L’anniversario centenario dell’uccisione a Pavia per mano fascista di Ferruccio Ghinaglia, studente medico all’Università, si offre come occasione per un ripensamento storico dei tempi drammatici in cui visse. La sua biografia, breve e brutalmente interrotta sulla soglia dei vent’anni, attraversa momenti e problemi cruciali dell’Italia di un secolo fa, non solo la guerra e il dopoguerra, ma anche la crisi del socialismo italiano spazzato dal “vento della rivoluzione”, che avrebbe ispirato la scissione di Livorno e la fondazione del PCd’I, di cui Ghinaglia fu deciso promotore, e ancora il decollo del fascismo squadrista, feroce controrivoluzione preventiva che azzerò ogni dialogo e insanguinò il confronto politico.
La giornata di studi, ospitata dal Collegio Ghisleri che ebbe Ghinaglia come alunno, vede intervenire studiosi- M.Flores, G.Albanese, E.Signori, N. del Corno, L.Gorgolini, P.Lombardi, P.Pombeni- che da diversi punti di vista affrontano i nodi di quella tumultuosa stagione di “guerra civile” e di accelerato cambiamento politico, reinterpretandone il senso e l’eredità storica.