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Calendario di storia contemporanea

 

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    Gisella Bochicchio

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    Eventi from this organizzatore
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    Storia dei media digitali. Rivoluzioni e continuità di Gabriele Balbi e Paolo Magaudda

    Istituto centrale per beni sonori e audiovisivi Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 28 maggio 2015, alle ore 17.00, l’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi e la Biblioteca di storia moderna e contemporanea organizzano, presso l’Auditorium dell’Istituto (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), la presentazione dell’opera Storia dei media digitali. Rivoluzioni e continuità di Gabriele Balbi e Paolo Magaudda, Laterza, 2014. Ne parlano con gli autori: Sergio Boccadutri, Alberto Marinelli, Andrea Miconi, Antonio Nicita. Coordina: Raffaele Barberio.

    Quanto è rivoluzionaria la cosiddetta ‘rivoluzione digitale’? E quanto, invece, il digitale affonda le proprie radici nei vecchi media analogici dell’Otto-Novecento? Partendo da questi interrogativi, Gabriele Balbi e Paolo Magaudda ci guidano in un originale viaggio attraverso la storia dei media digitali, dalla prima metà del Novecento ai giorni nostri. Con un’ottica globale, gli autori ripercorrono le tappe principali della storia del computer, di internet, del telefono cellulare e della digitalizzazione di alcuni settori dell’industria culturale quali musica, stampa, cinema, fotografia e radiotelevisione. Tra rotture rivoluzionarie e sorprendenti continuità, Storia dei media digitali getta uno sguardo disincantato su una delle mitologie del nostro tempo.

    Gabriele Balbi insegna Storia dei mezzi di comunicazione e Sociologia dei mass media presso l’Università della Svizzera italiana di Lugano. Le sue principali aree di ricerca sono la storia dei media e quella delle telecomunicazioni, con un’attenzione alla dimensione teorica e ai media digitali. Tra le sue recenti pubblicazioni si ricordano Network Neutrality. Switzerland’s role in the genesis of the Telegraph Union, 1855-1875 (2014) con S. Fari, G. Richeri, S. Calvo e numerosi articoli su riviste scientifiche internazionali come Media History, History of Technology, Media, Culture and Society, International Journal of Communication, Technology and Culture.

    Paolo Magaudda è assegnista di ricerca senior in Sociologia presso l’Università di Padova e insegna Sociologia dei consumi e del marketing presso lo IUSVE di Venezia,. Si occupa in particolare del rapporto tra tecnologie, media società e, dal 2013, è Segretario Nazionale di STS Italia (Società italiana per lo studio sociale della scienza e la tecnologia). Tra le sue recenti pubblicazioni si ricordano Oggetti da ascoltare. Hifi, iPod e consumo delle tecnologie musicali ( 2012) e Innovazione Pop. Nanotecnologie, scienziati e invenzioni nella popular culture (2012)..

    Le trasgressioni della carne. Il desiderio omosessuale nel mondo islamico e cristiano, secc. XII-XX, a cura di Umberto Grassi e Giuseppe Marcocci

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Venerdì 5 giugno 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Le trasgressioni della carne Il desiderio omosessuale nel mondo islamico e cristiano, secc. XII-XX, a cura di Umberto Grassi e Giuseppe Marcocci (Roma, Viella, 2015).
    Ne discutono con i curatori: Vincenzo Lavenia, Giacomo Todeschini
    Coordina: Domenico Rizzo

