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V Premio Sissco per un articolo di rivista

Vincitrice: Cecilia Molesini, ‘We should no longer sit on packed suitcases’: German expellees’ emotions in post-war West Germany, “European Review of History: Revue européenne d'histoire”, 2023.

La vincitrice

La commissione – formata da Andrea Guiso in qualità di presidente, Elisabetta Caroppo e Stefano Pisu – ha esaminato gli oltre trenta articoli pervenuti per la valutazione ed esprime innanzitutto l’apprezzamento per l’alta qualità di gran parte dei lavori, segnati da originalità tematica, ampiezza delle fonti utilizzate e capacità di dialogo con la storiografia.

Dopo aver proceduto a una selezione preliminare, la commissione ha stilato una short list di quindici articoli, dalla quale sono stati individuati i tre finalisti. Essi sono:

  • Gianluca Bo, Gli “atti lesivi al prestigio della razza” nell’Africa Orientale Italiana (1936- 1941), pubblicato nel 2023 su “Storicamente.org”
  • Cecilia Molesini, ‘We should no longer sit on packed suitcases’: German expellees’ emotions in post-war West Germany, pubblicato nel 2023 su “European Review of History: Revue européenne d’histoire”
  • Maddalena Valacchi, Desideri e  realtà.  L’Amministrazione  Carter  e  la  Junta  Militar  di Videla, 1977-1980, pubblicato nel 2023 su “Nuova Rivista Storica”.

In seguito ad approfondita discussione la giuria ha deciso di premiare l’articolo di Cecilia Molesini, ‘We should no longer sit on packed suitcases’: German expellees’ emotions in post-war West Germany, pubblicato nel 2023 su “European Review of History: Revue européenne d’histoire”

Come recita il titolo, l’articolo si è confrontato con il processo d’integrazione nella Germania occidentale dei tedeschi espulsi dalle regioni della Slesia, della Pomerania e dalla Prussia orientale dopo la Seconda guerra mondiale, nel contesto più ampio degli spostamenti forzati di popolazione che hanno caratterizzato il secondo dopoguerra. Molesini tratta il tema focalizzandosi sul caso delle comunità evangeliche tedesche, sui loro desideri e aspettative, così come sul ruolo svolto dai pastori, in quanto guide spirituali e morali, nell’offrire conforto agli espulsi e sui rapporti fra questi gruppi e i loro portavoce politici.

L’originalità della scelta di Molesini consiste nella prospettiva innovativa di storia delle emozioni con cui affronta il tema: l’analisi delle peculiari fonti rappresentate dalla corrispondenza fra i membri delle comunità evangeliche degli espulsi e i loro pastori (circolari e lettere private) offre uno sguardo intimo sugli stati d’animo e sulle posizioni, talvolta contraddittorie, assunte da quelle comunità nel nuovo contesto in cui si trovavano a vivere loro malgrado.

Il confronto fra queste fonti dal basso e le posizioni ufficiali espresse dalle diverse associazioni degli espulsi rivela una certa divergenza fra l’ampio spettro di sentimenti provati da quelle comunità e l’immagine convenzionale trasmessa, invece, dai loro rappresentanti politici.

In questo senso, l’incrocio fra l’approccio di storia sociale (la corrispondenza delle comunità) e di storia politica (le posizioni ufficiali a favore del ritorno nei luoghi di origine) offre spessore e solidità notevoli alla ricerca di Molesini, così come anche il confronto con la storiografia internazionale sul tema. Altrettanto apprezzabile è la capacità dell’articolo di coprire un arco cronologico ampio che va dall’immediato secondo dopoguerra fino ai primi anni Settanta, individuando chiaramente negli anni Sessanta un punto di svolta nel progressivo passaggio dalla speranza e dalla percezione del diritto di tornare al suolo natio alla necessità concreta di concentrarsi sulla nuova vita nella Germania Ovest, anche per l’emergere di una seconda generazione poco interessata all’obiettivo del ritorno in una terra mai conosciuta e per la quale non vi era oramai nessun legame affettivo. L’articolo riesce così a mostrare con chiarezza il ruolo delle emozioni nel graduale distacco fra le comunità degli espulsi e i circoli politici che intendevano rappresentarne le istanze, nonché la trasformazione della nozione di patria per i membri delle comunità.

La commissione ha pertanto attribuito il premio a Cecilia Molesini per l’articolo, ‘We should no longer sit on packed suitcases’: German expellees’ emotions in post-war West Germany, pubblicato nel 2023 su “European Review of History: Revue européenne d’histoire”.

Bando:

La SISSCo bandisce un premio annuale dell’ammontare di € 500 per un articolo pubblicato in una rivista a carattere scientifico nel corso del 2023, su un qualsiasi argomento di storia contemporanea che sia basato su ricerca originale e che sia stato scritto da un/una dottorando/a o da un/una studioso/a che abbia conseguito il titolo di dottore di ricerca da non più di cinque anni al momento della pubblicazione del bando (a partire, dunque, dal 1° aprile 2019).

Il/la vincitore/vincitrice, nel ricevere il premio, si impegna a proporre nel corso dei dodici mesi successivi un nuovo articolo in vista di una sua pubblicazione nella rivista della società, Il Mestiere di Storico, purché superi la valutazione tra pari.

Le candidature, corredate da un breve curriculum vitae (max 500 caratteri) e dal testo in pdf dell’articolo proposto per il premio, vanno inviate in un file unico alla segreteria della SISSCo all’indirizzo segr.sissco@gmail.com entro il 31 maggio 2024.

Il premio sarà conferito nel corso del Convegno annuale SISSCo che si terrà a Pescara e Chieti i giorni 12-14 settembre 2024.

Il Consiglio direttivo

Cassino, 30 marzo 2024