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Assemblea dei soci Sissco 2017: verbale e bilancio

Padova, 14 settembre 2017

L’assemblea annuale dei soci è aperta dal presidente della Sissco, Fulvio Cammarano, alle ore 15.

Borse Cantieri

Nel ringraziare il comitato scientifico dei Cantieri (Antonio Bonatesta, Filippo Focardi, Carlo Fumian, Simona Merlo, Daniela Saresella, Carlotta Sorba) e il comitato organizzatore (Filiberto Agostini, Giulia Albanese, Elena Bacchin, Giovanni Focardi, Filippo Focardi, Enrico Francia, Carlo Fumian, Alba Lazzaretto, Valentine Lomellini, Federico Mazzini, Matteo Millan, Carlotta Sorba) per il lavoro svolto il presidente ricorda che la Giunta Centrale per gli Studi Storici, nella persona del suo presidente Andrea Giardina, ha deciso di finanziare 15 borse di studio destinate a giovani qualificati, selezionati dal direttivo Sissco, che intendono partecipare all’evento.

Ricordo soci

Il presidente chiede all’assemblea di osservare un minuto di silenzio in memoria di Lucio D’Angelo, Claudio Pavone (presidente dal 1995 al 1999), Anna Rossi Doria, Fiorenza Tarozzi, soci Sissco, e di altri studiosi e colleghi che nel corso dell’anno sono venuti a mancare: Gian Paolo Calchi Novati, Ennio Di Nolfo, Claudia Evangelisti, Giovanni Miccoli, Paolo Prodi, Franco Rizzi.

Elezioni direttivo

Il presidente comunica che nel corso dell’assemblea si svolgeranno le votazioni per i due nuovi membri del Direttivo. Il comitato elettorale che ha verificato la corretta presentazione delle candidature era composto da Simone Misiani (coordinatore), Giuseppe Ferraro, Mariangela Palmieri. Ricorda, inoltre, che sono pervenuti due candidature al direttivo, quelle di Federico Mazzini e Gabriella Gribaudi. Non essendoci altre candidature espresse in assemblea, si stabilisce che le candidature valide sono quelle pervenute in anticipo e prima menzionate. La commissione elettorale incaricata di seguire le operazioni di voto sarà composta da Fulvio Conti (coordinatore), Marco Maria Atterrano, Valentina Casini, Marco Pignotti, Filippo Triola.

Bilancio e soci

Il segretario presenta all’assemblea il bilancio consuntivo Sissco dell’anno 2016 e illustra alcuni dati statistici relativi alle quote associative e alla composizione dell’associazione (vedi allegato). Il bilancio è approvato all’unanimità dall’assemblea.

Verbale Macerata

Il presidente sottopone all’assemblea il verbale dell’assemblea dei soci del 2016, che viene approvato all’unanimità.

Eventi Sissco

Il presidente ricorda quali sono stati i principali eventi che hanno scandito l’attività della Sissco nel corso dell’ultimo anno:

  • dal 24 al 26 maggio si è svolto a Matera il Workshop dottorandi 2017, un evento molto partecipato e ricco di spunti che conferma, anche per la qualità delle ricerche ospitate, quanto esso faccia ormai parte integrante delle attività ordinarie della Sissco e quanto il dottorato costituisca un terreno fertile per la crescita di giovani studiosi.

  • il 27 gennaio si è tenuto presso l’Università Roma Tre il convegno Insegnare la storia ai Millennials organizzato dalla Commissione didattica e scuola della Sissco (grazie in particolare al contributo di Salvatore Adorno e Simona Merlo) che ha visto la presenza e l’interesse di numerosi insegnanti delle scuole superiori.

  • sono in corso i Seminari della ricerca Sissco 2016-2018 il cui successo è dimostrato dal numero rilevante di domande di partecipazione presentate. Nove sono i seminari che possono utilizzare il logo Sissco, dopo la selezione effettuata dal direttivo:

  • Daniela Adorni , Abitare nel boom. Casa, famiglia e cibo negli anni del miracolo economico

  • Fiammetta Balestracci, Gli Anni Settanta nel dibattito storiografico italiano Nuove ricerche e interpretazioni a confronto

  • Giovanni Mario Ceci, Guido Panvini, L’Italia del terrorismo: partiti, società, istituzioni e opinione pubblica 1969-1988

  • Gabriella Corona, Ambiente, paesaggio, patrimonio nella storia d’Italia

  • Valeria Deplano, L’Europa tra migrazioni, decolonizzazione e integrazione

  • Matteo Millan, Violenza e Storia d’Italia (1861-1989)

  • Anna Pina Paladini; Elisabetta Caroppo, I ceti medi nell’Italia del Novecento. Politica, rappresentanza, impresa e welfare in una prospettiva internazionale

  • Saverio Luigi Battente, Alla ricerca dell’identità italiana tra piccola e grande patria: cento volte il Giro d’Italia

  • Mario De Prospo, Classi dirigenti e territori in età contemporanea. Asimmetrie tra centri e periferie, continuità e discontinuità. Il caso italiano 1861-2015

Al termine dei Seminari della ricerca i coordinatori invieranno relazioni sui lavori svolti che saranno rese disponibili ai soci.

