IV Seminario di ricerca RomaTre-Luiss
Marilena Gala, La storia della NATO attraverso l'evoluzione del concetto di sicurezza
David Burigana, Space Racks Diplomacy: un test case di Science Diplomacy dagli anni 70 alla Stazione Spaziale Internazionale.
Marilena Gala, La storia della NATO attraverso l'evoluzione del concetto di sicurezza
David Burigana, Space Racks Diplomacy: un test case di Science Diplomacy dagli anni 70 alla Stazione Spaziale Internazionale.
Nell'ambito del progetto nazionale SISSCO "2 giugno 1946. La nascita, le storie e le memorie della Repubblica"
Forlì, 10 novembre 2018, ore 10-17
Giornata di studio
"Genere, salute, lavoro nella transizione tra fascismo e Repubblica. Spazi urbani e contesti industriali"
Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena, Casa Saffi, Via Albicini 25, Forlì
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10.00: Saluti istituzionali
- Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia, Coordinatore progetto nazionale SISSCO “2 giugno 1946. Nascita, storie e memorie della Repubblica”)
- Andrea Caracausi (Università di Padova, Presidente Società Italiana di Storia del Lavoro)
- Elisa Giovannetti (Assessora Cultura e Pari Opportunità Comune di Forlì, Presidente di ATRIUM)
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10.30: Introduzione ai lavori
- Carlo De Maria (Università di Bologna, Direttore Istituto storico di Forlì-Cesena)
- Eloisa Betti (Università di Bologna)
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11.00-12.45: Legislazione, regolamentazione, prevenzione
- Alberto Baldasseroni (Centro Regionale Infortuni e Malattie Professionali, Regione Toscana), Francesco Carnevale (Centro di Documentazione Storia della Sanità ed Assistenza, Firenze), "La salute dei lavoratori in Italia tra fascismo e postfascismo: uno sguardo di genere"
- Carlo De Maria (Università di Bologna), "L’evoluzione della medicina del lavoro nel Novecento"
- Pietro Causarano (Università di Firenze), "Salute, prevenzione e formazione nell’esperienza dei sindacati industriali: il contributo femminile"
- Bruno Ziglioli (Università di Pavia), "Costruire il sentimento comune del dolore: le narrazioni femminili dei disastri industriali"
Chair/discussant: Matteo Troilo (Polo archivistico regionale dell’Emilia-Romagna)
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Buffet 12.45-14.00
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14.00-15.30: Forme di lotta e mobilitazioni
- Eloisa Betti (Università di Bologna), "Diritto al lavoro e diritto alla salute: temi e forme della mobilitazione femminile nelle fabbriche forlivesi"
- Debora Migliucci (Archivio del Lavoro, Milano), "Diritto alla salute: uno studio sulle lotte e le rivendicazioni delle donne nelle fabbriche milanesi"
- Anna Frisone (Université Paris I Panthéon-Sorbonne), "Che 'genere' di salute in fabbrica? Femminismo sindacale e nuova medicina del lavoro nel triangolo industriale durante gli anni Settanta"
Chair/discussant: Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia)
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15.30-17.00: Luoghi e forme del lavoro
- Elena Paoletti (Istituto storico di Forlì-Cesena), "Spazi industriali forlivesi e salute tra le due guerre: uno sguardo di genere"
- Liliosa Azara (Università di Roma Tre), "Genere, lavoro e salute nelle miniere del Sulcis tra il periodo fascista e l’età repubblicana"
- Laura Savelli (Università di Pisa), "In un angolo della memoria. Genere, lavoro, salute negli stabilimenti della Società Metallurgica Italiana"
Chair/discussant: Tito Menzani (Università di Bologna)
17.00 Conclusioni
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Iniziativa valida ai fini della formazione e dell’aggiornamento dei docenti: per gli insegnanti sarà possibile iscriversi sul portale SOFIA del MIUR.
Info: Istituto storico di Forlì-Cesena, tel. 0543.28999, mail istorecofo@gmail.com
La giornata di studio è realizzata nell'ambito del progetto nazionale "2 giugno 1946. La nascita, le storie e le memorie della Repubblica" avviato dalla SISSCO - Società italiana per lo studio della storia contemporanea, ed è promossa dall'Istituto storico di Forlì-Cesena con il sostegno del Comune di Forlì e della Rotta culturale europea ATRIUM, in collaborazione con la SISLAV-Società Italiana di Storia del Lavoro.