    Indice:
    Umberto Grassi e Giuseppe Marcocci, L’intreccio dei desideri, la tolleranza della carne: per una nuova storia delle relazioni tra musulmani e cristiani
    I. Descrizione e proibizione
    Everett K. Rowson, Omoerotismo ed élite mamelucca tra Egitto e Siria nel tardo medioevo
    Giacomo Todeschini, «Soddoma e Caorsa». Sterilità del peccato e produttività della natura alla fine del medioevo cristiano
    Selim S. Kuru, Il genere del desiderio. L’amore per i bei ragazzi nella letteratura ottomana della prima età moderna
    Vincenzo Lavenia, Tra eresia e crimine contro natura: sessualità, islamofobia e inquisizioni nell’Europa moderna
    II. Interazioni e immaginari
    Tomás A. Mantecón Movellán, Oltre la repressione: relazioni omosessuali tra musulmani e cristiani nella Spagna del Cinque e Seicento
    Luiz Mott, Musulmani sodomiti in Portogallo e bardassi cristiani in Africa del Nord nei secoli dell’età moderna
    Jean-Raphaël Bourge, Colonialismo, omosessualità e mondo islamico nell’immaginario erotico europeo tra Otto e Novecento
    Indice dei nomi
    Gli autori

    Il cantiere televisivo italiano. Progetto struttura canone di Enzo Scotto Lavina

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 8 giugno 2015, ore 17.00, la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, e l’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi presenteranno, presso l'Auditorium dell'Istituto (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), il volume Il cantiere televisivo italiano. Progetto struttura canone di Enzo Scotto Lavina, Lampi di stampa, 2015. Intervengono: Massimo Loche, Giuseppe Richeri. Coordina: Alberto Abruzzese.

    Al centro di questo lavoro è l’obiettivo di analizzare trent’anni di servizio pubblico televisivo in Italia, dalla nascita nel 1952 della televisione monopolista/monocanale sotto il controllo del governo alla riforma del 1975 con reti e telegiornali titolari del loro distinto palinsesto sotto il controllo del Parlamento fino all’avvio il 15 dicembre 1979 della Terza Rete tv, con il suo modello ideativo e produttivo regionale e nazionale; un passaggio dal singolare al plurale che non è solo un aumento quantitativo dell’offerta televisiva ma è soprattutto un diverso dispiegamento qualitativo del rapporto tra televisione e istituzioni, tra televisione e pubblico, tra televisione e mercato, fino a vederne gli esiti epocali nella prima metà degli anni Ottanta.

    Enzo Scotto Lavina, dopo la laurea in sociologia con Franco Ferrarotti nell’Istituto di filosofia dell’Università di Roma, nel 1966 è stato esperto della Comunità Europea in Dahomey, oggi Repubblica del Benin, dal 1969 al 2006 ha lavorato in RAI e dal 1974 al 1983 ha collaborato con la Biennale di Venezia. Ha curato nel 1982 Venezia 32/82, una storia dei primi cinquant’anni della Mostra del Cinema di Venezia e nel 2011 ha pubblicato Tra Sisifo e Nesso, modelli e strutture editoriali del servizio pubblico televisivo 1954-2004.

    Umani diritti. Teoria e prassi delle libertà fondamentali. A cura di Simonetta Bisi

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 11 giugno 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Umani diritti. Teoria e prassi delle libertà fondamentali. A cura di Simonetta Bisi, Bordeaux, 2015. Introduce: Antonio Iodice. Intervengono: Giuseppe Cassini, Massimo De Simoni, Nicola Porro. Coordina: Lauro Rossi.

    Il volume è frutto di una ricerca promossa e finanziata dall’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”.

    C’è un lusso che non possiamo per metterci: pensare che quello sui diritti umani sia un discorso teorico, come un programma lastricato di buone intenzioni ma in fondo irrealizzabile. Se cosi? fosse, essi sarebbero non solo inutili, ma probabilmente anche dannosi. Quelli che vengono chiamati “diritti umani” riguardano invece le liberta? fondamentali e, in quanto tali, hanno una dimensione concreta.

