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Gaetano Pieraccini. L’uomo, il medico, il politico (1864-1957) – 2003

Aa.Vv.
Firenze, Olschki, pp. 278, euro 28,00

Anno di pubblicazione: 2003

Questo volume, finanziato dalla Fondazione Carlo Marchi per la diffusione della cultura e del civismo in Italia, contiene il catalogo della mostra omonima allestita dal 19 maggio al 21 giugno 2003 nella Tribuna dantesca della Biblioteca nazionale centrale di Firenze e l’inventario del Fondo Gaetano Pieraccini, donato alla Biblioteca stessa dalla sorella Leonetta Cecchi nel 1959.
Il contenuto dell’archivio privato ? carte, stampati, manoscritti, fotografie, epistolario ? viene descritto con rigore filologico da Maura Rolih, mentre l’elenco delle pubblicazioni è curato da Francesco Carnevale, del Centro di documentazione per la storia dell’assistenza e della sanità fiorentina. Con la Biblioteca e col Centro hanno collaborato anche l’Archivio di Stato, il Comune e l’Università di Firenze. Il catalogo della mostra è arricchito dalle tavole ? di cui si apprezzano tanto le fotografie quanto le riproduzioni di documenti o di opere a stampa ? che seguono le varie fasi della vita e dell’attività di Pieraccini, illustrando anche l’ambiente e il clima culturale e politico nel quale il personaggio si trovò ad operare. Il volume comprende pure tre brevi saggi, già pubblicati in altre sedi, intesi ad illustrare la figura dell’amico scomparso (Castelnuovo Tedesco, 1957), lo storico della stirpe medicea (Giorgio Spini, 1986) ed il medico socialista (Cosmacini, 1993).
Nel ricchissimo materiale raccolto in questo volume sono presenti la lunga vita di Pieraccini, gli studi di medicina, la laurea nel 1888, i corsi di perfezionamento a Parigi e a Vienna, la carriera di medico ospedaliero in Santa Maria Nuova, l’attività politica nel Partito Socialista fin dal 1892, la missione in Brasile per studiare l’emigrazione degli agricoltori italiani (1912), il precoce interesse per la medicina sociale e le patologie da lavoro, la partecipazione ai congressi di medicina del lavoro, la resistenza al fascismo ripagata con le botte, con il confino e con gli ostacoli frapposti alla carriera medica e alle aspirazioni accademiche, i lunghi e pazienti studi e ricerche storiche all’Archivio di Stato, il meritato onore di essere scelto come primo sindaco di Firenze dopo la Liberazione, le scelte politiche degli anni repubblicani (nel PSLI alla scissione di Palazzo Barberini e, dopo l’inquieta ricerca di un socialismo riformista ed umanitario a sua immagine, il ritorno nel PSDI), gli onori e le cariche politiche e scientifiche degli ultimi anni, la vecchiaia serena e attiva. È però materia grezza, che attende il biografo, e sarà certamente uno strumento utilissimo (penso per esempio all’epistolario, di cui sono elencati i principali corrispondenti, ai documenti ufficiali, ai discorsi manoscritti), anzi indispensabile per chi vorrà accingersi a narrare una vita limpida ed operosa, sullo sfondo di un periodo dei più tormentati ed anche dei più vivi della nostra storia recente.

Annalucia Forti Messina