Bando ricorrenze

Il presidente ricorda che la Siscco ha partecipato con successo al bando della Presidenza del Consiglio per gli Anniversari d’interesse nazionale, ottenendo il finanziamento di due progetti: Il referendum del 2 giugno 1946. La nascita, le storie e le memorie della Repubblica (progetto coordinato da Maurizio Ridolfi); La dimensione europea del processo costituente italiano (progetto coordinato da Francesco Bonini). Segnale importante di quanto la Sissco sia ormai riconosciuta nel contesto nazionale quale associazione di riferimento per la qualità della ricerca che è in grado di promuovere.

Convenzione Anci

Il presidente comunica che nel corso dell’anno, grazie anche all’opera svolta da Salvatore Adorno e Antonio Bonatesta, è stata rinnovata la convenzione per il premio Anci Storia, garantendo così continuità ad una iniziativa che consolida i rapporti della Sissco con il territorio. Alla luce della nuova convenzione è stato deliberato dal direttivo un nuovo regolamento per l’erogazione del premio che prevede quanto segue: metà della somma è assegnata al vincitore al momento della proclamazione, l’altra metà viene destinata all’organizzazione da parte del vincitore di due presentazioni del libro.

Progetti di regolamento

Il direttivo sta completando due progetti di regolamento, quello relativo al Mestiere di Storico (rivista della Sissco) e quello relativo ai lavori delle commissioni. I regolamenti saranno quindi sottoposti al direttore della rivista e ai coordinatori delle commissioni per loro eventuali osservazioni e infine messi a conoscenza dei soci attraverso la mailing-list dell’associazione.

Commissioni

Il presidente sottolinea come l’approvazione del regolamento sulle commissioni rappresenti un traguardo importante nell’ottica più generale di valorizzare il contributo che i soci, in numero sempre più ragguardevole (762), possono dare con le proprie competenze e il proprio entusiasmo all’azione della Sissco. Ad oggi le commissioni sono: Commissione didattica e scuola: Salvatore Adorno (coordinatore), Commissione archivi e biblioteche: Marco De Nicolò (coordinatore), Commissione rassegne: Barbara Bracco (coordinatore), Commissione informazione: Dario Biocca (coordinatore), Commissione relazioni esterne e sponsor: Mariuccia Salvati (coordinatrice). Le commissioni, che coinvolgono un numero variabile di soci, lavorano comunque seguendo gli orientamenti espressi dal presidente e dal direttivo.

Archivio e storia Sissco

Il presidente segnala due prossime iniziative: la creazione di un archivio storico dei documenti della Sissco e una ricostruzione della storia dell’associazione.

Sito Web

Il presidente nell’annunciare che la Sissco è ora attiva anche sul social network Instagram, sollecita i soci ad aggiornare i propri profili personali e scientifici caricati sul sito dell’associazione in quanto i curricula presenti nel sito Sissco sono quelli che compaiono per primi quando qualcuno cerca in rete il profilo e informazioni su un socio.

Collaborazioni

Prosegue la collaborazione con i presidenti delle altre società storiche attraverso periodici incontri nel corso dei quali vengono affrontati temi della disciplina nell’ottica di sviluppare strategie comuni e allo scopo di dare visibilità alla comunità scientifica. Il coordinamento si sta concretizzando anche nella composizione di “commissioni nazionali” a cui partecipano rappresentati della Sissco. Simona Feci, presidente della Società italiana delle storiche, porta i suoi saluti e gli auguri di buon lavoro di tutte le società storiche presenti nel coordinamento.

Relazioni coordinatori

Marco De Nicolò (commissione archivi e biblioteche):

Una delle questioni chiave di cui la sua commissione si è occupata in questi anni è il potenziamento del personale delle biblioteche e degli archivi. Un segnale confortante in tale direzione si è manifestato con la messa a concorso di 500 posti a funzionari dei beni culturali, al cui bando si è giunti anche grazie al movimento di opinione pubblica sollecitato dal convegno L’emergenza nascosta: archivi, biblioteche e il futuro della ricerca in Italia organizzato nell’aprile 2016 da 23 associazioni tra cui la Sissco. Convegno che ha visto la presenza del capo di gabinetto e che ha spinto il ministro a dare particolare risalto alla questione delle biblioteche. A confermare l’esito positivo di tale azione il fatto che da 95 archivisti in entrata al momento del bando si è ora passati a 125 archivisti che entreranno in servizio insieme ad altri 56 funzionari.

