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Guido Rombi – Chiesa e società a Sassari dal 1931 al 1961. L’episcopato di Arcangelo Mazzotti – 2000

Guido Rombi
Vita e Pensiero, Milano

Anno di pubblicazione: 2000

Arcangelo Mazzotti (Cologne Bresciano, 1880 – Sassari, 1961) fu vescovo a Sassari dal 1931 al 1961. Francescano, legato personalmente a padre Gemelli e ad altre personalità del mondo cattolico lombardo, fu protagonista, nel trentennio del suo episcopato sassarese, di una vasta e impegnata opera di modernizzazione delle strutture e delle politiche sociali del cattolicesimo locale. Seguendo la ricca esperienza spirituale ed umana di Mazzotti, Rombi ricostruisce con grande cura filologica e con sicuro intuito storiografico il contesto politico, sociale e culturale della provincia sarda durante il fascismo, per poi spingersi, nell’ultima parte del volume, sino a ripercorrere gli anni intensi del dopoguerra, quando la lunga attività di preparazione e formazione di giovani condotta nelle strutture associative cattoliche sfociò nella costruzione della Democrazia Cristiana e della nuova classe dirigente sarda.
Il libro si basa su un’ampia rassegna di fonti di prima mano, in prevalenza selezionate negli archivi ecclesiastici (ma vi figurano anche i documenti dell’Archivio Centrale dello Stato e quelli dell’Archivio dell’Azione Cattolica nazionale e le carte della rivista dossettiana “Cronache sociali”). Di grande rilievo per la trama della ricerca è poi l’epistolario personale di Mazzotti.
Molti i versanti che Rombi sapientemente sa esplorare: la dimensione biografica innanzitutto, affrontata in pagine documentate e spesso di notevole finezza (interessante come l’autore colga la personalità di Mazzotti nelle varie epoche della sua vita e del suo apostolato, mettendone in rilievo anche l’evoluzione); l’illustrazione del mondo cattolico sassarese nelle sue varie espressioni (il clero, il laicato, l’associazionismo, con particolare attenzione per quello universitario); il quadro, estremamente interessante, della stampa cattolica (soprattutto il settimanale “storico” della diocesi, “Libertà”); infine il contesto della politica locale, durante e dopo il fascismo.
Emergono dalle oltre trecento pagine di Rombi anche interessanti ritratti di singole personalità del mondo cattolico sassarese: il giovane segretario di Mazzotti Enea Selis e il parroco di San Giuseppe Giovanni Masia, figure chiave, ognuno a suo modo, nella formazione culturale e religiosa di un’intera generazione di giovani tra fascismo e ritorno alla democrazia; Antonio Segni e il gruppo degli ex esponenti popolari che a lui continuarono in qualche modo a far riferimento durante la dittatura; Francesco Cossiga e i suoi “giovani turchi”, gruppo di politici emergenti nella Democrazia Cristiana del dopoguerra, che nel 1956 emarginando la vecchia generazione dei “reduci” si impadronirono del partito a Sassari e poi anche a livello regionale; un giovanissimo Arturo Parisi, presidente nazionale negli anni Sessanta della Giac, la Gioventù cattolica italiana.
Il libro, costruito su una buona ricerca, offre spunti importanti anche per ricostruire più in generale la storia politica e sociale della Sardegna tra anni trenta e sessanta del Novecento.

Giuseppina Fois