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Augusto Sainati (a cura di) – La Settimana Incom. Cinegiornali e informazione negli anni ?50 – 2001

Augusto Sainati (a cura di)
Torino, Lindau, pp. 179, euro 14,46

Anno di pubblicazione: 2001

La Settimana Incom, con ben 350 ore di filmati e più di 2.500 cinegiornali che testimoniano il percorso del paese dagli anni quaranta fino alla metà degli anni sessanta, è la più ricca memoria audiovisiva dell’Italia dopo la seconda guerra mondiale. Il volume di Augusto Sainati che raccoglie gli atti del convegno ?La Settimana Incom. Cinegiornali e informazione negli anni ’50? è un’importante occasione di riflessione tra vari studiosi, di interessi anche diversi, sul valore storico e di testimonianza dei materiali prodotti dai cinegiornali nel secondo dopoguerra. Il convegno, nato dalla collaborazione tra l’Istituto Luce e l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa e tenutosi a Napoli nell’aprile 2000, si sofferma dunque sul più famoso cinegiornale attraverso anche una rassegna di filmati originali curati dallo stesso Istituto Luce. I vari contributi al volume presentano diversi punti di vista su problemi storici e antropologici illustrati dalla Settimana Incom ma anche su temi legati alla scrittura filmica. Il curatore, Augusto Sainati, nei suoi saggi all’interno del testo, esamina il fenomeno narrativo della Settimana Incom partendo da un’analisi semiologica per giungere anche a conclusioni storico-sociologiche.
Tra i vari contributi ricordiamo quello di Sandro Bernardi ? che si sofferma sul problema della costruzione dell’identità nazionale ? e quello di Gian Piero Brunetta che concentra la sua attenzione sul modo di rappresentare le città e gli eventi: uno sguardo ristretto, quello della Incom, su alcune realtà importanti ma che permette, se pure attraverso stereotipi, di osservare un paese in veloce evoluzione. Un punto di vista particolare secondo Pierre Sorlin per il quale La Settimana Incom è più una voce dei poteri economici che ?una voce passiva della politica?. Piero Craveri, analizzando la politica come emerge dalla Settimana Incom, mette in evidenza in che modo i cinegiornali ?propongano e sottolineino gli elementi della ?continuità’, di contro a quelli di rottura che quegli anni pur proponevano, continuità dello Stato e della nazione, rispetto alla storia italiana precedente: non con il fascismo naturalmente (solo la ?voce’ ha ancora le tonalità di quella dei cinegiornali Luce) ma con l’Italia prefascista? (p. 134). Guido Crainz, per mettere in risalto l’importanza dei documenti filmati, ?ricorda come i servizi del cinegiornale mostrino meglio di qualsiasi opera di contropropaganda le contraddizioni prodotte dallo sviluppo economico e industriale? (p. 16). Come esempio significativo cita un documentario del 1958, Italia in cammino, prodotto dalla Incom a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri in cui appaiono ?gli operai che vanno su vecchie biciclette, o al massimo in moto, a produrre lunghe file di luccicanti macchine Fiat? (p. 146) questo a dimostrazione che le immagini della Incom ?si mostrano superiori a qualsiasi altro documento, e confermano l’idea che il visibile supera sempre e per così dire folgora il dicibile? (p. 17).

Antonio Catolfi