Altro risultato importante, accolto con grande soddisfazione dopo una luna gestazione durata quasi tre anni, è quello che riguarda la riproducibilità con mezzi propri dei documenti d’archivio e del materiale di biblioteca, come stabilito nel disegno di legge sulla concorrenza approvato lo scorso 2 agosto (che riprende in gran parte i contenuti del decreto detto “Art Bonus” del 2014). Da un primo monitoraggio pare che gli archivisti, superando “antropologiche” resistenze, comincino in diverse strutture a lasciare gli utenti liberi di fotografare i materiali depositati. Al di là del successo ottenuto, due sono comunque gli aspetti della normativa sui quali le associazioni storiche dovranno mantenere viva la propria attenzione e svolgere le proprie riflessioni: la questione del materiali giudicato non riproducibile per il cattivo stato di conservazione e, in particolare per i contemporaneisti, la questione della tutela dei dati sensibili.

Non bisogna poi perdere di vista un altro aspetto importante: se, come nel caso del concorso citato, il Governo ha messo a disposizione risorse in modo fruttuoso, in altri settori tali risorse continuano a mancare. Si pensi, in particolare, all’opera di digitalizzazione della stampa che consentirebbe di “compensare” il numero crescente di emeroteche chiuse o in fase di dismissione.

Prossime iniziative: si sta perfezionando tra il Dipartimento Informazione e Sicurezza, l’Università di Pavia e la Sissco l’organizzazione di un convegno che si terrà il 15 dicembre a Pavia. Per l’Università di Pavia l’iniziativa è seguita da Bruno Ziglioli e Marina Tesoro, mentre nel comitato scientifico sono inseriti Marco De Nicolò e Giovanni Scirocco. L’altra iniziativa, che prende spunto anche dall’appello circolato sulla lista Sissco a favore del Museo di Capua, fa riferimento al destino che sarà riservato al patrimonio degli archivi e biblioteche provinciali dopo che l’ente provincia è stato soppresso. Si sta progettando una iniziativa con Enzo Fimiani a Pescara di cui soci saranno informati più avanti.

Si segnala infine l’avvio di una rubrica “Rassegne archivistiche” che ha l’obiettivo di dare informazioni ai soci sulla consistenza e le condizioni di archivi o di specifici fondi. Iniziativa a cui i soci sono invitati a collaborare (come ha già fatto Mario De Prospo e come farà Brunello Mantelli con una rassegna sugli archivi tedeschi) fornendo aggiornamenti sullo stato degli archivi che frequentano da condividere attraverso la mailing list dell’associazione.

Salvatore Adorno (commissione didattica e scuola)

A gennaio si è tenuto presso l’Università Roma Tre il convegno Insegnare la storia ai Millennials grazie al quale la società ha avviato un proficuo confronto con gli insegnanti delle scuole superiori, con i propri soci, ma soprattutto con le associazioni che si interessano di didattica della storia. I membri della commissione didattica della Sissco sono inoltre presenti in una analoga commissione nazionale creata dal coordinamento delle società storiche allo scopo di approfondire i temi più generali e trasversali della didattica relativi al curriculum, ai programmi e alla recente produzione legislativa e di rendere più efficace il dialogo con le istituzioni pubbliche.

Su indicazione della Giunta centrale per gli studi storici, l’attività di collaborazione con le altre associazioni dovrebbe concretizzarsi anche nella creazione di un centro di ricerca sulla didattica della storia all’interno del Miur con lo scopo, analogamente a quanto accade ad esempio in Francia e in Germania, di collaborare a strutturare e monitorare (anche alla luce delle normative europee sulla integrazione tra didattica delle conoscenze e didattica delle competenze) la formazione degli insegnanti attraverso un lavoro di ricerca pluriennale. Collegato a questo tema è un convegno (15 dicembre) voluto dalla commissione nazionale per promuovere appunto la formazione di centro di ricerca sulla didattica della storia e che coinvolgerà rappresentati di altre associazioni ed esperti stranieri che illustreranno come funzionano i loro centri di ricerca nazionale.

