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Calendario di storia contemporanea

 

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    Gisella Bochicchio

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    Eventi from this organizzatore
    Oggi

    Storia minima d’Europa. Dal neolitico a oggi, di Andrea Zannini

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Mercoledì 30 settembre 2015 alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), in collaborazione con l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, verrà presentato il volume Storia minima d’Europa. Dal neolitico a oggi di Andrea Zannini, il Mulino, 2015.
    Intervengono: Maria Pia Donato, Giuseppe Galasso, Marcello Verga.
    Coordina: Rosanna De Longis.

    Che cos’è l’Europa? Un’entità geografica, un patrimonio storico, una costruzione ideologica? Tutto questo insieme: una cosa dai tratti imprecisi ma concreti, che si è venuta formando nel corso dei millenni. A partire dal termine stesso e dalla definizione dell’ambito spaziale, il libro illustra gli snodi, i processi e le trasformazioni principali che hanno condotto all’Europa di oggi: dall’eredità del mondo greco-romano alla diffusione del cristianesimo, allo sviluppo delle città e degli stati, dall’espansione coloniale alle rivoluzioni e ai nazionalismi, dai totalitarismi novecenteschi all’Unione europea.

    Andrea Zannini insegna Storia moderna nell’Università di Udine. Tra le sue ultime pubblicazioni, Venezia città aperta. Gli stranieri e la Serenissima XIV-XVIII sec. (2009); per il Mulino ha co-curato La Repubblica partigiana della Carnia e dell’Alto Friuli (2013).

    Giornalisti e stampa periodica nel ‘dopofascismo’

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Venerdì 6 novembre 2015 alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), si terrà una tavola rotonda sul tema Giornalisti e stampa periodica nel ‘dopofascismo’ con Sandro Bulgarelli, Marcello Ciocchetti, Franco Contorbia, coordinati da Rosanna De Longis, in occasione della pubblicazione del catalogo Periodici italiani 1943-1950 nelle raccolte della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, a cura di Eugenio Semboloni e Susanna Spezia. Prefazione di Alberto Petrucciani, Biblink, 2015 (Collana Novecento periodico, 8).

    Gli “incunaboli dell'Italia libera”: la definizione di Alberto Petrucciani ben si attaglia a quotidiani e riviste degli anni del ‘dopofascismo’, un periodo di straordinaria vitalità per la stampa periodica e per la stessa attività giornalistica. Nelle aree geografiche e nei mesi di occupazione tedesca e di amministrazione repubblichina la rinascita dei periodici resta sottotraccia, non assente né interrotta, nei fogli clandestini, mentre dopo la Liberazione il panorama della stampa attraverserà rapide trasformazioni.
    Sulle esperienze di quello snodo cruciale per l’intera società italiana si interrogheranno i partecipanti alla tavola rotonda che prende spunto dalla pubblicazione del catalogo Periodici italiani 1943-1950 nelle raccolte della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, con il quale la Biblioteca ha proseguito nel lavoro di censimento e indagine critica delle proprie raccolte bibliografiche iniziato da tempo. L’arco cronologico in base al quale sono stati selezionati i titoli descritti nel recente catalogo permette di rappresentare i momenti fondamentali che scandiscono le vicende italiane tra guerra e dopoguerra, dall’intervento degli Alleati sui mezzi di informazione all'ampliamento degli orizzonti comunicativi, alla nascita dell'Italia repubblicana, alla crescita della dialettica politica e del dibattito culturale.

    Eugenio Semboloni e Susanna Spezia si occupano, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, dei servizi di orientamento e informazioni bibliografiche, di catalogazione e gestione delle pubblicazioni periodiche e delle risorse digitali
    Alberto Petrucciani insegna Archivistica, bibliografia e biblioteconomia all’Università di Roma Sapienza.

