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Dal ludimagister al maestro elementare. Le scuole in Liguria tra Antico Regime e Unità d’Italia

Marcella Bacigalupi, Piero Fossati
Unicopli, 2016, 639 pp., € 30,00

Anno di pubblicazione: 2017

Il volume di Bacigalupi e Fossati copre un arco cronologico imponente che va dalla fine del ’400 fino al 1861. Questi secoli sono scanditi seguendo alcune cesure cronologiche che comunque non mascherano le fasi di cambiamento, sedimentazione e accelerazione di processi formativi, usi educativi e istituzioni scolastiche: l’Antico Regime, la Repubblica ligure (1797-1805), l’età napoleonica (1805-1814) e la Restaurazione (1815-1861). In questa varietà, l’opera trova i suoi confini nella delimitazione geografica e nel riferimento costante alla documentazione archivistica. Tali linee di demarcazione geografica e metodologica rispecchiano a loro volta un caleidoscopio di particolarità locali diversificate.
La prima età è cronologicamente più ampia e presenta le maggiori disomogeneità, sia nelle esperienze scolastiche sia nella documentazione. Centrale in questa parte è la crisi delle scuole comunitarie del XVII secolo. Agli Ordini insegnanti e alle riforme che seguirono la soppressione della Compagnia di Gesù sono dedicati gli ultimi due capitoli della sezione.
Durante l’esperienza della Repubblica ligure l’educazione era vista come «uno strumento per l’instaurazione del nuovo ordine sociale» (p. 243). L’influenza della Francia rivoluzionaria è fortissima e il dibattito che si sviluppa alla fine del XVIII secolo denota una sensibilità nuova sulla più ampia diffusione dell’alfabetizzazione e sull’educazione femminile. I principi fissati in questo breve lasso di tempo non trovarono applicazione immediata, ma portarono a un chiaro cambio di mentalità.
L’amministrazione napoleonica comporta un forte accentramento delle istituzioni educative. Questo ideale gerarchizzato, però, si scontra con una realtà difficile, soprattutto nelle campagne. Viene qui dedicato ampio spazio all’analisi critica delle rilevazioni e delle relazioni svolte dai nuovi uffici.
Con la Restaurazione le vicende della scuola in Liguria passano attraverso riforme del Regno di Sardegna tra cui: le Regie Patenti del 1822, l’istituzione del Ministero per la Pubblica Istruzione del 1847 e la riforma Boncompagni del 1848, la legge Lanza del 1857. Si tratta di cambiamenti di grande respiro che vanno dall’ordinamento scolastico al reclutamento degli insegnanti, dai programmi all’introduzione di nuove materie.
La lettura fornisce un’ampia panoramica delle istituzioni scolastiche in termini diacronici, ma non trascura esperienze particolari: accanto ai trend portati dai cambiamenti istituzionali sono studiati istituti ormai superati che, per radicamento o mancanza di alternative, continuano a fornire il loro servizio alle comunità. Colpisce la varietà del ventaglio delle fonti interrogate dagli aa.: è lavoro di ricerca accurato, in cui le fonti locali sono inserite nel contesto istituzionale di ogni regime; le idee di scuola che emergono dai provvedimenti legislativi sono confrontate con il reale stato dell’istruzione sul territorio, senza trascurare le prassi educative e lo status degli insegnanti.

Federico Piseri