La Sissco vorrebbe poi organizzare un secondo convegno dedicato invece alle “pratiche didattiche” con l’obiettivo di conoscere e far conoscere i lavori che sul territorio si vanno sviluppando su tale tema e allo stesso tempo continuare a creare momenti di aggregazione e confronto con gli insegnanti. La commissione ha anche un gruppo di lavoro che si occupa dei dottorati e a questo proposito ricorda che nel corso del convegno di Matera, cogliendo l’opportunità di interloquire con il sottosegretario, la Sissco ha avanzato alcune richieste tra le quali potenziare borse post dottorato e assegni di ricerca nonché la necessità di valorizzare il dottorato ai fini dell’accesso ai concorsi.

Buone notizie sul fronte dei 24 crediti formativi, in quanto il relativo decreto si può dire abbia accolto le istanze formulate dalla Sissco e dalla commissione nazionale di cui la nostra associazione fa parte. In particolare, è stata recepita la richiesta che i 24 cfu in materia psico-pedagogica non siano tutti in psicologia e pedagogia, come nella formulazione iniziale del provvedimento, ma che coinvolgano anche le didattiche disciplinari fino a un massimo di 12 cfu su 24. Questo risultato, certamente confortante, pone però alla commissione Sissco e più in generale agli storici un nuovo urgente obiettivo: riflettere su cosa debba essere oggi la didattica della storia, ovvero con quali strumenti e modalità essa è chiamata a mediare le conoscenze e competenze in ambito storico tra le generazioni più giovani.

Dario Biocca (commissione informazione)

La Commissione Comunicazione è stata istituita nel 2016 per iniziativa del Presidente Cammarano e del Direttivo; ha lo scopo di accrescere la visibilità della Sissco, nelle sue diverse componenti e attività, presso i media. Vi collaborano Dario Biocca, Leonardo Campus, Leonardo Goni e Chiara Ottaviano. Ciascuno ha maturato esperienze di lavoro in ambiti professionali prossimi al giornalismo e/o alle attività di ufficio stampa.

La prima iniziativa della Commissione è stata la raccolta di un database con recapiti di giornalisti professionisti della carta stampata, radio, televisione, web e fondazioni impegnati sui temi della storia contemporanea e, in generale, della cultura L’elenco è frutto del lavoro collettivo di spoglio di quotidiani e periodici; vi hanno contribuito anche altri soci, ai quali va il nostro ringraziamento. Il database è periodicamente aggiornato e modificato (anche) per raggiungere i media locali in tutte le regioni con recapiti di redazioni e uffici stampa.

Nel corso di questi mesi, in più occasioni, la Commissione ha diffuso i Comunicati della Sissco di interesse generale – per esempio in occasione della dichiarazione sul conflitto politico in Turchia e le limitazioni alla libertà accademica. Ha inoltre dato notizia di incontri della Sissco — tra questi il convegno a Roma sulla didattica ai millennials e le Storie in corso a Matera. Naturalmente la Commissione ha contribuito a diffondere informazioni e documenti anche sui Cantieri organizzati a Padova.

Insieme con la trasmissione di materiale informativo ai media, che il Presidente e i soci considerano

indispensabile e che dovrà quindi assumere maggiore frequenza e sistematicità, la Commissione ritiene di poter superare, nel prossimo futuro, l’attività di ufficio stampa e operare, in sintonia con la Presidenza e il Direttivo, per fare della Sissco un punto di riferimento costante per i media.

Anche la recente polemica sulla istituzione del giorno della memoria per le vittime del Risorgimento ha dimostrato che istituzioni (e media) operano spesso senza concreti riferimenti e competenze storiografiche dando vita a dibattiti a tratti incoerenti o disinformati. A singoli professionisti dell’informazione è a volte affidato il compito di ottenere interviste e richiedere pareri a singoli studiosi. La autorevolezza della Sissco, al cui interno si esprimono posizioni diverse ma ugualmente informate, può arricchire la discussione pubblica.

Ugualmente preziosa può risultare nel prossimo futuro un’azione di informazione e scambio con i media internazionali e, in particolare, i rappresentanti della stampa estera in Italia.