    Per informazioni: b-stmo.info@beniculturali.it; www.bsmc.it;

    Antigiudaismo. La tradizione occidentale, di David Nirenberg

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 17 marzo 2016, alle ore 16.45, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Antigiudaismo. La tradizione occidentale di David Nirenberg.
    Traduzione di Giuliana Adamo e Paolo Cherchi, Viella, 2016.
    Intervengono: Anna Foa, Igor Mineo, Vincenzo Lavenia. Saranno presenti i traduttori.
    L’antigiudaismo che esamina David Nirenberg in questo libro non è solo l’insieme dei pregiudizi e
    delle persecuzioni contro gli ebrei: è una delle modalità fondamentali con cui il pensiero occidentale
    ha definito se stesso e il proprio modo di interpretare il mondo in contrapposizione a una tradizione
    diversa. Come spiega l’autore, «L’antigiudaismo non va inteso come un anfratto arcaico e irrazionale nel vasto edificio del pensiero occidentale, ma come uno dei principali strumenti con cui tale edificio è stato costruito». Se l’antisemitismo prende di mira la concreta esistenza degli ebrei, le loro pratiche culturali e religiose, l’antigiudaismo si concentra su tratti e caratteri attribuiti all’influenza della tradizione ebraica ma rintracciabili anche al di fuori di essa, dal letteralismo religioso al materialismo.
    Già nel mondo antico si affaccia il motivo ricorrente di una “diversità ebraica” che anticipa, spesso
    con toni e caratteri simili, l’antigiudaismo cristiano e occidentale: è da qui che parte il viaggio di
    Nirenberg, per tracciare la storia del rapporto dell’Occidente (e del mondo islamico) con l’idea di
    giudaismo, in un percorso che da san Paolo arriva fino alla tormentata riflessione novecentesca sulle
    cause dell’antisemitismo e sul ruolo dell’ebraismo nell’Occidente contemporaneo.
    David Nirenberg è professore di storia medievale e pensiero sociale all’Università di Chicago. Tra
    le sue opere principali: Communities of Violence: Persecution of Minorities in the Middle Ages(1996); Judaism and Christian Art: Aesthetic Anxieties from the Catacombs to Colonialism (con Herbert Kessler, 2011); Neighboring Faiths: Christianity, Islam, and Judaism in
    the Middle Ages and Today (2014).

    Rubriche d’autore

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 31 marzo 2016, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Rubriche d'autore. Boine, Calvino, Campanile, de Céspedes, Flaiano, Manganelli, Manzini, Morante, Palazzeschi, Serao a cura di Valentina Russi, Vecchiarelli editore, 2015. Intervengono: Nicola Merola, Giuliana Zagra. Coordina: Rosanna De Longis.

    “I dieci studi monografici contenuti in questo volume sono incentrati su una particolare modalità di collaborazione dell'autrice o dell'autore prescelto (tutti scrittori) con la stampa periodica: la scelta di tenere una rubrica. Tale scelta crea una sostanziale discontinuità sia rispetto agli articoli estemporanei, sia rispetto ai contributi anche regolarissimi che ciascuno degli scrittori trattati, insieme a molti altri, ha fornito a una o più testate.
    La rubrica infatti, indipendentemente dall'argomento affrontato, possiede caratteristiche particolari, affatto diverse tanto da quelle del luogo che la ospita (quindi il periodico) quanto dalle proprietà dei suoi elementi costitutivi (i singoli pezzi); purtuttavia, essa si configura come un punto di congiunzione che non solo tiene insieme gli altri due ma che può anche operare su di essi modifiche più o meno profonde. Si consideri ad esempio l'elemento diacronico, estraneo alla natura del singolo numero del periodico così come al singolo pezzo della rubrica: quest'ultima si prende la stessa responsabilità della testata, vale a dire di assicurare nel tempo una certa continuità, in modo da creare in chi acquista il giornale una domanda specifica di lettura. Si può dunque affermare che la rubrica riproduca, in scala ridotta, la struttura del giornale nella sua periodica potenzialità, che diventa materialità seguendo le scansioni prestabilite di una linea diacronica.” (dall’Introduzione della curatrice)

    Valentina Russi è ricercatrice di Letteratura italiana presso l’Università per Stranieri di Siena, dove ha tenuto corsi di Letteratura Italiana, Teorie dei generi letterari e delle testualità, Storia della critica e delle poetiche. Ha tenuto lezioni e conferenze in vari Istituti di Cultura Italiani e Università straniere, tra cui S. Paulo, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Paranà, Ankara, Sidney, Berlino, Beirut. È nella redazione del «Bollettino di Italianistica», diretto da Alberto Asor Rosa e collabora come referee alla rivista «Quaderni del ‘900», diretta da Lucia Strappini.

    Luciano Bianciardi bibliotecario a Grosseto (1949-1954), di Elisabetta Francioni.

