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Umberto Levra (a cura di), – Nazioni, nazionalità, Stati nazionali nell’Ottocento europeo, Atti del XLI Congresso di storia del Risorgimento italiano (Torino, 9-13 ottobre 2002), – 2004

Umberto Levra (a cura di),
Roma-Torino, Carocci, pp. 467, euro 44,00

Anno di pubblicazione: 2004

Gli atti del 61° congresso dell’Istituto per la storia del Risorgimento contengono, rispetto alla tradizionale impostazione delle attività dell’Istituto, elementi di novità evidenti già nel titolo. L’Europa e il secolo XIX non sono, come in altre occasioni, lo scenario di sfondo su cui si muovono i protagonisti del processo unitario e gli storici che ne studiano progetti ed azioni, ma rappresentano il contesto spaziale e temporale in cui emerge come cruciale il problema delle nazionalità.
Delle cinque sezioni in cui si articola il volume, solo la seconda è dedicata al Risorgimento, con contributi di Luciano Guerci sul concetto di patria e l’idea di nazione nel Triennio, di Franco Della Peruta sulla nazione nella riflessione dei democratici, di Sergio La Salvia sul ruolo degli intellettuali settecenteschi nel proporre ?elementi costitutivi del mito di fondazione della nazione? (p. 169), di Francesco Traniello sul ’48 come momento di chiarificazione ?del nodo intricato costituito dal rapporto fra Chiesa e movimento nazionale? (p. 178).
Nella prima parte sono richiamate le peculiarità dei modelli di riferimento della cultura politica europea dell’800: i concetti di patria e nazione nella Rivoluzione e i percorsi di formazione del patriottismo nazionale in Francia (Michel Vovelle); le radici culturali dell’identità germanica e della coscienza nazionale tedesca (Pietro Rossi); le basi politiche e religiose dell’identità britannica, ancorata alla centralità dell’istituto parlamentare (Carlo Ghisalberti). La terza presenta alcuni casi nazionali: una nota di Hélenè Koukkou su Giovanni Capodistria e il movimento rivoluzionario greco; una riflessione di Jan De Volder sulla formazione dell’idea nazionale e i caratteri del processo di indipendenza belga; uno stimolante intervento di Gabriele B. Clemens sulla complessità del movimento nazionale tedesco (fratture interne, contraddizioni, resistenze) e sugli aspetti non ancora indagati del processo di nazionalizzazione. La quarta parte, sui tre grandi imperi, propone con Angelo Ara un panorama dei tanti nazionalismi, interni ed esterni, con cui fa i conti l’Impero asburgico dalla Restaurazione a Sadowa, passando per il ’48; con Natalia Mazour una puntuale disamina del complicato rapporto tra identità nazionali e identità imperiale nella parte europea dell’Impero zarista; con Marco Dogo una incisiva sintesi sulle difficoltà incontrate dall’Impero ottomano nel far fronte alle sfide portate alla sua integrità territoriale dai nazionalismi. L’ultima sezione è occupata da un saggio sul Museo del Risorgimento di Torino, di cui Umberto Levra, responsabile del riallestimento, traccia ?la storia, le successive modalità espositive, le caratteristiche del formarsi delle collezioni, i parametri storiografici che ne hanno guidato i vari allestimenti? (p. 349).
La scelta dell’Isituto di riproporre il tema classico della nazione senza sottrarsi al confronto, pur se con toni a tratti polemici, con recenti indirizzi storiografici è segno di rinnovamento e fa sperare in un proficuo dialogo con le nuove ricerche sul XIX secolo, tornato, sembra, al centro dell’interesse delle giovani generazioni.

Alfio Signorelli