La Commissione sollecita e accoglie volentieri suggerimenti, segnalazioni e proposte che saranno condivisi con gli organi direttivi della Società. Gli indirizzi sono: sissco.comunicazione@gmail.com e dario.biocca@unipg.it

Barbara Bracco (commissione rassegne)

La rassegna stampa continua i propri lavori grazie alla collaborazione di 17 soci che hanno il compito di segnalare periodicamente alla mailing-list non solo iniziative specificamente storiografiche, ma anche articoli d’attualità politica che in qualche modo richiamano eventi storici. Questa attività di monitoraggio e selezione che viene oggi condotta sulla stampa nazionale, in prospettiva, potrebbe essere allargata, con l’aiuto di altri soci, agli organi d’informazione locale e internazionale. La commissione intende inoltre organizzare per il 22 gennaio 2018, presso il Museo di storia contemporanea, un convegno finalizzato a fare il punto sul lavoro da essa svolto fino ad oggi e che avrà come filo conduttore il ruolo della storia, in particolare quella contemporanea, nei mezzi di comunicazione (dal web alle fiction passando ovviamente per la carta stampata) e che coinvolgerà giornalisti della carta stampata, ma anche della tv.

Adriano Roccucci (mestiere di storico)

Segnala che si è verificato un ritardo nell’uscita del n. 2/2016 dovuto a qualche difficoltà nel rapporto tra le case editrici e i recensori. Il nuovo numero 1/2017 appena uscito contiene una novità: nella rubrica “discussioni” è stato inserito un forum di discussione su un tema e non su un libro, ovvero sulla storia d’Italia dagli anni Ottanta ad oggi, a cui hanno partecipato quattro studiosi (Piero Craveri, Agostino Giovagnoli, Gabriella Gribaudi, Silvio Pons) i quali si sono confrontati durante una riunione della redazione.

Si è svolto il secondo seminario del Mestiere di Storico all’Università Ca’ Foscari sul tema Luoghi della memoria e storia d’Italia che per la qualità dei contributi e per la partecipazione dimostra quanto questi seminari dedicati a questioni storiografiche e metodologiche possano essere di aiuto ai lavori della redazione.

In merito al lavoro della rivista e della redazione ricorda che scopo fondamentale del Mestiere di Storico è quello di dar conto della produzione storiografica maturata nel corso dell’anno nell’ambito della storia contemporanea in Italia, senza per questo tralasciare importanti novità della storiografia internazionale. Tale compito richiede un impegno continuo e intenso da parte della redazione che è quotidianamente coinvolta in una meccanismo di funzionamento articolato e complesso (rapporto con i recensori, rapporti con le case editrici, ecc.). I soci che sono stati membri della redazione nel corso degli anni sono 57, di questi sono stati redattori del semestrale 38. La durata media di permanenza in redazione per i diciotto anni di esistenza del Mestiere di Storico è di quattro anni e mezzo. La redazione è un gruppo di lavoro che richiede una certa continuità perché ci si possa impratichire dei suoi meccanismi di funzionamento, ma questo non toglie che vi sia stato un processo di ricambio che ha segnato una certa regolarità: solamente per prendere in esame gli anni di pubblicazione del semestrale nel 2009 sono entrati in redazione sei nuovi redattori, nel 2010 nessuno, nel 2011 cinque, nel 2012 uno, nel 2013 uno, nel 2014 cinque, nel 2015 tre, nel 2016 due, nel 2017 tre. Infine, il Mestiere di Storico è una rivista scientifica fatta dai soci, sia perché direttamente presenti nella

redazione, sia perché sollecitati dalla redazione stessa a parteciparvi a vario titolo (recensioni, rubriche, ecc.).

Premi Sissco e Anci-Storia

Il presidente comunica l’elenco dei finalisti e inviata i vincitori a ritirare il premio:

Finalisti premio SISSCO ANCI STORIA

  • OSCAR GASPARI, La lega delle autonomie 1916-2015. Cento anni di storia del riformismo per il governo locale, Il Mulino

  • FABRIZIO LORETO, Il sindacato nella città ferita. Storia della Camera del Lavoro di Genova negli anni sessanta e settanta, Ediesse,

  • FEDERICO MELOTTO, L’arena del duce. Storia del Partito Nazionale Fascista a Verona, Donzelli

  • VALERIO VETTA, Comunicazione politica e consenso elettorale. Il 1948 in Puglia, Edizioni dal Sud

  • BRUNO ZIGLIOLI, “Sembrava nevicasse”. La Eternit di Casale Monferrato e la Fibronit di Broni: due comunità di fronte all’amianto, Franco Angeli

Volumi premiati:

OSCAR GASPARI, La lega delle autonomie 1916-2015. Cento anni di storia del riformismo per il governo locale, Il Mulino, 2016

Il volume di Gaspari offre un articolato e approfondito bilancio del dibattito storiografico sulle autonomie locali e sul movimento associazionistico che le ha sostenute. Il lavoro -solido e documentato- affronta per un verso la serrata dialettica tra il centralismo statale e le rivendicazioni di spazi di autonomia amministrativa degli enti locali, da cui emerge il protagonismo della rete associativa, dei partiti politici e delle singole personalità; dall’altro l’articolazione di tipo ideologico e politico tra le diverse forme associazionistiche (ANCI, Lega dei comuni socialisti, Lega dei comuni democratici, UPI), mettendo in luce all’interno di ciascuna di esse, le distinzioni e le diversità delle loro scelte. La ricerca, per un lungo arco temporale otto-novecentesco fino ai nostri giorni, permette uno sguardo d’insieme e di sintesi molto utile agli studiosi e offre tra l’altro un primo profilo credibile del rapporto tra Stato e Autonomie nel periodo repubblicano, ad oggi pochissimo frequentato dalla storiografia.