    Simonetta Bisi è professore associato di Sociologia generale presso la Sapienza – Università di Roma. Ha scritto numerose monografie e articoli sugli aspetti quantitativi e qualitativi dei fenomeni contemporanei, tra cui si ricorda: Quasi umani. I richiedenti asilo in Italia (curatela con Eva Pföstl), 2014; Non solo Balotelli. Le Seconde Generazioni in Italia (curatela con Eva Pföstl), 2013; La città degli "altri". Tecniche di (dis)integrazione scolastica (a cura di), 2012; Genere e identità. La personal home page nel mondo accademico, 2009; Genere e potere. Per una rifondazione delle scienze umane (a cura di), 2008; Le forme del conoscere. I dati nella ricerca empirica, 2006

    Emma Schiavon, Interventiste nella Grande guerra. Assistenza, propaganda, lotta per i diritti a Milano e in Italia, 1911-1919

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 15 giugno 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume di Emma Schiavon, Interventiste nella Grande guerra. Assistenza, propaganda, lotta per i diritti a Milano e in Italia, 1911-1919 (Firenze, Le Monnier, 2015). Intervengono: Paola Di Cori, Catia Papa. Coordina: Rosanna De Longis.

    Allo scoppio della prima guerra mondiale molte donne, soprattutto di ceto medio, appoggiarono con convinzione lo sforzo bellico dei rispettivi governi, e altrettanto fecero i principali movimenti femministi europei. Dappertutto le organizzazioni femministe assunsero un ruolo cruciale nel controllo del fronte interno, nato insieme alla guerra di massa, e molte militanti andarono a ricoprire incarichi di responsabilità del tutto inusuali. Il presente lavoro indaga per la prima volta l'interventismo femminile e femminista italiano, le questioni politiche sollevate dal movimento delle donne durante la guerra e il ruolo cruciale giocato all'interno dei Comitati di assistenza civile, a partire dalla città di Milano, per allargare lo sguardo su tutto il panorama nazionale. L'interventismo femminista voleva senz'altro opporsi al militarismo tedesco, ma aveva soprattutto obiettivi propri in ordine all'integrazione delle donne nello stato nazionale, in particolare la conquista dei diritti civili, economici e politici ancora completamente negati alle italiane.

    Emma Schiavon ha studiato il nesso donne-guerra-cittadinanza in vari contesti e pubblicato articoli e saggi sul tema nelle riviste «Passato e presente», «Genesis», «DWF». Sulle lotte per il suffragio ha invece recentemente pubblicato Torino 1911. Il primo congresso pro suffragio femminile a cinquant'anni dall'Unità (2012). Collabora con il Cirsde (Centro interdipartimentale di studi delle donne dell'Università di Torino), fa parte della Società italiana delle storiche ed è fra le fondatrici dell'Ardp (Archivio delle donne in Piemonte).

    Togliatti e la democrazia. Scritti scelti, di Sergio Gentili e Aldo Pirone

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 18 giugno 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Togliatti e la democrazia. Scritti scelti di Sergio Gentili e Aldo Pirone, Bordeaux, 2014. Ne parlano con gli autori: Carlo Felice Casula, Alfredo D?Attorre.

    Possiamo annoverare Togliatti fra i fondatori della democrazia italiana? In che modo la Svolta di Salerno contribuì alla costruzione della rappresentanza democratica in Italia? Perché fu osteggiato da più parti, a Mosca come a Roma? Un racconto di storia, di politica e di scelte di vita che, attraverso gli scritti di Palmiro Togliatti, ci restituisce il significato e il valore di ?democrazia? e di ?uguaglianza?. Una critica all?oblio sceso sulla nostra storia nazionale, sull?antifascismo, sulla nascita della nostra Carta costituzionale: in una parola, sulla conquista della democrazia.

    Sergio Gentili, dirigente Pci delle Frattocchie e dell?Istituto di formazione politica ?Palmiro Togliatti?, deputato per il Pds/Ds, ha partecipato alla stesura del ?Manifesto dei valori? del Pd e alla fondazione dell?associazione Ecologisti Democratici. Ha scritto: Ecologia e Sinistra. Un incontro difficile (2002), La buona politica. Il PCI, la Liberazione e la Rivoluzione democratica (2012), Dal Pd al Partito democratico (2013).

    Aldo Pirone ha lavorato all?Unità, a Paese sera e all?Agenzia Ansa. Iscrittosi giovanissimo alla Federazione giovanile comunista (Fgci) ne è stato dirigente così come del Pci. Alla fine degli anni Settanta è stato impegnato nella sezione organizzazione nazionale del Pci e nella commissione esteri (1981-83). È stato tra i fondatori romani della ?Sinistra ecologista?. Attualmente si occupa di problemi urbanistici, mobilità e ambiente.

