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Marco Antonio D’Arcangeli – La formazione scolastica in Abruzzo1861-1991. Un profilo statistico – 2002

Marco Antonio D’Arcangeli
Pescara, Libreria dell’Università Editrice, pp. ??-311, euro 17,50

Anno di pubblicazione: 2002

L’autore, impegnato da tempo in percorsi di ricerca relativi alla storia delle idee e delle istituzioni educative, si propone di offrire ? attraverso un’analisi quantitativa dei fenomeni relativi alla formazione scolastica in Abruzzo dall’Unità ai giorni nostri ? uno strumento utile a chi voglia soffermarsi sulle ?peculiarità della ?via’ abruzzese alla ?modernizzazione’ educativa? (p. V) o intenda, a fini didattici, ?introdurre i giovani abruzzesi alla conoscenza della storia della scuola nella loro regione? (p. XII). Il volume, che inaugura la collana ?Storia dei processi formativi? diretta da Gaetano Bonetta, intende infatti colmare il ?grave deficit negli studi sulle vicende dell’istruzione nella regione? (p. II) e collocarsi all’interno di quel filone di ricerca che, attraverso le storie ?locali? dell’istruzione e della scuola, ha contribuito ad offrire una ricca documentazione a riguardo, nonché un rinnovamento dei parametri interpretativi.
Il profilo statistico della formazione scolastica in regione ? delineato a partire dai dati forniti da censimenti e bollettini ministeriali attentamente vagliati e rielaborati con un sguardo necessariamente attento alle ?differenze di genere? ? rivela la consistenza del fenomeno in termini di utenza e personale docente nelle scuole dell’infanzia, elementare, secondaria, superiore e nei corsi di formazione professionale; consente inoltre di determinare le percentuali di analfabetismo e grado di istruzione della popolazione abruzzese nei decenni considerati e di proporre un utile ?confronto fra i ?tempi’ e le modalità di sviluppo delle istituzioni scolastiche in Abruzzo, nel Mezzogiorno d’Italia e nel complesso della Penisola? (p. 7).
L’opportunità di riflettere su linee di sviluppo e caratteri del sistema scolastico italiano, sul suo concreto articolarsi nelle realtà locali e sull’evoluzione quantitativa dei singoli comparti formativi, risulta dunque rilevante, sia a partire dalla diretta analisi delle cifre, sia dalla lettura delle riflessioni che le precedono. Studi successivi, nel leggere i risultati conseguiti dall’indagine quantitativa alla luce delle coordinate politiche, economiche, socio-culturali all’interno delle quali i percorsi formativi sono stati definiti e realizzati, e nel misurare l’effettiva incidenza di questi ultimi sul territorio e sulle popolazioni, potranno offrire ulteriori elementi di riflessione, utili e auspicabili soprattutto in presenza di interventi di ?destrutturazione / ristrutturazione? del sistema scolastico nazionale che appaiono oggi richiamare soluzioni già sperimentate.

Sara Follacchio