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Calendario di storia contemporanea

 

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    I “misteri” di Roma. Personaggi e stereotipi della Roma ottocentesca

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via M. Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 20 giugno p.v., presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove, Via Michelangelo Caetani, 32 - Roma), si terrà il convegno sul tema
    I “misteri” di Roma. Personaggi e stereotipi della Roma ottocentesca, organizzato dall'Associazione Roma800 in collaborazione con la Biblioteca di storia moderna e contemporanea.

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    I “misteri” di Roma
    Personaggi e stereotipi della Roma ottocentesca

    La Roma ottocentesca ha fornito un ricco repertorio di protagonisti, figure e attori per il romanzo storico che nel corso del XIX secolo vede la sua affermazione a livello europeo, specialmente nel genere della cronaca nera e dei cosiddetti fait-divers.
    Il convegno intende così iniziare una ricognizione di tale narrativa di ambientazione romana prodotta in diversi contesti, da quelli del cattolicesimo intransigente, agli autori stranieri e italiani che hanno alimentato il genere anticlericale dei “misteri”, a partire dal fortunato modello LesMystères de Paris di Eugène Sue.
    Per far questo si è scelto di focalizzare l’attenzione su alcuni personaggi storici – alcuni dei quali in seguito furono oggetto di numerose rivisitazioni narrative, teatrali e cinematografiche - analizzando le “trasformazioni discorsive” che questi subiscono nel momento in cui diventano “maschere” e veri e propri stereotipi della narrativa finzionale della seconda metà dell'Ottocento.
    Tali protagonisti si prestano perciò a un doppio livello di lettura che il convegno intende prendere in esame: da un lato quello legata alla realtà politica, economica e sociale della “città del papa” avviata a trasformarsi nella capitale della nazione italiana; dall’altro lato il collegamento tra questo immaginario romano e la circolazione di analoghi cliché e modelli letterari nel contesto europeo.

    Programma
    Ore 10.00

    Saluti
    Patriza Rusciani (Biblioteca di storia moderna e contemporanea)

    Introduzione
    Tommaso Caliò e Chiara Lucrezio Monticelli (Università di Roma Tor Vergata)

    Prolusione
    Francesco Benigno (Scuola Normale Superiore di Pisa)
    Letteratura dei Misteri e immaginario politico nell’Europa del XIX secolo

    Fatti e misfatti
    Presiede: Marina Formica
    Daniela Felisini (Università di Roma Tor Vergata)
    Alessandro Torlonia. Un banchiere di statura europea tra mito e scandalo
    Tommaso Caliò (Università di Roma Tor Vergata)
    Lo strano caso di don Abbo e dei suoi due nipoti
    Giorgio Sanguinetti (Università di Roma Tor Vergata)
    Chi era Scarpia? Fonti storiche per i personaggi di Tosca
    Elèna Mortara (Università di Roma Tor Vergata)
    Il caso Mortara: nel Risorgimento e nella letteratura contemporanea

    Ore 15.00
    In nome del popolo sovrano
    Presiede: Daniela Felisini
    Marina Formica (Università di Roma Tor Vergata)
    La memoria della prima Repubblica Romana
    Massimo Cattaneo (Università di Napoli Federico II)
    Immaginario trasteverino e trasteverini immaginari (secc. XVIII-XIX)
    Valeria Tavazzi (Sapienza Università di Roma)
    Ciceruacchio nella narrativa ottocentesca
    Simon Sarlin (Université Paris Nanterre)
    La cittadella assediata e i suoi difensori: i soldati del papa nell'immaginario europeo
    Marcello Teodonio (Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli)
    La viaggiatora tramontana (i viaggiatori, le “patacche”, i ciceroni)

    Conclusioni: Giuseppe Monsagrati (Sapienza Università di Roma)

    La saponificatrice di Correggio. Una favola nera

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via M. Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 6 giugno 2019, ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume La saponificatrice di Correggio. Una favola nera, di Barbara Bracco (il Mulino, 2018). Ne discutono con l’autrice: Maurizio Ridolfi e Giancarlo Tartaglia.

    A Correggio, fra il 1939 e il 1940, Leonarda Cianciulli uccise tre donne, impadronendosi dei loro beni e distruggendone i corpi. Nel 1946 il processo alla «saponificatrice» ebbe una risonanza enorme in un’Italia che, ormai uscita dal fascismo, riscopriva il fascino un po’ morboso dei grandi fattacci di nera. A fare di quest’assassina seriale un archetipo della criminalità femminile non è solo la particolare efferatezza dei tre delitti, ma l’immagine complessiva che la giustizia, la psichiatria, i giornali e l’opinione pubblica restituirono della vicenda. È attraverso questa narrazione collettiva che il libro rilegge il caso della saponificatrice di Correggio, estraendo dalla cronaca nera un pregnante capitolo di storia culturale italiana, sullo sfondo della difficile transizione fra la guerra e l’avvio della Repubblica.