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 13 giugno 2016, alle ore 17.00, in collaborazione con l’Associazione italiana biblioteche. Sezione Lazio e con la Fondazione Luciano Bianciardi, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Luciano Bianciardi bibliotecario a Grosseto (1949-1954) di Elisabetta Francioni. Presentazione di Alberto Petrucciani; postfazione di Arnaldo Bruni, Associazione italiana biblioteche, 2016. Introduce: Massimiliano Marcucci. Intervengono: Simonetta Buttò, Vittorio Ponzani, Lucia Strappini. Coordina: Rosanna De Longis.

    La biblioteca civica era stata, negli anni fino alla guerra, una tipica piccola biblioteca di provincia. Frequentata da pochi specialisti di erudizione locale, gelosa e chiusa di fronte al gran pubblico: imperava insomma la conservatrice mentalità tradizionale, che purtroppo ancor oggi resiste in alcune biblioteche italiane. Bisognava invece adoprarsi in ogni modo per fare della biblioteca un centro attivo di diffusione culturale e di educazione alla lettura . Ma questo non era ancora sufficiente: una parte assai larga dei 37940 cittadini del comune rimaneva ancora estranea alla vita della biblioteca, specialmente nei ceti operai, artigiani e contadini. Questi potenziali lettori andavano cercati, avvicinati, educati con letture, presentazioni, recensioni. Ma non è tutto: restano i piccoli agglomerati rurali, le fattorie, le case coloniche. Ebbene, anche queste verranno raggiunte con un mezzo radicalmente nuovo, il bibliobus. (Luciano Bianciardi)

    Luciano Bianciardi (Grosseto 1922–Milano 1971) prima di diventare scrittore, giornalista e traduttore è stato per breve tempo insegnante, poi bibliotecario per sei anni. Questo libro racconta la sua storia di ‘ricostruttore’ della Biblioteca comunale di Grosseto nel secondo dopoguerra.

    Elisabetta Francioni è bibliotecaria dal 1983, dopo una breve esperienza come insegnante di lettere. Ha lavorato per sette anni a Sassari alla Biblioteca universitaria, poi a Firenze, prima alla Marucelliana e dal 2003 alla Biblioteca nazionale centrale; nello stesso anno si è diplomata alla Scuola speciale per archivisti e bibliotecari con una tesi sull’esperienza di Luciano Bianciardi alla direzione della Chelliana di Grosseto. Ha fatto parte del Comitato esecutivo regionale delle Sezioni Sardegna e Toscana dell’AIB. Ha pubblicato contributi di storia delle biblioteche e dei bibliotecari (con una particolare attenzione alle bibliotecarie) in volumi collettanei e riviste, ha collaborato al Dizionario biografico dei soprintendenti bibliografici, 1919-1972 (Bononia University Press, 2011) e ha redatto alcune voci per il Dizionario biobibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo in AIB-WEB.

    Specola contro Specola. Il Collegio romano e il Campidoglio: conferenza di Ileana Chinnici

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Sabato 28 maggio 2016, ore 11.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea
    (Via Michelangelo Caetani, 32 ­ 00186 Roma), per il ciclo I luoghi delle scienza, organizzato dalla Sovrintendenza capitolina ai beni culturali-Servizio didattico, in collaborazione con la Biblioteca di storia moderna e contemporanea e con il Dipartimento Storia Culture religioni dell\'Università di Roma Sapienza, Ileana Chinnici terrà una conferenza sul tema :
    Specola contro Specola. Il Collegio romano e il
    Campidoglio

    Nel XIX secolo la città di Roma ospitava ben due osservatori astronomici, quello del Collegio
    Romano e quello del Campidoglio, con programmi scientifici abbastanza simili, relativi soprattutto
    a studi di spettroscopia astronomica, un settore in cui i rispettivi direttori, Angelo Secchi e Lorenzo
    Respighi, furono dei pionieri. I rapporti tra i due Osservatori (ovvero tra i due scienziati)
    attraversarono varie fasi di collaborazione e di ostilità, quest\'ultima dovuta principalmente a scontri
    personali su questioni scientifiche - e non solo. In questo contributo verranno analizzate le suddette
    fasi, nel tentativo di comprendere se tale rivalità giovò o fu di ostacolo allo sviluppo dell\'astrofisica
    italiana.
    Ileana Chinnici è ricercatrice astronoma presso l’INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo.
    Laureata in Fisica presso l’Università di Palermo con tesi in Storia dell’Astronomia, si è occupata
    dell’esplorazione di diversi fondi archivistici, tra cui il fondo Tacchini dell’ex Ufficio Centrale di
    Ecologia Agraria in Roma e il fondo Secchi dell’Archivio della P. Università Gregoriana. Ha
    inoltre pubblicato la corrispondenza relativa al progetto Carte du Ciel (1887), conservata presso gli
    archivi dell’Observatoire de Paris. Ha curato alcune mostre sul patrimonio storico dell\'INAF ed è
    autrice di numerosi lavori di storia dell’astronomia e dell\'astrofisica del XIX secolo pubblicati su
    riviste nazionali ed internazionali.