Convegno di studi internazionale
LA GRANDE ILLUSIONE
LA TRANSIZIONE DEL PRIMO DOPOGUERRA NELL’EUROPA ADRIATICA E DANUBIANO-BALCANICA (1918-1923)
Gorizia – Trieste 12-14 novembre 2018
Promosso da
Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli studi di Trieste.
Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea del Friuli Venezia Giulia.
Con il contributo della Fondazione CARIGO.
Con la collaborazione del Sistema bibliotecario giuliano
Le motivazioni e gli obiettivi
La grande illusione è il titolo di un celebre film che il regista francese Jean Renoir dedicò alla Grande guerra, mostrando, tra l’altro, quanto i conflitti armati e una delle loro conseguenze più dolorose come la prigionia, siano in palese contrasto con la dignità dell’uomo, al di là dell’appartenenza nazionale o sociale di quanti ne vengano colpiti.
Altrettante grandi illusioni furono gli innumerevoli trattati di pace con i quali, al termine delle operazioni militari, si tentò di restituire all’Europa – il cui ruolo usciva ridimensionato dalla potenza statunitense anche in sede diplomatica – e al mondo intero la pace perduta nel 1914. Quei trattati infatti – firmati in un arco di tempo che dal 1919 si estese alla metà degli anni Venti – non solo non riuscirono a risolvere questioni già aperte prima dello scoppio della Grande guerra, ma tentarono di semplificare situazioni estremamente complesse dal punto di vista della composizione etnica di territori da sempre caratterizzati dalla molteplicità e non di rado da una tutt’altro che pacifica convivenza tra gruppi nazionali diversi; spesso, infine, tali semplificazioni non furono estranee ai drammi che avrebbero caratterizzato il secondo conflitto mondiale.
Emblematico di questa situazione è il caso dell’area alto adriatica, travolta dalla crisi e dalla dissoluzione dell’Impero asburgico. In quanto area di confine caratterizzata dall’articolata composizione nazionale essa, pur nella peculiarità di ciascun contesto, aveva molti punti in comune con altri territori dell’area danubiana – dall’Austria alla Boemia, dall’Ungheria alla Bulgaria, dal nuovo Regno dei Serbi, Croati e Sloveni alla Romania – e con il contesto balcanico in generale, incluse l’Albania e la Grecia.
Il convegno internazionale La grande illusione. La transizione del primo dopoguerra nell’Europa adriatica e danubiano-balcanica (1918-1923), intende fare il punto su quanto accadde in tali realtà negli anni di passaggio che seguirono – e spesso non conclusero affatto – il conflitto, prendendo in considerazione l’area adriatica e quella danubiana, e avendo come arco cronologico il periodo compreso tra la fine delle operazioni militari e la firma dei diversi trattati di pace sottoscritti dai paesi che vi erano stati impegnati.
Grazie all’intervento di studiosi di diversi paesi, saranno così presi in esame, in ottica comparativa, temi di storia diplomatica, politica, sociale, culturale, a sottolineare quanto il 1914 costituisca un autentico spartiacque tra due ere della storia umana, mentre il 1918 avrebbe solo simbolicamente concluso una fase di conflitti che si protrassero ben oltre quella data o che percorsero altre strade, non esclusa quella delle guerre etniche ed ideologiche. Il convegno sarà tenuto a Trieste e Gorizia, due città per l’Italia simbolo di quel conflitto e delle vicende che lo seguirono.
Martedì 13 novembre 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma),
sarà presentato il volume Gli ebrei nell’Italia fascista. Vicende, identità, persecuzione. Edizione definitiva, di Michele Sarfatti, Einaudi, 2018.
Intervengono: Emmanuel Betta, Annalisa Capristo, Mario Toscano. Coordina: Serena Di Nepi.
Sarà presente l’autore
Gli ebrei, negli anni del fascismo, videro le loro identità e le loro vite progressivamente limitate,
sopraffatte, annientate. Alla vigilia del ventennio essi costituivano una minoranza pienamente integrata nella vita nazionale, con proprie caratterizzazioni che venivano riconosciute dal Paese. La svolta politica del 1922 segnò una profonda cesura col periodo precedente, portando al potere un'Italia gretta, ultranazionalista, sempre più "cattolicista" e aperta agli antiebraismi connessi.
Questo libro narra la storia della vita e della persecuzione fascista e poi anche nazista degli ebrei
negli anni che vanno dalla "marcia su Roma" alla fine della Shoah.
In una nuova edizione ampliata e aggiornata, uno studio rigoroso e completo su uno dei momenti più bui della nostra storia del Novecento.
