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Gian Giacomo Ortu (a cura di) – Cagliari tra passato e futuro – 2004

Gian Giacomo Ortu (a cura di)
Cagliari, Cuec, pp. 485, euro 25,00

Anno di pubblicazione: 2004

Sono trentacinque gli autori che si interrogano sulla città ?capitale? della Sardegna, traendo spunto dall’articolato convegno, tenuto nel novembre del 2003, che ha poi dato il titolo all’opera, arricchita da un ampio corredo iconografico ed inserita nella collana ?Dalla storia al progetto?, patrocinata dall’Istituto sardo per la storia della Resistenza e della Autonomia.
Questo motiva la presenza di storici e sociologi, archeologi ed urbanisti, critici d’arte ed archivisti nel parterre dei relatori, per un mélange stimolante ma forse troppo esteso ed eterogeneo per costituire una tappa davvero significativa nella ricerca contemporaneistica isolana.
Eppure, se storici di lungo corso, come Manlio Brigaglia e Luciano Marrocu, non molto aggiungono a quanto autorevolmente già scritto, pare utile soffermarsi sulla secca introduzione del curatore cui preme evidenziare l’impatto delle rivoluzioni del ‘900 su un corpo urbano che, fra il primo e il secondo decennio del secolo, ?esplodeva sotto il profilo demografico? dilatando la forma urbis di un nucleo urbano incamminato a quel punto verso la modernità (p. 15).
Ecco allora il ruolo delle élites della cultura e dell’impresa, ben evidenziato nel saggio di Cecilia Dau Novelli. La studiosa riassume per nomi, brand, date ed operazioni commerciali, i rapporti e gli intrecci fra capitale e regime fascista, nell’ampio e studiato orizzonte della chimica, della metallurgia, dell’elettricità che poi significa della bonifica, implementazione dei programmi agrari voluti dal capitale bancario d’importazione che col supporto dello Stato daranno vita al contraddittorio ma riuscito esperimento irriguo e zootecnico di Mussolinia di Sardegna, odierna Arborea, fino al 1974 in provincia di Cagliari.
Il volume non dimentica di assicurare ai grandi cagliaritani ? in primis Ottone Baccaredda (1848-1922) ? un posto di rilievo. Una lunghissima e parimenti prestigiosa carriera politico-amministrativa rese quest’ultimo il nume tutelare per molte generazioni (p. 121). Utile perciò la breve ma succosa biografia che del sindaco mazziniano ci restituisce Maria Corona Corrias, che ne sottolinea l’apostolato modernizzatore legato tuttavia alla tradizione (p. 131).
La seconda parte dell’opera è utile a chi intenda avvicinarsi alla conoscenza della prima città dell’isola utilizzando le fonti e gli strumenti dell’analisi sociologica (Anna Oppo, Giuliana Mandich ed altri) proiettata appunto sull’attualità, che peraltro ? a proposito del fenomeno immigratorio ? registra l’assenza di macellerie halal, librerie islamiche, suq ed hammam per la cura del corpo e per le pratiche della purificazione rituale (Patrizia Manduchi, p. 264). Da ultimo, è degna di segnalazione l’analisi sul capitale umano che Sergio Lodde pone al centro del dibattito sul presente e sul futuro di Cagliari. Non appare trascurabile il dato che tradisce l’esistenza in Sardegna di un livello d’istruzione assai basso, in particolare se si considera la qualificata componente dei laureati (p. 459) che, pur in presenza di strutture e di intellettualità d’eccellenza, appare trascurata e viceversa attratta, di necessità, verso settori complessivamente incapaci di imprimere una coraggiosa ed attesa innovazione.

Giovanni Murru