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Maria Elena Mancini – Promuovere movimenti di idee. Ada Gobetti, Croce e Laterza – 2006

Maria Elena Mancini
Bari, Cacucci, 183 pp., euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2006

Il volume di Maria Elena Mancini è diviso in due sezioni: nella prima parte l’autrice analizza il valore delle traduzioni durante il ventennio fascista in Italia, il ruolo di Ada Prospero Gobetti Marchesini in questo ambito e il suo rapporto con la casa editrice Laterza mediato anche da Benedetto Croce. La seconda parte del libro è invece costituita dall’edizione critica del carteggio tra Giovanni Laterza e Ada Gobetti sviluppatosi tra il 1935 e il 1955. L’autrice, che è iscritta al terzo anno del Dottorato in Popolazione, Famiglia e Territorio dell’Università di Bari, ha approfondito la storia della presenza femminile nella cultura del Novecento e, più in generale, si è occupata di storia dell’editoria. Il volume ricostruisce attraverso l’attività di Ada Gobetti la resistenza culturale all’interno della dittatura attuata dalla casa editrice Laterza grazie anche alle traduzioni. Partendo dall’analisi del carteggio tra Ada Gobetti e l’importante editore, costituito da 122 lettere, Mancini mette in luce sia il forte legame di amicizia che li legò, sia l’importanza che ebbe il protagonismo, spesso sottovalutato, di Ada nella vita culturale italiana. Attraverso la ricostruzione della sua attività lavorativa emerge la figura di una donna forte che seppe rendersi autonoma dalla figura del marito, sviluppando da sola anche il progetto culturale de «Il Baretti», la rivista fondata insieme, in cui si auspicava un’indipendenza del giudizio e un confronto con le culture europee utile ad una profonda sprovincializzazione della cultura italiana. Con le sue traduzioni, spesso accompagnate da sobrie e documentate prefazioni, Ada contribuì a portare avanti l’ambizioso programma politico. Negli anni del regime, non bisogna scordare, firmare la traduzione di un’opera non gradita significava esporsi ad un maggior controllo e a diversi rischi. Mancini ricostruisce nel dettaglio, ad esempio, la funzione politica delle traduzione dell’opera di Herbert Albert Laurens Fisher La storia d’Europa, conclusa con non pochi problemi per Gobetti e per la casa editrice stessa. Il volume di Mancini costituisce un interessante tassello per ricostruire la storia culturale ed editoriale dell’Italia tra fascismo, guerra e immediato secondo dopoguerra. La cura nell’edizione delle lettere rende molto agevole la loro lettura, il saggio introduttivo permette di poter efficacemente e sinteticamente inquadrare il valore molto alto che ebbe la vita e il lavoro di Ada Prospero Gobetti Marchesini per la cultura italiana novecentesca. Il libro costituisce così un’indubbia fonte per poter approfondire il valore della presenza femminile nella cultura della penisola, inserendosi felicemente nel panorama degli studi su questo argomento.

Margherita Angelini