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Gustavo Corni – Il sogno del ?grande spazio?. Le politiche d’occupazione nell’Europa nazista – 2005

Gustavo Corni
Roma-Bari, Laterza, pp. 276, euro 19,00

Anno di pubblicazione: 2005

La conquista dello ?spazio vitale? per il popolo tedesco fu ben presto tra gli obiettivi non procrastinabili di Hitler e la seconda guerra mondiale, scatenata il 1° settembre 1939 con l’attacco alla Polonia, servì a tale scopo. Anche se il programma di conquista nazionalsocialista si arenò alla fine nei lontani spazi della steppa russa e nei deserti del Nordafrica, la Germania di Hitler aveva comunque fino al 1942 sottomesso ampie parti dell’Europa, mirando a realizzare un ordine fondamentalmente nuovo basato su un’ideologia razzista e per la cui causa furono sacrificate milioni di persone.
Anche per gli esperti è diventato ormai difficile dominare la vastissima letteratura riguardante questa tematica, : è quindi da salutare con soddisfazione la non facile impresa affrontata da Gustavo Corni di offrire un’opera di sintesi sul dominio tedesco negli Stati e territori conquistati a partire dal 1939. Il suo libro, che fa a meno delle note, si rivolge a un pubblico più vasto ? in particolare di studenti ? come opera d’introduzione e di orientamento. Corni non accampa perciò pretese di completezza ? viene in tal modo, ad esempio, ampiamente tralasciato lo sterminio degli ebrei europei, che andò mano nella mano con la conquista di un impero nazionalsocialista ? ma intende invece creare, in una prospettiva comparativa, dei sentieri percorribili nella ?foresta’ della ricerca. In ciò l’autore si propone continuamente di contrapporre alla prospettiva degli occupanti la prospettiva delle persone nei paesi occupati intrecciando così la ?storia dall’alto? con la ?storia dal basso?.
Prendendo le mosse dagli obiettivi imperialistici di Hitler, discussi nel contesto delle strategie egemoniche delle élites tedesche a partire dalla prima guerra mondiale, l’opera di Corni segue le campagne di conquista della Wehrmacht incentrando innanzi tutto l’analisi sulle diverse forme del dominio di occupazione tedesco in Boemia e Moravia, in Polonia, Norvegia e Danimarca, nei paesi del Benelux, in Francia, nei Balcani, nell’Unione Sovietica e infine in Ungheria e in Italia. Successivamente, l’autore si rivolge allo sfruttamento dei territori occupati mettendo in evidenza la fondamentale contraddizione della politica tedesca tra gli ambiziosi piani di costruzione di un’economia del ?grande spazio? e l’attività di pura rapina del bottino. Il quarto capitolo tratta le iniziative, culminanti nel Generalplan Ost (Piano generale orientale), per una pulizia etnica in grande stile come presupposto di una ?germanizzazione? soprattutto dell’Europa dell’Est ? una politica di disprezzo dell’umanità che come ultima conseguenza colpì i tedeschi stessi provocando l’espulsione di milioni di persone dall’Europa centrorientale e sudorientale. Gli ultimi due capitoli sono dedicati al collaborazionismo ? tema a lungo tabù ? e alla resistenza contro gli occupanti. Manca una sintesi analitica alla fine del libro, sostituita da 43 documenti scelti da Corni per illustrare la politica di occupazione tedesca nelle sue diverse sfaccettature. Una breve bibliografia scelta e cinque cartine sinottiche completano un riuscito libro di studio.

Thomas Schlemmer