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Giovanni Murru – Una città possibile. Bonifica, educazione e propaganda a Mussolinia di Sardegna. 1934-1938 – 2001

Giovanni Murru
Oristano, S’Alvure, pp. 141, euro 10,00

Anno di pubblicazione: 2001

La bonifica della piana di Terralba (Oristano) a cavallo degli anni trenta. Avvalendosi specialmente dell’archivio della Società Bonifiche Sarde (fondata come anonima nel 1918 a Milano, ?irizzata? nel 1933) Murru ricostruisce non solo la parabola societaria ma anche il quadro sociale nel quale si svolse l’esperimento della bonifica, le trasformazioni ambientali, il contesto politico locale, le personalità di alcuni dei principali protagonisti dell’esperimento a cominciare da quella dell’ingegner Giulio Dolcetta, deus ex machina della Sbs sino al 1933, quadro tecnico tipico di quello che Giuseppe Barone ha chiamato ?il progetto elettroirriguo? per la Sardegna. Molti i dati sui terreni bonificati (già nel 1927 oltre 4 mila ettari, con 2.300 già messi a coltura). Importanti le informazioni sulle famiglie bracciantili insediate, quelli che Murru definisce ?i mezzadri della Società Bonifiche Sarde?, che nel 1931 raggiunsero i 167 nuclei familiari per un numero complessivo di 2.250 persone residenti. Stimolanti le notazioni sulla ?cultura della bonifica?, con il ritratto convincente di una leva di tecnici agrari che, proveniendo dal nittismo, credette di trovare nella politica ruralista del fascismo tra anni venti e trenta un quadro congeniale per realizzate i propri progetti modernizzatori.
Nella linea della storiografia più recente sulla bonifica sarda (Pisu, Tognotti, ma soprattutto Barone) Murru offre un utile quadro di sintesi su questo episodio importante forse non solo nella storia economica della Sardegna durante il fascismo ma più in generale nell’ambito della storia della bonifica nel Mezzogiorno. Da segnalare il capitolo finale, dedicato al giornale della bonifica, ?Brigata Mussolina?, foglio mensile pubblicato dal 1934 al 1938 cui già Murru aveva dedicato una nota introduttiva della edizione anastatica pubblicata nel 2000 presso lo stesso editore. Il giornale, distribuito gratuitamente a tutti i mezzadri, aspirava ?a diventare il punto di incontro tra classe dirigente e mezzadri?.

Giuseppina Fois