    Storia della scuola in Italia. Dall’Unità a oggi, di Giuseppe Ricuperati

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Mercoledì 24 giugno 2015, alle ore 17.00, in collaborazione con l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Storia della scuola in Italia. Dall’Unità a oggi di Giuseppe Ricuperati, La Scuola, 2015. Intervengono: Luigi Berlinguer, Maria Chiara Carrozza, Mauro Moretti, Marcello Verga. Coordina: Rosanna De Longis.

    Abbasso la guerra! Neutralisti in piazza alla vigilia della Prima guerra mondiale in Italia, a cura di Fulvio Cammarano

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Venerdì 11 settembre 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Abbasso la guerra! Neutralisti in piazza alla vigilia della Prima guerra mondiale in Italia, a cura di Fulvio Cammarano, Le Monnier, 2015. Intervengono: Antonio Carioti, Simona Colarizi, Giovanni Sabbatucci. Coordina: Marco De Nicolò.

    Questo non è un libro sull'Italia alla vigilia della Prima guerra mondiale, ma un'indagine su cosa la gente comune ha fatto per rimanerne fuori. Attraverso le vicende, spesso violente, occorse dall'agosto 1914 al maggio 1915 in oltre cinquanta città e in molte decine di paesi, si è, per la prima volta, portato alla luce la prassi del neutralismo in Italia, vale a dire l'altra faccia di quella strisciante guerra civile che di solito vede come protagonista l'interventismo. Emerge dal viaggio nelle piazze neutraliste una realtà a geometria variabile, per tempi, modi e caratteristiche sociali, ma sempre espressione di una più o meno ribelle o rassegnata «eccedenza» rispetto alla grande politica. Nei mesi in cui si gioca il destino del Paese, il neutralismo fa emergere un disagio che è un intellegibile, per quanto scomposto, segnale di dolente dissociazione popolare (l'affollata ritualità religiosa pro pace, la rilevante presenza pubblica delle donne, la vivace partecipazione dei soldati, l'incremento di azioni attribuite alla «teppa»). Che il segnale non abbia trovato una adeguata sintesi politica a livello nazionale nulla toglie alla forza, anche disperata, di quel movimento a cui, a cent'anni dagli avvenimenti, va restituito il giusto posto nella storia d'Italia.

    Fulvio Cammarano insegna Storia contemporanea all'Università di Bologna. Studioso di storia politica europea del XIX e XX secolo, è presidente del Sistema bibliotecario dell'Ateneo di Bologna e membro del Comitato di direzione di «Ricerche di Storia Politica» e dirige le collane «Quaderni di Storia» e «Dentro la storia» (Le Monnier). Coordina un progetto nazionale Prin sulla delegittimazione politica in Europa e Stati Uniti (1870-1970). Tra i lavori più recenti: Storia dell'Italia liberale (Laterza, 2011); Partiti e Movimenti, in G. Sabbatucci e V. Vidotto (a cura di), L'Unificazione italiana (Treccani, 2011); Un Ibrido tra stato e nazione (Il Mulino, 2011); Delegittimazione: note per un approccio storico (con S. Cavazza) (Kripton, 2013).

    Informazioni: b-stmo.info@beniculturali.it - www.bsmc.it -

    L’altra Roma. «La Frusta» e la stampa cattolica a Roma da Porta Pia a Roma capitale, a cura di Laura Lanza

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 21 settembre, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32 – Roma) verrà presentato il volume L’altra Roma. «La Frusta e la stampa cattolica a Roma da Porta Pia a Roma capitale», a cura di Laura Lanza (Edizioni Biblioteca d'Orfeo, 2015).

