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Mariachiara Fugazza e Ada Gigli Marchetti (a cura di) – Manfredo Camperio. Tra politica, esplorazioni e commercio – 2002

Mariachiara Fugazza e Ada Gigli Marchetti (a cura di)
Milano, Franco Angeli, pp. 203, euro 17,50

Anno di pubblicazione: 2002

Raccoglie gli atti della giornata di studio svolta a Villasanta il 23 marzo 2000 a cura dell’Istituto lombardo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e si inscrive in un vasto programma di valorizzazione del Fondo bibliografico e dell’Archivio, che il comune lombardo acquisì dalla famiglia nel 1975. Il fondo librario, di cui ci informa Stephen Pifferi, è composto da 4.000 volumi, dalla collezione completa di ?L’Esploratore. Giornale di viaggi e geografia commerciale? ? fondato nel 1877 da Camperio e da lui diretto fino al 1884 ? e da 2.000 fotografie. L’archivio, di cui ci parla Paola Zocchi, comprende 402 unità divise tra le carte di Manfredo (1826-1899), quelle del fratello Philippe (1810-1882) ? figura di rilievo della politica e della cultura elvetiche ? e quelle del figlio, l’ammiraglio Filippo (1873-1945), oltre ai documenti riguardanti gli altri membri della famiglia.
Abbiamo indugiato sugli aspetti ?istituzionali? sia per offrire qualche sommaria informazione, sia perché il valore dei contributi è in buona parte sorretto da questo eccezionale patrimonio di fonti. A cui si deve aggiungere l’Autobiografia, completata e pubblicata dalla figlia Sita Meyer nel 1917 e che Franco Della Peruta, in esordio del volume, legge e invita a leggere. Si snoda così un percorso biografico complesso e avvincente che prende le mosse dai giovanili ardori rivoluzionari di un protagonista, ?scavezzacollo e donnaiolo?, dei fatti d’armi risorgimentali (Vittorio Scotti Douglas); prosegue con i numerosi viaggi in terre lontane, dall’Australia all’India fino ai luoghi caldi del colonialismo italiano (Tripolitania, Cirenaica, Eritrea), dei quali ci narra il lungo saggio di Francesco Surdich. Si giunge dunque al ruolo di Camperio nel promuovere e propagandare la politica coloniale tra gli anni Settanta e Novanta dell’Ottocento che fa di lui ?l’uomo che avrebbe perseguito più lucidamente il fine di sensibilizzare l’opinione pubblica nazionale sulle tematiche economiche connesse con l’espansione oltremare? (p. 106). Gian Luca Podestà ne offre un quadro nel contesto politico ed economico milanese, Marco Soresina analizza le iniziative commerciali in Africa; Katia Emanuela Lomonaco ci parla della rivista ?L’Esploratore?. Completano il volume i contributi di Henny Martinoni su Philippe Camperio e di Paola D’Annunzio sulle donne della famiglia.
Comprensibilmente più attento agli aspetti economici, solo a tratti emerge il contesto politico e culturale in cui si inserisce la vicenda biografica, quello dell’alta borghesia milanese risorgimentale volta ad affermare la propria egemonia sul nuovo Stato nazionale. Da qui una certa difficoltà nell’evidenziare l’?anomalia? di Camperio quale convinto seguace di Crispi, da qui anche una scarsa attenzione per la storia delle idee. Talvolta prendono il sopravvento la simpatia per il personaggio e una tendenza al dettaglio che non corrisponde sempre al necessario rigore. Nel complesso però è un contributo significativo che, sia pure in modo indiretto, aggiunge un tassello a quella ricerca prosopografica determinante per l’analisi del sistema culturale nazionalista e colonialista che si andò definendo nella seconda metà dell’Ottocento.

Giancarlo Monina