    Mussolini e la storia. Dal socialismo al fascismo (1900-1922), di Paola S. Salvatori

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 30 maggio 2016, alle ore 17.00, in collaborazione con l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, presso la Biblioteca di storia moderna
    e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Mussolini e la storia. Dal socialismo al fascismo (1900-1922)
    di Paola S. Salvatori, Viella, 2016. Introduce: Marcello Verga. Intervengono: Andrea Giardina, Maurizio Ridolfi, Vittorio Vidotto. Coordina: Rosanna De Longis.
    L’uso dell’analogia storica fu uno dei principali strumenti politici ai quali il duce ricorse durante il
    ventennio fascista per ottenere e mantenere il consenso. Ma già nei vent’anni precedenti la conquista del potere il giovane Mussolini adoperò la storia per interpretare e rappresentare gli avvenimenti presenti: evocare la Roma antica, ragionare sulla Rivoluzione francese, ricordare
    particolari episodi del Risorgimento italiano, storicizzare la Grande Guerra già durante il suo
    svolgimento significava riflettere prima di tutto sui contrasti sociali e politici attuali.
    In questo libro si analizzano i riferimenti culturali e le modalità retoriche attraverso i quali il Mussolini socialista e poi interventista utilizzò la storia nei discorsi pubblici e negli interventi
    giornalistici, proponendo una particolare e innovativa chiave di analisi del suo percorso ideologico.
    Paola S. Salvatori è assegnista di ricerca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Si è occupata
    di politiche culturali del fascismo, con particolare attenzione agli aspetti relativi alla propaganda,
    alle retoriche politiche, ai rituali e al culto fascista della romanità. Ha curato Nazione e antinazione.
    2. Il movimento nazionalista dalla guerra di Libia al fascismo (1911-1923) (Viella, 2016).

    Luciano Bianciardi bibliotecario a Grosseto (1949-1954), di Elisabetta Francioni

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 13 giugno 2016, alle ore 17.00, in collaborazione con l’Associazione italiana biblioteche. Sezione Lazio e con la Fondazione Luciano Bianciardi, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Luciano Bianciardi bibliotecario a Grosseto (1949-1954) di Elisabetta Francioni. Presentazione di Alberto Petrucciani; postfazione di Arnaldo Bruni, Associazione italiana biblioteche, 2016. Introduce: Massimiliano Marcucci. Intervengono: Simonetta Buttò, Vittorio Ponzani, Lucia Strappini. Coordina: Rosanna De Longis.

    La biblioteca civica era stata, negli anni fino alla guerra, una tipica piccola biblioteca di provincia. Frequentata da pochi specialisti di erudizione locale, gelosa e chiusa di fronte al gran pubblico: imperava insomma la conservatrice mentalità tradizionale, che purtroppo ancor oggi resiste in alcune biblioteche italiane. Bisognava invece adoprarsi in ogni modo per fare della biblioteca un centro attivo di diffusione culturale e di educazione alla lettura . Ma questo non era ancora sufficiente: una parte assai larga dei 37940 cittadini del comune rimaneva ancora estranea alla vita della biblioteca, specialmente nei ceti operai, artigiani e contadini. Questi potenziali lettori andavano cercati, avvicinati, educati con letture, presentazioni, recensioni. Ma non è tutto: restano i piccoli agglomerati rurali, le fattorie, le case coloniche. Ebbene, anche queste verranno raggiunte con un mezzo radicalmente nuovo, il bibliobus. (Luciano Bianciardi)

    Luciano Bianciardi (Grosseto 1922–Milano 1971) prima di diventare scrittore, giornalista e traduttore è stato per breve tempo insegnante, poi bibliotecario per sei anni. Questo libro racconta la sua storia di ‘ricostruttore’ della Biblioteca comunale di Grosseto nel secondo dopoguerra.