In occasione dell’ottantesimo anniversario della promulgazione delle Leggi razziali, il Centro Romano di Studi sull’Ebraismo dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” promuove alcune giornate di riflessione in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società
In allegato locandina e programma
Mercoledì 14 novembre 2018, alle ore 17.00, in collaborazione con Futura umanità. Associazione per la storia e la memoria del PCI, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), si terrà un incontro sul tema La tematica dello sviluppo in Franco De
Felice a partire dalla pubblicazione del XIX volume degli Annali della Fondazione Gramsci onlus. Intervengono: Alessio Gagliardi, Gianpasquale Santomassimo.
Coordina: Fulvio Lorefice. Saranno presenti i curatori.
L’incontro, che prende spunto dalla pubblicazione del volume Franco De Felice Il presente come storia (a
cura di G. Sorgonà, E. Taviani), vuole essere l’occasione per dar conto della riflessione defeliciana sulla
tematica dello sviluppo e per ragionare su quei profili di attualità per l’azione politica oggi. Rispetto al 2007 l’Italia ha perso tra il 20 e il 25% della capacità produttiva manifatturiera. Alla contrazione
della base produttiva è corrisposta la contrazione del Pil, che non ha raggiunto ancora i livelli precedenti allo scoppio della crisi.
In questo quadro redistribuire in modo “equo” la ricchezza prodotta e il lavoro è importante ma non
sufficiente. Il tema è la creazione di nuovi posti di lavoro, a tempo pieno e indeterminato ed in particolare in quei settori dell’industria che sono “ricchi” sul piano del valore aggiunto e del contenuto tecnologico.
Occorre ricostruire cioè le basi della produzione e dello sviluppo. Attorno al nesso del governo dello sviluppo e di quello delle masse, e quindi alle forme della modernizzazione italiana, Franco De Felice dedicò
parte significativa della sua riflessione storiografica. Il termine sviluppo, nota Santomassimo, assume
nell’accezione defeliciana un significato «particolarmente ampio, che ovviamente va molto al di là del momento economico, ma abbraccia − come è giusto − fattori sociali, culturali e civici, anche se non sempre
essi si amalgamano in forma armonica». Sviluppo – per la sinistra odierna – è invece un termine sostanzialmente impronunciabile, svuotata e risignificata dal trentennio neo-liberista, ha finito per assumere un’accezione regressiva: si è soliti riferirsi allo sviluppo come ad un generico cambiamento che non risponde ai bisogni primari delle masse lavoratrici, quanto a quelle delle merci e dei capitali.
In occasione degli 80 anni dalla leggi razziali
una discussione a più voci su totalitarismo e antisemitismo fascista
coordina Silvia Salvatici (Università di Milano)
con
Marcello Flores (Università di Siena)
Valeria Galimi (Università di Milano)
Marie-Anne-Matard-Bonucci (Université de Paris VIII)
a partire da
Marie-Anne Matard-Bonucci, Totalitarisme fasciste, Paris, CNRS éditions, 2018
Valeria Galimi, Sotto gli occhi di tutti. La società italiana e le persecuzioni contro gli ebrei, Firenze, Le Monnier, 2018.
Seminario di storia contemporanea sul lungo ’68 in prospettiva globale e tavola rotonda interdisciplinare per riflettere sulle eredità vere o mancate del ’68 nel cinema, nelle arti, in letteratura, in filosofia, nel cinquantesimo della fondazione dell’Università IULM.
PROGRAMMA:
Ore 11-13
Saluti del Magnifico Rettore, prof. Gianni Canova
Relazioni:
Il ‘68 a cinquant’anni di distanza in Italia e in Europa
Guido Formigoni
Gli Stati Uniti, il ’68 e il loro ruolo nel mondo
Mario Del Pero
Il ’68 del "Sud" del mondo
Massimo De Giuseppe
Il mondo globale e il lungo ’68
Parag Khanna (in collegamento video)
Pausa pranzo (buffet)
Ore 14.30-16.30
Tavola rotonda:
Le eredità vere o mancate del ’68 nel cinema, nelle arti, in letteratura, in filosofia, nel sistema dei media…
Gianni Canova – Mauro Ceruti – Vanni Codeluppi – Paolo Giovannetti – Vincenzo Trione
Presentazione del volume:
STORIA D’ITALIA, ANNALI 27,
I CONSUMI
a cura di STEFANO CAVAZZA e
EMANUELA SCARPELLINI
(Giulio Einaudi editore, 2018)
Intervengono:
Antonio Calabrò,
Ferruccio de Bortoli
Il seminario vuole dare conto del cambiamento delle forme di dipendenza delle mogli dai mariti dall'età moderna a oggi, con particolare riferimento al cambiamento delle norme giuridiche e culturali che hanno […]