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Attilio Brilli e Francesca Chieli (a cura di) – Immagini e retorica del Regime. Bozzetti originali di propaganda fascista 1935-1942 – 2001

Attilio Brilli e Francesca Chieli (a cura di)
Milano, Motta, pp. 128, ill., euro 38,63

Anno di pubblicazione: 2001

Se gli studi storici sulla propaganda politica nel corso del XX secolo e in particolare negli anni del regime fascista non vedono da tempo contributi organici, occasioni per nuovi studi sono stati, oltre alla ricerche di dottorato, alcuni convegni e mostre: come in questo volume edito per conto dell’Istituzione autonoma Biblioteca ? Museo Civico di Sansepolcro, in occasione dell’omonima mostra nel settembre 2001.
L’esposizione di una settantina di bozzetti originali provenienti dall’archivio delle edizioni ?Vittorio Emanuele Boeri? specializzate nella stampa di cartoline illustrate e calendari, è stata l’occasione per trasformare il catalogo in una raccolta di saggi dedicati ai vari aspetti dell’immagine di propaganda fascista. Vi si susseguono così ben nove contributi: Cosimo Ceccuti, Cartoline e manifesti: fonti per lo studio della propaganda nell’Italia fascista; Mario Isnenghi, Il volto truce dell’?Italiano Nuovo?; Gian Paolo Ceserani, Dalla comunicazione di élite a quella di massa. Un prodotto nuovo: ?Il Fascismo?; Enrico Sturani, Le allegorie patriottiche privatamente prodotte da V.E. Boeri; Riccardo Rovere, Rino Boeri e il business della propaganda fascista; Loredana Polezzi, Esotismi-Eroismi: motivi d’Africa nell’immaginario fascista; Massimiano Bucchi, Comunicazione e società nelle cartoline e nei manifesti di propaganda fascista 1935-1942; Emily Braun, Fascismo, miti e modernismo; Karen Pinkus, In corpore ducis.
I titoli dei saggi già di per sé illustrano il progetto e le ambizioni dell’opera al di là della volontà dichiarata dagli organizzatori di valorizzare con la mostra semplicemente questa significativa parte di un patrimonio documentario, accumulato negli anni sessanta e settanta, dall’allora sindaco Ottorino Goretti, il quale coltivava la ?geniale e forse ingenua utopia? di costituire a Sansepolcro un grande ?Istituto nazionale per la documentazione dell’immagine?.
Il volume si presenta come lo specchio delle contraddizioni e del dibattito che animano lo studio della comunicazione propagandistica. Nonostante le avvertenze di Isnenghi, in alcuni saggi purtroppo non pochi sono gli scivoloni. Il reale contributo offerto alla conoscenza, anche sul piano documentale, dai materiali esposti a Sansepolcro e, al tempo stesso, il senso corretto degli avvertimenti lanciati da Isnenghi è invece raccolto nell’ampio saggio di Enrico Sturani e nel significativo contributo di Riccardo Rovere che ricostruisce la biografia di Rino Boeri.
Peraltro l’archivio di Boeri sarebbe stato una insostituibile fonte, ma ciò che rimane al museo di Sansepolcro ne è solo una modestissima selezione, di cui purtroppo non conosciamo i criteri, ma che non è difficile presumere siano stati esclusivamente di tipo estetico o di semplice curiosità.
Un’ultima osservazione riguarda la riproduzione dei materiali, che avrebbe richiesto fosse rispettata l’interezza dei singoli pezzi: dai margini usurati, che si intravedono in molti, alle annotazioni di edizione tracciate ai margini del bozzetto.

Adolfo Mignemi