VALERIO VETTA, Comunicazione politica e consenso elettorale. Il 1948 in Puglia, Edizioni dal Sud, 2016

La ricerca di Vetta privilegia gli assi concettuali di «territorialità», storia politica, comunicazione elettorale alla luce dei nuovi orientamenti che si nutrono di contaminazioni pluridisciplinari, di più saperi e competenze. Con approdi originali. Poiché i territori (in questo caso la Puglia del 1948) rinviano alle differenze, alle interdipendenze tra il qui e il lì, tra periferie e centro, tra dimensione locale/nazionale/internazionale, facendo emergere la complessità dei rapporti tra gli attori, le strategie, le pratiche, i linguaggi; gli orientamenti dell’opinione pubblica e il consenso elettorale. Da questa ottica la Puglia costituisce un laboratorio interessante per gli stessi aspetti di differenziazione territoriale che emergono, come è sottolineato nel volume. Vetta, che parte dai dati per il referendum istituzionale e per l’ Assemblea costituente del 1946, prende in esame, utilizzando una ricca documentazione (in parte inedita), tre aspetti: la campagna elettorale; l’esito del voto; le rappresentanze politiche. Riguardo agli esiti, ben evidenti e argomentati rispetto alle diverse stagioni storiografiche, l’analisi della propaganda politica diretta con pluralità di forme a soggetti differenti per formazione e collocazione sociale, fa riflettere anche sulla portata del processo di democratizzazione, sulle prime sperimentazioni di una cittadinanza attiva al sorgere dell’età repubblicana.

Finalisti premio SISSCO OPERA PRIMA

  • GIUSEPPE FERRARO, Il prefetto e i briganti. La Calabria e l’unificazione italiana (1861-1865), Le Monnier

  • ALESSANDRO SANTAGATA, La contestazione cattolica Movimenti, cultura e politica dal Vaticano II al ’68, Viella

  • GIORGIO MUSSO, La caserma e la moschea. Militari e islamisti al potere in Sudan, Carocci

  • ANGELA SANTESE, La pace atomica: Ronald Reagan e il movimento antinucleare (1979-1987), Le Monnier

  • BRUNO SETTIS, Fordismi. Storia politica della produzione di massa, Il Mulino

Volumi premiati:

ANGELA SANTESE, La pace atomica. Ronald Reagan ed il movimento antinucleare (1979-1987), Le Monnier, 2016

Il libro affronta l’ultimo capitolo della Guerra fredda, quando i rapporti sempre più difficili tra le due superpotenze e la decisione di Ronald Reagan di consistenti investimenti nel settore delle armi fecero nascere in molti cittadini in Europa e negli USA il timore che una guerra nucleare fosse tra le opzioni possibili. Santese si concentra sugli Stati Uniti, dove prese corpo – tra il 1979 e il 1987 – una vasta mobilitazione coordinata dal Nuclear Weapons Freeze Campaign, con lo scopo di bloccare il programma di riarmo dell’amministrazione repubblicana. L’obiettivo che Santese si pone è di comprendere se Ronald Reagan – partito da posizioni intransigenti nei confronti dell’“impero del male”, e successivamente invece disponibile allo smantellamento di missili a breve e medio raggio – sia stato condizionato nelle sue decisioni politiche, oltre che dal contesto dei rapporti internazionali, anche dalla mobilitazione dei movimenti per la pace. La convinzione che emerge dal lavoro è che anche gli attori non statuali abbiano avuto un ruolo “nel veicolare pressioni a livello nazionale e transnazionale incidendo sulle dinamiche del conflitto bipolare”. Santese affronta con grande rigore un tema fino ad ora poco studiato dagli storici, partendo da un’ampia bibliografia sia sulla Guerra fredda che sui movimenti pacifisti, e utilizzando fonti in gran parte inedite. La solidità metodologica dimostrata dalla studiosa, il rigore dell’impianto e la fluidità della scrittura rendono il libro di Angela Santese meritevole del Premio SISSCO – Opera prima 2017.

