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Anna Maria Rao (a cura di) – Napoli 1799 fra storia e storiografia – 2002

Anna Maria Rao (a cura di)
Napoli, Vivarium, pp. XII-915, euro 45,00

Anno di pubblicazione: 2002

Nel volume sono pubblicati gli Atti del Convegno svoltosi a Napoli presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici nel gennaio 1999, in occasione del bicentenario della Repubblica napoletana. I fatti del 1799 sono stati oggetto di precoci analisi (notissima quella di Vincenzo Cuoco) e hanno alimentato una lunga tradizione di giudizi e di studi, nel cui solco questo stesso Convegno si inserisce. Senza sottrarsi al riverbero di una non spenta valenza etico-politica di quegli eventi, il Convegno si proponeva di tracciare un bilancio critico della recezione ? storiografica e non ? del ’99 napoletano, e, in dialogo con essa, di scrostare le cristallizzazioni ermeneutiche e indicare nuove prospettive di ricerca, insistendo sulla fecondità di un approccio pluridisciplinare.
Il volume ripercorre lo svolgimento delle giornate di studio, aprendosi con le relazioni introduttive di Gerardo Marotta; di Giovanni Pugliese Caratelli, che indaga le radici intellettuali del giacobinismo napoletano; di Giuseppe Galasso, che colloca la Repubblica del 1799 nel contesto europeo. Un ampio saggio di Anna Maria Rao illustra il progetto del Convegno e ne sintetizza i risultati. Il volume si articola quindi in cinque sezioni: Dalle riforme alla rivoluzione: momenti e figure (contributi di De Pascale, Ferrone, Lomonaco, Placanica, Chiosi); La repubblica napoletana nel triennio rivoluzionario 1796-1799 (contributi di Criscuolo, Imbruglia, Gainot, Di Rienzo, Rossi, De Francesco, Davis); Rivoluzione, linguaggi, strategie e forme di comunicazione (contributi di Guerci, Battaglini, Librandi, Alfonzetti, Cioffi, Di Benedetto, Mayrhofer, Tufano); Napoli e province: formazione e trasformazione di un ceto politico (contributi di Spagnoletti, De Lorenzo, Martelli, Cestaro); Dopo il ’99: immagini storiografiche e letterarie della Repubblica napoletana (contributi di Conte e Martirano, Meriggi, Giammattei). In chiusura le relazioni di Pasquale Villani (Il 1799 nella storia d’Italia) e di Michel Vovelle (La rivoluzione francese e la rivoluzione napoletana).
Momento drammatico di sbocco e al tempo stesso di superamento del riformismo illuministico autoctono, così come esperienza legata a doppio filo e a doppio taglio alla rivoluzione francese mentre si avvia a sfociare nella restaurazione napoleonica, la Repubblica del ’99 si offre immediatamente a una lettura in termini di storia politica e delle idee, che nel volume si articola in tagli analitici e tematiche inediti. Al tempo stesso emerge la problematicità del rapporto fra ?forza delle idee? e ?forza delle cose?, come sottolinea Anna Maria Rao. Numerosi sono qui gli affondi in direzione di una storia sociale del ’99 napoletano, suscettibile ancora (come anche la storia amministrativa) di ampi sviluppi; particolare rilievo acquista al riguardo la sezione relativa alle dinamiche delle province (dalla periferia è possibile cogliere i linguaggi politici nella molteplicità delle loro radici e implicazioni). Nel complesso gli Atti rappresentano un corposo contributo al rinnovamento interpretativo di questo insieme di eventi, dotato di singolare risonanza mitica, così come un’esemplare occasione di riflessione sulla complessità del nesso fra ideologia, dato politico-istituzionale, struttura socio-economica.

Costanza D’Elia