    Mussolini e i ladri di regime

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via M. Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 4 giugno 2019, ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Mussolini e i ladri di regime, di Mauro Canali e Clemente Volpini (Mondadori, 2019).
    Ne discutono con gli autori: Flavia Fratello e Davide Grippa.

    Il 5 agosto 1943, a pochi giorni dall’arresto di Mussolini, i giornali pubblicano una notizia sensazionale: il governo Badoglio ha istituito una commissione con il compito d’indagare sulle fortune accumulate dai gerarchi nel corso del ventennio, i cosiddetti illeciti arricchimenti del fascismo. Il duce e i capi del regime, un tempo intoccabili, finiscono in prima pagina, dati in pasto a un’opinione pubblica che fino al giorno prima li aveva temuti, odiati, riveriti, spesso invidiati. Chi sono e quanto hanno «rubato»? E lo Stato è voluto veramente andare fino in fondo o ha chiuso un occhio, consentendo ai più di farla franca? Infine, quanto è tornato nelle tasche degli italiani? Alla ribalta salgono nomi eccellenti del regime: Roberto Farinacci, Alessandro Pavolini, Edmondo Rossoni. C’è poi Mussolini e i suoi «affari di famiglia», con gli intrallazzi di Galeazzo e Edda Ciano, l’avidità di donna Rachele e la rapacità del clan Petacci. Quello che l’inchiesta scoperchia è un autentico verminaio. Una storia di corruzione e concussione, di tangenti e appalti, di capitali che trovano riparo all’estero, di raccomandazioni; un intreccio perverso tra politica e affari alla faccia del rigore e dell’onestà tanto proclamati dalla propaganda fascista. Gli autori forniscono con documenti inediti una radiografia del malaffare in camicia nera, facendo i «conti in tasca» ai vertici della nomenclatura fascista. Una pagina che ancora mancava della storia del ventennio.

    Oltre la retorica del cibo

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via M. Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 3 giugno 2019, alle 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Via Michelangelo Caetani, 32 - Roma), in collaborazione con la Fondazione Lelio e Lisli Basso e l'Associazione culturale Parolechiave, si discuterà del tema: Oltre la retorica del cibo, a partire dai volumi Food governance. Dare autorità alle comunità, regolamentare le imprese, di Nora McKeon (Jaca Book, 2019)
    e
    Cibo - n.58/2017 di «Parolechiave» - a cura di Ester Fano, Nora McKeon, Giancarlo Monina.

    Saluti
    Patrizia Rusciani
    Intervengono Goffredo Fofi e Jean-Léonard Touadi
    Saranno presenti l’autrice del volume, i curatori e alcuni autori del fascicolo: Francesco Alicino, Antonello Ciervo, Maria Fonte, Antonio Onorati, Agnese Portincasa, Enrico Pugliese, Mary Taylor.
    Il libro di Nora McKeon mette al centro dell’attenzione la situazione italiana in fatto di produzione alimentare. In Italia vivono infatti di agricoltura almeno 3,5 milioni di persone e i piccoli produttori rappresentano il 71% del totale delle aziende agricole. L'80% del cibo passa attraverso i mercati territoriali. Sono realtà comunitarie, nate in modo spontaneo grazie a piccoli produttori. I loro effetti sulle economie locali sono di lunga durata. Eppure, le politiche pubbliche a livello nazionale (e internazionale) privilegiano in modo schiacciante l’agricoltura industrializzata che inquina l'ambiente e alimenta filiere globali di alimenti anonimi a scapito dei piccoli produttori e dei consumatori. Il volume di Nora McKeon affronta la possibilità di costruire un sistema migliore che si estenda dall'alto verso il basso e di cambiare i sistemi alimentari valorizzando le lotte delle comunità e dei movimenti sociali nella difesa dei loro diritti e mezzi di sussistenza.
    Temi analoghi sono affrontati nel fascicolo di «Parolechiave» dedicato al cibo. Il cibo è un diritto umano basilare e un bisogno fondamentale. Il cibo è un fattore di connessione e identità sociale: tuttavia, i requisiti dell’accumulazione di capitale lo hanno separato dalle sue reti sociali e produttive e lo hanno trasformato in una merce delocalizzata che fittiziamente “ci connette” attraverso l’anonimo consumo di prodotti globalizzati e standardizzati. Il cibo si manifesta in una gamma stupefacente di ambiti e attività che l’umanità ha ideato, dalle attività domestiche le più semplici e atemporali fino alle operazioni più arcane della finanziarizzazione contemporanea. Gli articoli che compongono questo numero della rivista illuminano il cibo da molte e diverse prospettive.