BRUNO SETTIS, Fordismi. Storia politica della produzione di massa, Il Mulino, 2016

Il libro si sofferma sulla storia del fordismo che ebbe inizio quando, nel 1908 a Detroit, venne prodotto il primo modello T dalla fabbrica di autovetture. Prese così avvio un mondo architettato da una “rigida ingegneria sociale e genetica”, volta ad enfatizzare l’efficienza nella produzione e la stabilità sociale.

Settis analizza e riflette, sulla base di un’amplia bibliografia che spazia dalla storia, alla letteratura, alla filosofia, all’economia su come questo sistema di produzione abbia condizionato l’economia e la politica di differenti Paesi, soffermandosi in particolare sul caso italiano, francese e sovietico. La sua convinzione è che il fordismo da “sistema di fabbrica” ideato negli Stati Uniti all’inizio del secolo scorso sia progressivamente diventato una “dottrina organizzativa che si diffuse in tutte le società industriali”, e non solo capitaliste.

Il libro, che si pone l’obiettivo di “delineare una storia genetica complessiva e comparativa della categoria del fordismo” nella prima metà del Novecento, si concentra in particolare sull’elaborazione intellettuale indotta da tale sistema di produzione, e dimostra la capacità dell’autore di affrontare un tema assai complesso per le sue implicazioni teoriche e politiche. L’ampiezza della bibliografia utilizzata, le stimolanti riflessioni che suscita, le domande che pone sul passato – e sul presente –, la solidità metodologica che lo contraddistingue rendono questo lavoro di Bruno Settis meritevole del Premio SISSCO – Opera prima 2017.

Cinquina finalista premio SISSCO SENIOR

  • TIZIANO BONAZZI, Abraham Lincoln. Un dramma americano, Il Mulino

  • PIERO CRAVERI, L’arte del non governo. L’inarrestabile declino della Repubblica italiana, Marsilio

  • GUIDO FORMIGONI, Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma, Il Mulino

  • PAOLO POMBENI, La questione costituzionale in Italia, Il Mulino

  • MARIUCCIA SALVATI, Passaggi. Gli italiani dal fascismo alla Repubblica, Carocci

Volumi premiati:

TIZIANO BONAZZI, Abraham Lincoln. Un dramma americano, Il Mulino, 2016

Il libro di Tiziano Bonazzi, Abraham Lincoln. Un dramma americano (Il Mulino), si colloca

creativamente in una letteratura vastissima disegnando con scrittura limpida ed evocativa la traiettoria del personaggio: la formazione e la carriera; la sofferta psicologia ; il rapporto tormentato con la religiosità; alcuni tratti della sfera emotiva; e ovviamente il percorso intellettuale e politico.

Intrecciato a tutto questo c’è l’ampio affresco della crisi più dirompente della storia degli Stati Uniti. Il libro insomma ci parla del mondo individuale di Lincoln non meno che delle convulsioni del capitalismo ottocentesco su una delle sue frontiere più determinanti, dove industrialismo e schiavitù, imperialismo e costituzionalismo, nozioni contrastanti di razza e soprattutto di libertà si intrecciano e scontrano in uno dei conflitti che disegnano il mondo moderno. Bonazzi così continua, e in certo modo corona, il suo lungo sforzo di liberarsi – e liberarci – dal mito americano, scavando a fondo il mito politico che lo sorregge.

PIERO CRAVERI, L’arte del non governo. L’inarrestabile declino della Repubblica italiana, Marsilio, 2016

Il volume di Piero Craveri, L’arte del non governo. L’inesorabile declino della Repubblica italiana (Marsilio), sintetizza e completa un lungo e fecondo percorso di ricerca. Intorno a una tesi interpretativa forte, esplicitata con chiarezza fin dal titolo, e dimostrando piena padronanza delle fonti, Craveri costruisce una narrazione densa e ricca, capace di ripercorrere settant’anni di storia repubblicana intrecciando magistralmente la dimensione istituzionale con la politica e l’economica, le specificità nazionali con i vincoli internazionali. L’ampiezza dei suoi multiformi interessi e percorsi disciplinari consente a Craveri di discutere in profondità pagine cruciali della vicenda italiana, illuminando angoli rimasti in ombra e mettendo in dubbio interpretazioni consolidate con argomentazioni fondate e persuasive.

