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Carmelo Adagio, Alfonso Botti – Storia della Spagna democratica. Da Franco a Zapatero – 2006

Carmelo Adagio, Alfonso Botti
Milano, Bruno Mondadori, XI-192 pp., euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2006

Il merito di questo libro scritto da Carmelo Adagio ed Alfonso Botti è quello di essere riuscito a delineare al meglio il processo di democratizzazione avvenuto in Spagna a seguito della morte di Franco, utilizzando uno stile espositivo ed un’organizzazione delle fonti quanto mai chiari e puntuali, che facilitano la comprensione della complessa traiettoria politica spagnola negli ultimi trent’anni. La ricostruzione di tale percorso ha tenuto conto di diversi aspetti: sia di quelli strettamente politici, sociali ed economici, sia di quanto attinente alle politiche culturali ed urbanistiche approntate dai nuovi governi democratici, poiché «la storia della Spagna democratica è anche la storia della trasformazione del paesaggio, delle città e del volto del paese» (p. XI). L’analisi proposta non tralascia inoltre di delineare i profili biografici dei principali protagonisti di questo processo di acquisizione della democrazia, che seppur solo brevemente accennati, permettono al lettore d’inquadrare con precisione l’importanza di alcuni interpreti della storia spagnola di questo periodo.Il libro si articola in sei capitoli, nei quali s’intrecciano l’andamento cronologico e quello tematico e dove è possibile rilevare una riflessione importante ed equilibrata dei processi che dall’ultimo franchismo, passando per la Transizione avviata dai governi centristi di Adolfo Suárez ed il consolidamento della democrazia negli anni Ottanta, giungono ad analizzare l’impulso di modernizzazione segnato dal socialismo di Felipe González, la sua ascesa ed il suo declino.Gli ultimi due capitoli sono dedicati invece all’analisi del periodo contrassegnato dal governo di José María Aznar ed a quello attualmente caratterizzato da José Luis Rodríguez Zapatero, per i quali la riflessione storiografica si trova spesso a dover fare i conti con alcune difficoltà determinate dalla mancanza di un necessario «lasso di tempo, di un diaframma, rispetto al presente» (p. IX). Per sopperire a tale ostacolo, nel testo, gli ultimi dieci anni della storia spagnola sono analizzati prevalentemente attraverso la presentazione di dati socioeconomici, rilevazioni sull’opinione, inchieste e cronache giornalistiche che ben sottolineano il differente approccio socio-politico dei due primi ministri sia in politica interna, sia per quanto riguarda la gestione degli affari esteri. Nel libro sono analizzati con attenzione, inoltre, alcuni dei principali nodi tematici della storia di Spagna, come il difficile processo legato al consolidamento dell’identità nazionale, diviso tra terrorismo e concertazione politica, ed i rapporti con il mondo ecclesiastico, da sempre fedele alleato della crociata franchista e del regime, ora necessariamente chiamato a ridiscutere il suo ruolo all’interno della società. Concludendo, il volume traccia in maniera obiettiva ed estremamente agile il difficile cammino della Spagna verso la democrazia, rappresentando il primo contributo italiano alla comprensione di quest’ultimo tratto della storia del paese iberico dal quale «negli ultimi due secoli sono venute anticipazioni importanti e fughe in avanti, a volte pagate a caro prezzo» (p. 167).

Eleonora Zuliani