    Intervengono
    Sandro Bulgarelli, Giuseppe Monsagrati, Lauro Rossi
    Coordina
    Rosanna De Longis

    Questa guerra non è mica la guerra mia. Scritture, contesti, linguaggi durante la Grande Guerra, a cura di Rita Fresu

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Mercoledì 23 settembre 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Questa guerra non è mica la guerra mia. Scritture, contesti, linguaggi durante la Grande Guerra a cura di Rita Fresu. Il Cubo, 2015. Intervengono: Claudio Natoli, Luca Serianni. Coordina: Marcello Teodonio.
    Sarà presente la curatrice.

    Dal tetto della tradotta che lo conduce al fronte, il milanese Giovanni Busacca (Vittorio Gassman), dopo essersi accapigliato col romano Oreste Jacovacci (Alberto Sordi), ribadisce con amarezza la sua estraneità a un evento lacerante, che non comprende, e non gli appartiene, condensandola nella nota frase del capolavoro cinematografico di Mario Monicelli, che emblematicamente si è scelta in epigrafe al volume: questa guerra non è mica la guerra mia. Non è appartenuta al protagonista della pellicola monicelliana, così come non lo è stata di tanti, e di tante, che però per la guerra, e della guerra, sono stati costretti a scrivere. Per rispondere a un bisogno, inusitato per alcuni, meno estraneo, forse, per altri, ma per tutti, di fatto, segnato dalla necessità di individuare lo strumento adatto per farlo, in un momento storico e sociale in cui questo strumento (ancora) non c'era, anche attraverso un processo di avvicinamento tra alto e basso in cui si collocano infinite soluzioni intermedie, fatte di testi e di scriventi, di lingue e di linguaggi, che si contagiano, si mescolano, si amalgamano, si condizionano reciprocamente in una saldatura linguistica tra livelli che, di là dall'evento bellico, ha lasciato profonde tracce nella nostra storia culturale , in un gioco di contatti, scambi, travasi che qui si è cercato di mettere in luce.

    Sommario: Scritture e Grande guerra: una storia linguistica tra “alti” e “bassi” di Rita Fresu; Esplora le storie: scritture popolari on-line dalla Grande guerra di Paola Cantoni; Ladino nelle scritture di guerra. Le lettere dal fronte di Simone Chiocchetti di Fabio Chiocchetti; La lingua italiana nei diari e nella corrispondenza dei soldati di Cortina d'Ampezzo di Paolo Giacomel; «Che cosa vuoi? La pace». La Grande guerra nell'Archivio di scrittura popolare di Vigevano di Cecilia Demuru; Il bersagliere Ettore Di Clemente ed i suoi «Appunti del combattente» di Paolo Muzi; La guerra tra le righe: analisi linguistica di un epistolario in “italiano colto” di Sicilia di Luisa Amenta; «Giannì, non rientrare in Italì, finita la guerra finito tutto»: Grande guerra ed emigrazione nel diario di un semicolto sardo di Marzia Caria; Leo Spitzer e le circonlocuzioni per esprimere la parola 'fame'di Edeltraud Werner; Grande guerra e scritture esposte di Paolo D'Achille e Domenico Proietti; La grammatica del parlato nei sillabari e nei libri di lettura per le scuole reggimentali alle soglie della Grande guerra di Michela Dota e Massimo Prada; La propaganda durante la Grande guerra: analisi linguistica dei volantini dell'Archivio Storico di Rovereto di Silvia Loi; «Quattro parole, così, alla buona». Lessico e retorica negli opuscoli di propaganda durante la Grande guerra di Mirko Volpi; «So' Italiano sì lo dico forte». Il dialetto nei giornali di trincea (1918) di Davide Pettinicchio; Marte in Venere: la Grande guerra sui giornali femminili italiani di Giuseppe Sergio; «Canta che ti passa». Primi sondaggi linguistici sul corpus dei canti della Grande guerra di Daniele Caldirola, Cecilia Demuru e Giuseppe Polimeni; Nascita di uno scrittore: note linguistico-stilistiche sul 'Giornale di guerra e di prigionia' di Carlo Emilio Gadda di Luigi Matt

    Rita Fresu insegna Linguistica italiana presso l’Università di Cagliari.