Dibattito

Il presidente invita l’assemblea a confrontarsi sul tema del convegno nazionale Sissco che nel 2018 si terrà a Varese (Università dell’Insubria) e ringrazia Antonio Maria Orecchia per essersi fatto carico dell’iniziativa. Due le proposte che emergono dalla discussione su tale tema:

  • Mariuccia Salvati propone che il convegno sia dedicato ad un tema di cui si è discusso ampiamente nel corso dell’anno, anche sulla lista Sissco, ovvero quello del “neoborbonismo” che si è concretizzato in alcune regioni, vedi la Puglia, in commemorazioni finalizzate a “dimostrare” come l’unificazione italiana si sia tradotta in una “conquista” del sud e come le popolazioni del Mezzogiorno possano essere identificate quali vere vittime di una conquista i cui effetti arrivano fino ai giorni nostri. A questa proposta si associa Maurizio Ridolfi che ritiene la questione italiana possa essere affrontato nel convegno inserendola nel contesto di un tema di più ampio respiro quello delle “memorie divisive”, del confronto “vinti e vincitori” a livello internazionale e trasversalmente tra Otto e Novecento. L’aspetto comparativo viene sottolineato anche da Daniela Saresella. Carlo Spagnolo ritiene che per la buona riuscita dell’iniziativa sia importante non ridurre il tema a una mera contrapposizione tra settentrionali e meridionali, ponendo invece al centro della riflessione la questione “nazionale” che ruota intorno alle narrazioni e contro-narrazioni. Antonio Orecchia sottolinea che il convegno si terrà in un territorio, quello di Varese, particolarmente sensibile alla questione locale/nazionale. Un possibile titolo del convegno: Questioni regionali e identità nazionali alle soglie del XXI secolo.

  • Carlo Fumian propone invece una riflessione sul periodo “cerniera” a livello mondiale che va dalla fine degli anni Settanta ai primi anni Novanta del Novecento, periodo che ha visto l’intrecciarsi di eventi internazionali di tale portata da segnare anche indirettamente il destino di molte nazioni. In linea con questa proposta quella formulata da Simona Colarizi di un convegno dedicato a un’analisi storica del trentennio che va dai primi anni Ottanta del Novecento fino alla crisi delle democrazie.

  • Agostino Giovagnoli mette in guardia dal lasciarsi trascinare dal tema del “neo-borbonismo” sull’onda della polemica politica. Questo perché controbattere ad un interlocutore che non sostiene le proprie posizioni sulla base di solide analisi storiografiche, ma attraverso slogan, significa dare “dignità culturale” a qualcosa che non lo ha. Anche Adriano Roccucci sottolinea il rischio insito nel fatto che l’agenda dei lavori Sissco possa essere “dettata” da pulsioni e persone “esterne” alla ricerca storica.

Il presidente chiede all’assemblea di esprimersi sulle due proposte relative al tema del convegno

nazionale 2018 che saranno inviate al direttivo. La maggioranza dei soci si pronuncia a favore della proposta Salvati-Ridolfi.

Elezioni Direttivo

Il presidente comunica i risultati del voto per l’elezione dei due nuovi membri del direttivo: votanti 169, voti a Gabriella Gribaudi 84, voti a Federico Mazzini 81, schede nulle 3, schede bianche 1.

Risultano eletti quali membri del direttivo, in sostituzione di Salvatore Adorno e Giovanni Orsina che terminano il proprio mandato, i soci Gabriella Gribaudi e Federico Mazzini.

L’assemblea è chiusa alle ore 19,30.

In fede

Fulvio Cammarano Salvatore Botta

(presidente Sissco) (segretario Sissco)

In allegato il bilancio consuntivo 2016

Bilancio consuntivo 2006

ENTRATE

Quote sociali 2016

45.923,98

Contributi esterni

0

TOTALE ENTRATE

45.923,98

USCITE

Gestione conto corrente

479,09

Segreteria/cancelleria

5.647,82

Mestiere di Storico

Pubblicazione e spedizione n. 1/15 e n. 2/15

11.040,00

Pubblicazione e spedizione n. 1/16

5259,00

Spese segreteria

3.800,00

Spese redazione

1.488,14

Quota odg direttore responsabile

112,00

Acquisto volumi

304,28

Totale Mestiere di Storico

22.003,42

Rimborsi Presidenza /

Direttivo/Commissioni

2.516,28

Seminari e convegni

WS dottorandi Pavia 2016

150,00

Convegno annuale Macerata 2016

6.389,18

Borse Seminari della Ricerca

150,00

Totale convegni

6.689,18

Sito web

Gestione

2.000,00

Manutenzione/implementazione sito e mailing

list

1.199,96

Totale sito

3.199,96

TOTALE USCITE

40.535,75

SALDO AL 31-12-2016

+ 5.388,23

 

Scarica il verbale dell’assemblea e il bilancio consuntivo 2016