    Elisabetta Francioni è bibliotecaria dal 1983, dopo una breve esperienza come insegnante di lettere. Ha lavorato per sette anni a Sassari alla Biblioteca universitaria, poi a Firenze, prima alla Marucelliana e dal 2003 alla Biblioteca nazionale centrale; nello stesso anno si è diplomata alla Scuola speciale per archivisti e bibliotecari con una tesi sull’esperienza di Luciano Bianciardi alla direzione della Chelliana di Grosseto. Ha fatto parte del Comitato esecutivo regionale delle Sezioni Sardegna e Toscana dell’AIB. Ha pubblicato contributi di storia delle biblioteche e dei bibliotecari (con una particolare attenzione alle bibliotecarie) in volumi collettanei e riviste, ha collaborato al Dizionario biografico dei soprintendenti bibliografici, 1919-1972 (Bononia University Press, 2011) e ha redatto alcune voci per il Dizionario biobibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo in AIB-WEB.

    Auto/biografia, telescopia, temporalità. Auto/biography: its telescopic and temporal dimensions. Auto/biographie, téléscopie, temporalité

    Palazzo Mattei di Giove Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Scientific observatory of the written, oral and filmic memory and of the autobiographical patrimony. Mediapolis – Europa - XV Symposium
    Auto/biografia, telescopia, temporalità
    Auto/biography: its telescopic and temporal dimensions
    Auto/biographie, téléscopie, temporalité
    Rome, 20th-22 th june 2016
    Palazzo Antici Mattei, Via Michelangelo Caetani 32
    in cooperation with Biblioteca di storia moderna e contemporanea (BSMC), Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi (ICBSA).
    Il programma al link
    http://bsmc.it/images/2016eventi/2016_06_20_programma.pdf

    Rileggere Carlo Rosselli nell’Italia del dopoguerra, di Aldo Garosci

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 23 giugno 2016, ore 17.00, in collaborazione con l’Istituto internazionale di studi Giuseppe Garibaldi, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Rileggere Carlo Rosselli nell’Italia del dopoguerra di Aldo Garosci. A cura di Lauro Rossi e Elena Savino. Introduzione di Paolo Bagnoli, Biblion, 2015. Intervengono: Daniele Arru, Paolo Bagnoli, Andrea De Giorgio, Davide Grippa. Coordina: Lauro Rossi.

    A quindici anni dalla scomparsa di Aldo Garosci, questo volume, che raccoglie i contributi su Carlo Rosselli, vuole fornire un omaggio alla sua figura di intellettuale e uomo politico che dedicò tutta la lunga esistenza alla realizzazione di un’Italia nuova e progressista. Questa antologia delinea nel corso dei decenni l’evoluzione del suo pensiero, che poggia sul socialismo democratico. E come la sua dottrina si sia venuta arricchendo, e modificando, alla luce di ulteriori esperienze, riflessioni e letture. Accanto al riferimento centrale alla vita e all’azione di Carlo Rosselli, gli scritti che qui vengono riproposti rappresentano inoltre una preziosa testimonianza delle passioni, delle speranze, delle intenzioni che occupavano l’animo di molti antifascisti, non necessariamente legati a “Giustizia e Libertà”, dagli anni Trenta fino a un periodo a noi più vicino.

    Aldo Garosci, (1907-2000) è fin dalla prima giovinezza un militante antifascista, tra gli organizzatori a Torino del movimento clandestino “Giustizia e Libertà”. A Parigi dal 1932, incontra Carlo Rosselli, con cui collabora al settimanale “Giustizia e Libertà”. Nell’estate del 1936 combatte in Spagna con la “Colonna Rosselli” contro i franchisti. Dopo la caduta del fascismo partecipa alla Resistenza romana nelle file del Partito d'Azione. Direttore del quotidiano azionista “L’Italia socialista”, quando il partito, nel dopoguerra, si scioglie passa al PSI. Collaboratore del “Il Mondo” di Pannunzio, ha insegnato nelle Università di Torino e Roma Storia contemporanea e Storia del Risorgimento. Tra le sue tante opere ricordiamo Vita di Carlo Rosselli (1945), Storia dei fuorusciti (1953), Gli intellettuali e la guerra di Spagna (1959), San Marino. Mito e storiografia (1967).