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Simone Cinotto, Marco Mariano (a cura di) – Comunicare il passato: cinema, giornali e libri di testo nella narrazione storica – 2004

Simone Cinotto, Marco Mariano (a cura di)
Torino, L’Harmattan Italia, pp. 759, euro 51,00

Anno di pubblicazione: 2004

Il volume curato da Simone Cinotto e Marco Mariano (con una premessa di Maurizio Vaudagna) si configura come ?l’atto conclusivo di un processo che aveva avuto un primo momento importante? nell’omonimo convegno tenutosi a Vercelli nel giugno del 2003. Entrambi si inseriscono nel dibattito, di particolare attualità, sull’?uso pubblico della storia?, e contribuiscono a portare, in un’arena di per sé già variegata e complessa, una voce significativa e originale. Sulla scia di una linea di ricerca portata avanti in Italia da Gallerano, De Luna, Ortoleva, Cinotto e Mariano concentrano l’analisi su ?alcune pratiche di comunicazione del passato altre dalla storia ?scientifico-accademica’? attraverso l’esame di ?cinema, televisione, giornali e libri di testo scolastici?, individuati come ?alcuni tra i media più significativi che compongono la eterogenea, e sempre più dilatata, arena dell’uso pubblico della storia?, e giustamente definiti non tanto ?fonti per lo storico, quanto piuttosto [?] agenti di storia, soggetti capaci di comunicare il passato autonomamente e inserirsi nella ?comunità allargata’? (p. 18).
I ventidue saggi del volume (ripartiti nelle tre sezioni tematiche La comunicazione storica negli audiovisivi, nel cinema e nella tv, La comunicazione storica nei giornali, I libri di testo e la didattica) si snodano lungo questo ideale filo rosso, ciascuno ad approfondire un aspetto specifico della tanto dibattuta questione. Nella prima parte, analisi specifiche su alcuni registi (pensiamo al saggio di Francesco Pezzini dedicato a Paolo Benvenuti) si affiancano a quelle sul rapporto con precise epoche storiche, così come traspare dai cinegiornali o da alcune trasmissioni televisive. In particolare, nella vastità di interessi messi in evidenza dai singoli contributi, spicca il saggio di Giulio Iacoli per la capacità di unire in una riflessione precisa e originale storia, letteratura e cinema nella ricostruzione di un evento chiave dell’immaginario americano come l’omicidio Kennedy. La seconda parte è invece dedicata al delicato rapporto tra storia e quotidiani, illustrata in maniera esemplare dal saggio introduttivo di Luca Baldissara, che si propone come vero e proprio modello metodologico di questa sezione. Nella terza parte, infine, viene affrontata la spinosa questione del rapporto tra storia e manuali di testo, attraverso una panoramica ricca e variegata, che unisce insieme diacronia storica (pensiamo ai saggi sulla didattica nell’Italia liberale o nel periodo fascista) e ricognizione specifica di novità metodologiche e tematiche (si veda il saggio conclusivo sulla didattica on line).
Nel complesso, dunque, il volume conferma una ricca varietà proporzionale alla sua ampiezza, in una direzione di voluta interdisciplinarietà che meriterebbe di essere ulteriormente approfondita. Proprio per questo dispiace che il prezzo consistente (anche in rapporto a una veste tipografica tutt’altro che eccezionale) e una difficile distribuzione rischino di limitare la diffusione di uno strumento assai interessante e originale in questo campo di indagine.

Orsetta Innocenti