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Marta Craveri – Resistenza nel Gulag. Un capitolo inedito della destalinizzazione in Unione Sovietica – 2003

Marta Craveri
Soveria Mannelli (Cz), Rubbettino, pp. 360, euro 22,00

Anno di pubblicazione: 2003

Il volume è un significativo risultato delle ricerche avviate dopo la dissoluzione del regime sovietico, che hanno permesso di disegnare una mappa sempre più completa e attendibile del ?sistema GULag?, comprensiva di elementi geografici (dislocazione ed estensione dei campi), fattori temporali (diverse fasi della loro installazione) e dati quantitativi (effettivi della popolazione reclusa), fino a disporre ormai di una pertinente tipologia delle varie forme di detenzione. Ne risulta ? come dimostra anche il bel lavoro di Marta Craveri ? un quadro più complesso di quanto non si sia a lungo ipotizzato. L’indagine è distribuita in tre sezioni. La prima ha un impianto essenzialmente ?fattualistico? e ricostruisce, in modo sintetico ma nondimeno preciso, il processo che porta all’instaurazione del sistema concentrazionario in Unione Sovietica (1918-1945). È la fase maggiormente esplorata dalla storiografia occidentale, qui utilmente integrata coi lavori in lingua russa usciti negli ultimi 10-15 anni e con alcune fonti memorialistiche. Sono ricostruite, cronologicamente, le tappe essenziali del processo e messe in luce le forme della deportazione, le categorie dei reclusi, le ragioni e le modalità dello sfruttamento del lavoro forzato, i conflitti d’interesse tra i diversi organismi statali preposti al controllo degli istituti di pena, offrendo un nitido quadro dell’?economia del GULag?. La seconda sezione presenta la realtà del dopoguerra, con l’importante crescita della repressione ?interna? (coinvolgimento, in particolare, di nazionalità non russe, ex prigionieri di guerra sovietici e civili rimpatriati dalla Germania) ed ?esterna? (nei territori annessi dopo il 1939). Anche qui la ricostruzione è accurata, con alcune importanti novità intorno alla costruzione di campi di lavoro per soli prigionieri politici e dati interessanti sulle attività culturali (e educative). Problemi come quelli delle ?norme produttive? o delle ?norme alimentari?, essenziali per ricostruire ?vita e lavoro? nei campi, sono analizzati tradizionalmente sulla base delle memorie più conosciute di ex detenuti, vista la scarsità e contraddittorietà della documentazione disponibile. Sono discusse le prime manifestazioni della ?crisi del sistema GULag? ed è sviluppato il tema della resistenza dei prigionieri. Vengono individuate tre forme di lotta: ?simbolica? (intesa come resistenza contro la disumanizzazione), ?economica? (azioni volte soprattutto a disorganizzare la produzione) e ?politica? (gruppi clandestini, scioperi, rivolte, evasioni di massa). Dopo il dibattito sul disfacimento del complesso concentrazionario e i problemi della ?sicurezza? nei campi tra il 1945 e il 1953, Craveri esamina gli scioperi e le rivolte scoppiate tra il 1945 e il 1953, tema approfondito nella terza sezione, consacrata agli scioperi del 1953-1954 che condussero alla riforma dell’intera struttura. È sicuramente questa la parte più originale del volume, che l’autrice affronta avvalendosi di un ampio spettro di documenti d’archivio inediti e di un congruo numero di interviste con ex internati, riportate anche in un’ampia appendice.

Antonella Salomoni