016 5.544,00
Spese segreteria 3.800,00
Spese redazione 1.197,49
Quota ordine giornalisti direttore responsabile 112,00
Acquisto volumi 47,43
Totale Mestiere di Storico 14.763,92
Rimborsi Presidenza / Direttivo/Commissioni 2.909,90
Seminari e convegni
Convegno didattica Roma 1.068,99
Workshop dottorandi Matera 150,00
Cantieri di Storia Padova 10.725,74
Seminari della Ricerca 600,00
Totale seminari e convegni 12.544,73
Sito web
Gestione 2.000,00
Manutenzione/implementazione sito e mailing list 589,96
Totale sito 2.589,96
TOTALE USCITE 39.339,74
SALDO AL 31-12-2017 -563,76